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Dopo il grande sciopero contro la centrale a carbone a Saline cui hanno partecipato moltissimi cittadini e molte istituzioni iniziano a farsi strada, così come era prevedibile, qualche cambio di bandiera.
In prima linea i sindacati provinciali di diverse sigle gridavano, urlavano e facevano sentire chiara e senza mezze interpretazioni la propria voce.
Loro dicevano “no al carbone”. Ora le sigle Cgil e la Uil dicono l’opposto.
Cose da non credere ma vero. Anche questo succede nella Repubblica della Calabria dove tutto è permesso e dove cambiare pensiero dalla sera alla mattina …