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LA POSIZIONE DEL SINDACO GUARNA SUL CARBONE

14 febbraio 2010 Nessun Commento

Montebello Jonico – Lei è a favore o contrario alla costruzione della centrale a carbone?
Io sono un sindaco di un Comune e voglio essere protagonista. Io non voglio la centrale ma voglio sapere che cosa si vuole fare. Come sindaco protesto. Perché non si può stare così.

Lei ha fatto delle gigantografie in campagna elettorale, più volte sottolineate dall’opposizione, per dire “no” al carbone e si alle attività alternative. Ribadisce ancora quei concetti?
Certamente sì. L’ho scritto e lo penso.

Cosa intende fare il Comune per palesare l’eventuale suo “no” al carbone?
Il Comune da solo non ha la forza di bloccare questo progetto. Io intendo chiamare tutti gli enti responsabili dello sviluppo del territorio perché insieme di decida una volta per tutte cosa fare.

Al Comune forse in estate inoltrata sono arrivate le controdeduzioni sulla Centrale a Carbone, come mai non sono state inviate all’esperto designato dall’allora amministrazione Nisi?
Perché tutto il fascicolo è stato trasferito all’Università di Reggio Calabria. Il contratto con il prof. Piccione era scaduto.

L’Università di Reggio che controdeduzioni ha presentato?
Non ha presentato nessuna controdeduzione. Eravamo in ritardo. Ma ribadiamo il “no” così come quello degli altri Enti.

Secondo lei la centrale a carbone si può sposare con l’ambiente?
Tutto deve stare su una bilancia. Da una parte c’è un privato che vuole investire e dall’altra gli Enti che dicono “no”. Ma cosa si vorrebbe fare in alternativa non si capisce. La Regione deve esternare le sue intenzioni. Si parlava di Api ma io non l’ho mai conosciuta. Ed ancora di 50 milioni di euro ed io no li ho mai visti così come di altri progetti alternativi.

Lei che idea lancerebbe ora come ora?
Tra le tante un porto franco e un contratto d’aera. Tutto riparte lanciando il porto.

Da medico oltre che da sindaco, a suo avviso la centrale fa male?
Penso che il mio modo di ragionare scientifico mi porti a dire che bisogna vedere quanto fa male e che prezzo bisogna pagare. Se non si facesse sarebbe certamente meglio. Io non so come è fatta una centrale. Bisogna verificare che tipo di impianto è e di che generazione è.

Se il progetto è passato a Roma cosa intende fare?
Intendo unirmi alle altre forze locali per ribadire il “no”.

Lei dice di che sarà protagonista in tutto. Cosa lancia come idea di dissenso? Giorno 5 in piazza ci saranno le associazioni, lei sarà al loro fianco?
Intendo invitare il Ministro dell’Ambiente per farle vedere le nostre bellezze naturali e la possibilità di rilanciare il territorio partendo dal turismo e certamente starò al fianco delle Associazioni.

Vincenzo Malacrinò

Pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”

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