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I LUOGHI DI MONTEBELLO JONICO

11 novembre 2010 Nessun Commento

Diversi e tanti sono i luoghi da visitare nel Comune di Montebello Ionico.

Dalla marina alla montagna, il territorio, ricco di paesaggi suggestivi, regala al visitatore  forti emozioni.

Le rocce o rocche di Prastarà, quelle che si possono ammirare da AconeStinò, ed ancora quelle di Santa Lena sono delle vere  proprie sculture naturali.

Non manca il paesaggio montano tipico dell’area che va da sopra Fossato al confine ultimo di Montebello Jonico, dove sono presenti piante di pini e di castagno.

Diffusa, nel territorio, al di sopra dei 400 m. s.l.m. è la coltura dell’olivo.

Piante secolari accrescono il fascino del paesaggio rendendo plastiche le campagne e vive le colline di questo meraviglioso territorio.

Non mancano piante secolari di quercia e sporadici esemplari di quercia da sughero.

Alcune si trovano in località “Virgo” nei pressi di Marcantoni, a sinistra, salendo verso Fossato.

Da non tralasciare a coltura del bergamotto sita nei pressi della contrada “Moro” – “Nucarella” . Altre piantagioni di questa pregiata ed importante coltura si trovano sotto Masella, ai bordi della fiumara.

Sempre in quest’area oltre al bergamotto (citrus bergamia) sono presenti piccole piantaggioni di arance, mandarini e limoni.

Altra coltura presente nella zona della “marina” e nello specifico Masella, sono piccoli seminativi di grano, un tempo, invece, molto sviluppati.

Scendendo verso il mare sono presenti rimboschimenti di eucalipto frutto delle attività del Consozio di Bonifica.

La costa è molto limitata. A tratti rovinata dall’erosione delle coste comunque riesce ad accogliere i più affezionati soprattutto nell’area i Saline, dove grazie al deposito di massi e blocchi artificiali si sono formate piccole aree di spiaggia.

Significativi sono i centri storici di Montebello Jonico e Fossato dove si può riscoprire, se pur in certe aree, la storia, l’architettura e la cultura passata.

A Montebello Jonico è certamente da visitare:

- la Chiesa Protopapale dell’Isòdia, oggi Arcipretale dedicata a Maria Santissima della Presentazione.

All’interno è presenta una antichissima e pregiata statua: la Madonna con il Bambino, opera del Gagini o della sua scuola, risalente al XIV secolo.

Molto bello è il dipinto che raffigura l’Assunzione di Maria Santissima, effige che viene portata in processione nel giorno in cui si festeggia la Dormizione della Gran Madre di Dio Maria Santissima.

Sempre all’interno della Chiesa sono presenti due acquasantiere in marmo di cui una presenta lo stemma di una famiglia importante del posto.

- la Chiesa di San Leonardo. Una piccola Chiesetta che si trova nel rione San Leonardo, una delle aree più antiche di Montebello Jonico. Un tempo  questa Chiesa era aggregata alla Protopapale, come tutte le altre del resto. Oggi si celebra una volta all’anno la S. Messa il 6 Novembre, nel giorno in cui si celebra la festa di San Leonardo. All’interno è presenta una statua raffigurante il Santo. Un tempo la statua aveva anche una catena che negli anni passati, nei primi e verso la metà del novecento, veniva portata a casa delle donne che presentavano un parto difficile.

Ancora oggi, le anziane del posto affermano che appena veniva posta la catena di San Leonardo sul grembo della mamma, il parto si normalizzava tanto che il figlio veniva presto alla luce.

- La Chiesetta di Santa Maria delle Grazie, sita in località Santa Maria. Oggi qui sono presenti solo i ruderi  dell’antica Chiesa dove era presenta anche una confraternita omonima.

In questa Chiesa erano presenti, nella parte sottostante camere tombali con volte a botte per cadaveri a sedere.

Ancora oggi queste sono visibili, così come sono visibili, purtroppo, i resti mortali collocati in cassette per la frutta.

