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NISI ATTACCA LA MAGGIORANZA SULLA CENTRALE A CARBONE

14 febbraio 2010 Nessun Commento
Montebello Jonico – Duro l’ex sindaco di Montebello Jonico nei confronti dell’attuale maggioranza dopo aver appreso che per il 17 dicembre era stata convocata a Roma la commissione per il parere istruttorio conclusivo e che ha visto il Comune assente e privo l’esperto nominato.
“Io non so se sia possibile richiedere l’annullamento della riunione e di tutti gli atti conseguenti o se il mancato assenso della Regione supererà il vaglio di legittimità, ma sono costretto ad osservare che una battaglia per ottenere un obiettivo utile per il territorio, non si può condurre così”.
Così si esprime Loris Maria Nisi in merito alla questione della centrale a carbone e di come si sta vivendo questo momento di transizione.
“Mi auguro di sbagliare, ma, comincio a convincermi che la guerra si stia perdendo e che, nell’indifferenza generale delle istituzioni, il progetto cominci a materializzarsi. Se così fosse, non resterebbe che prenderne atto ed adottare le necessarie scelte personali, poiché per il sottoscritto non avrebbe senso la permanenza all’interno di un consiglio comunale”.
Nisi, dichiara, quindi di lasciare il Comune se si continua in “un assordante silenzio”.
“L’Amministrazione da me presieduta, prosegue Nisi, con l’appoggio del Presidente del Consiglio Regionale, si è spesa, per osteggiare il progetto, arrivando a predisporre la bozza di un documento, sottoscritto dal Presidente della Giunta Regionale, dal Presidente della Provincia di Reggio, dal Sindaco di Reggio e da numerosi Sindaci del comprensorio, nel quale si ribadiva il forte “NO” ad una iniziativa ritenuta illegittima”.
Poi Nisi, torna alla campagna elettorale affermando di essere stato felice nel riscontrare che “il NO alla centrale campeggiava nelle altre gigantografie elettorali e che l’ attuale Sindaco, seppur su suggerimento della minoranza, ha ritenuto di inserire nelle linee programmatiche che l’ Amministrazione intende continuare e proseguire nella ferma opposizione e nel dissenso già espresso all’ipotesi della realizzazione di una centrale a carbone”.
Purtroppo, prosegue Nisi, non si è registrata alcuna iniziativa concreta tatno che il progetto sta volgendo al termine.
Tutto questo, precisa Nisi perché “quando la Società proponente ha integrato l’iniziale progetto, nonostante la sollecitazione scritta affinchè gli atti fossero messi a disposizione di un esperto non solo non si è avuto alcun riscontro, tanto che quegli elaborati sono rimasti ad ammuffire”.
“Ma questo non è l’unico momento di immobilismo che si è stati costretti a registrare, poiché quando la Società proponente ha riassunto il ricorso proposto avverso la delibera regionale di mancato assenso, innanzi al TAR Lazio, solo a seguito dell’ennesima richiesta avanzata dalla minoranza, si è provveduto a dare incarico al legale”.
Nisi bacchetta l’amministrazione affermando che il 23 dicembre lui stesso ha chiesto al Sindaco se fossero arrivate richieste di convocazioni e “solo dopo una settimana si è potuto apprendere che l’avviso di convocazione era realmente pervenuto due giorni prima della fissata riunione, che lo stesso era indirizzato all’esperto designato dal Comune.
Convocazione mai trasmessa al destinatario. Inoltre il Sindaco, il giorno successivo alla riunione, si era limitato a telefonare, rammaricandosi per il ritardo con cui gli era pervenuto l’avviso”. Come se non bastasse conclude Nisi il Comune si è limitato a scrivere una nota al Ministero solo giorno 24 per poi trasmetterla il 28 al fine di richiedere solo la copia del verbale.

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”

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