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CENTRALE A CARBONE: IL “NO” DEI SINDACI

8 febbraio 2010 Nessun Commento
Montebello Jonico – Il progetto centrale a carbone sta andando avanti e proprio per questo il sindaco di Montebello Antonio Guarna ha convocato gli altri primi cittadini dell’area grecanica per ribadire un “no” corale al carbone e al contempo per comunicare agli stessi l’avvenuto contatto con l’Università di Reggio Calabria per definire una commissione che tende a dare supporto agli amministratori in merito al delicato tema del carbone.
Guarna precisa che il “no” al carbone è chiaro oggi più che mai fermo restando che il Comune intende essere protagonista ed ancora promotore di iniziative tese a stimolare la Regione, la Provincia e lo Stato centrale ad un vero e proprio interessamento sull’area perché non è più tollerabile un simile abbandono.
La commissione di esperti composta da docenti universitari è stata presentata a Saline ai cittadini e ai sindaci o delegati presenti.
In prima linea l’assessore alle Attività produttive di Reggio Calabria, Candeloro Imbalzano, il vicepresidente della Comunità Montana Versante dello Stretto, Ugo Suraci, il sindaco di Melito Giuseppe Iaria, di Roghudi Agostino Zavettieri, di Calanna Luigi Catalano, di Bagaladi Annunziato Toscano. Presenti gli assessori Giuseppe Benedetto di Motta e Sebastiano Gasparone di Condofuri.
Presente oltre al sindaco di Montebello anche il vicesindaco Carmelo Romeo e gli assessori Giuseppe Crea e Franco Foti.
Una riunione che aveva interessato anche Regione e Provincia. Per quanto riguarda la Regione, l’assessore all’Ambiente Silvio Greco ha precisato, in una nota pervenuta alla stampa, che purtroppo non ha ricevuto nessun invito.
“La mia presenza sarebbe stata certa. In ogni caso preciso che il “no” della Regione non è ideologico ma motivato e per questo noi saremo al fianco dei cittadini e dei Sindaci al fine di evitare violenze alle libertà dell’uomo”.
Parole forti e dirette quelle di Greco il quale apre le porte ai sindaci e ai cittadini tutti precisando che il suo assessorato è attento alle problematiche del territorio e al dialogo istituzionale perché “solo sinergicamente riusciremo a portare a termine una battaglia che ci vede tutti protagonisti”.
La nostra terra, ha precisato Greco, non è luogo di imposizioni o di conquiste, bensì realtà in cui la democrazia e la forza di chi vive i luoghi orientano le scelte e le azioni future.
“Plaudo all’iniziativa dei sindaci e preciso ancora una volta che la Regione sarà al fianco di chi vuole il vero sviluppo del territorio”.
Nino Guarna, nel corso della riunione, ha affermato anch’egli di essere contrario al carbone specificando però la necessità di una svolta.
Al “no”, i presenti intendono contrapporre serie alternative perché si realizzino opere ecocompatibili e tali da ingenerare sviluppo e occupazione.
Nel corso della riunione si è fatto riferimento alla necessità di imporre il rispetto della salute dei cittadini e dell’ambiente.
Si è entrati nel merito delle potenzialità dell’area grecanica e delle limitatezze presenti, specificando la necessità di uscire da questo tunnel che ormai placa al suolo l’area in tutta la sua interezza.
“E’ necessario un contratto d’area ha precisato Guarna e politiche incentivanti per la nostra terra come per esempio un porto franco e un sistema capace di sviluppare l’economia locale sulla base delle potenzialità presenti”.
E di fatti vi sono tante potenzialità. Tra risorse costiere, reperti archeologici e storici così come quelli paesaggistico- ambientali, Montebello Jonico potrebbe essere la Rimini del Sud o la Taormina calabrese.
Purtroppo in questa terra al di là delle promesse elettorali nessuno ha mai investito concretamente.
Vincenzo Malacrinò

pubblicato su il “Quotidiano della Calabria”

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