Si tratta di una Chiesetta di cui oggi rimane solo un ridere di muro, un muro caduto a terra ma recuperabile e  un mezza camera tombale realizzata in pietra e laterizio.

- La Chiesa dell’Annunziata. Si tratta di una cappella privata. Sembrerebbe che, anticamente, nei pressi vivevano i monaci. Negli anni passati e tutt’ora è presente una tradizione: la sera del 24 marzo i montebellesi portano, seguendo il cammino degli antichi, lungo la fiumara, in processione, tra preghiere e canti,  un quadro, donato dalla signora Nina Aurora, raffigurante l’Annunciazione.

Significativo ed emozionante quando, giunti nella parte bassa della Chiesetta, i montebellesi, cedono il quadro ai fossatesi.

La piccola cappella è collocata, infatti, a metà strada tra Montebello e Fossato.

All’arrivo vengono “sparati” botti, in senso di saluto e di allegria.

Di recente il prof. Luigi Sclapari ha dato incarico ad un artista del posto, Luigi Zanforlin di realizzare un altro dipinto, più grande e sintetizzante anche il paesaggio del posto.

La mattina seguente, è giorno i festa e per l’occasione è tradizione che il popolo di Fossato partecipa assieme a quello di Montebello alla liturgia Eucaristica concelebrata dal parroco di Montebello e da quello di Fossato.

Successivamente il quadro, seguendo la via della fiumara viene riportato, tra preghiere e canti nella Chiesa Arcipretale di Montebello Jonico.

- Il castello dei CapecePiscicelli, oggi della famiglia Cuzzucoli, costituito da una torre centrale e da ale laterali di particolare pregio e bellezza.

La torre, realizzata in mattoncini, rappresenta il “pezzo forte” di tutto il complesso architettonico. Sono presenti ringhiere in ferro battuto, robusti portoni e cancelli.

- i resti dell’antico castello Angioino.

Questi sono presenti là dove ora insiste il Camposanto.

Di fatto, quest’ultimo è stato costruito sulle rovine dell’antico castello.

Oggi si possono ancora notare i resti dei muri perimetrali e alcune camere nella parte bassa dell’area dove, con poco gusto, durante i lavori di amplimento del Camposanto, la terra di riporto è stata collocata all’interno di questo stanzone tanto da pregiudicare la stabilità dei muri laterali.

Ad oggi, nonostante articoli di gionale e gli impegni politici, nulla è cambiato.

- le rocche di Prastarà. Si tratta di un sito archeologico importansissimo e dalla bellazza rara. Qui sono stati ritrovati reperti del III secolo a.C.

In molti sostengono che proprio tra queste rocce dimorò S. Elia il giovane.

- La Chiesa di Fossato, dedicata alla Madonna del Buon Consiglio. Si tratta di una piccola ma bella Chiesa, restaurata in questo ultimo periodo ad opera del parroco don Carmelo Perrelo.

Sono presenti mosaici dalla rara bellezza. Al centro della Chiesa, in alto è presente un quadro raffigurante la Madonna del Buon Consiglio. Nei primi anni dell’anno 2000, su iniziativa di don Carmelo Perrello, sono state poste le corone al dipinto. Per l’evento è stato presente l’Arcivescovo Metropolita di Reggio Calabria – Bova Mons. Vittorio Mondello.

- Il Castello di Fossato. Antichissimo e dalla forma plastica, oggi testmonia il passato. Purtroppo a tratti sta perdendo il suo splendore anche se conserva bene i tratti salienti dell’opera.

Il castello era residenza estiva del barone di Montebello.

I luoghi da poter visitare sono: Acone,  CalamaciCaracciolino, D’Adora, Embrisi, Fossatello, Fossato Jonico, Fucida’, Liano’, Liano’ I, Liano’ II , Maddo ,Mantineo, Masella, Mastro Pietro, oggi denominato San Pietro, Molaro, Moro, Placa, Saline Joniche,  San Luca, Marcelluzzo, San Nicola, Sant’Elena o Santa Lena, Sant’Elia , Serrodi Fossato e di Saline, Stino’ I e Stinò II, Trunca e  Zuccala’.

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