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SOTTO L’ALBERO I PACCHI DELLA BEFANA

10 gennaio 2011 Nessun Commento

Montebello Jonico – La befana è arrivata anche a Montebello Jonico per portare, sotto l’albero di Saline, tre pacchi: Sei, Sipi ed ex liquichimica.

Pacchi confezionati con cura e fatti recapitare dal WWF. A destra, la “befana” ha posto con cura uno striscione con la scritta “no carbone” ed inviti alla società ad andare presso altri siti.

I tre pacchi di dimensione diversa rappresentano una vera e propria provocazione nei riguardi di chi ha responsabilità verso il territorio e verso l’ambiente perché si adoperi verso il bene comune e nel massimo rispetto della tutela ambientale e della salute.

Il WWF ha fatto sapere di non mollare nemmeno per un istante la protesta e di continuare deciso nella sua azione a favore delle tematiche ambientali.

Il caso della centrale a carbone, che ha fatto molto discutere, ad oggi è in ombra. Nessuno ne parla. I politici dopo il “no” si sono fermati. Certo a loro non compete il ruolo della befana, ossia di porre doni sotto l’albero. A loro spetta il compito della vigilanza, così come affermano i cittadini e i sostenitori del “no” altrimenti si rischia di ricevere cenere e carbone.

I cittadini si son fermati ad osservare quei pacchi posizionati proprio al centro della piazza. In sosta davanti a quello striscione non si sono risparmiati i commenti. Tra questi “i politici sono bravi sono a fare passerelle, a scrivere a sé stessi, mentre le cose vanno avanti dietro una sorta di silenzio assenso”.

Ma cosa dovrebbero fare di più questi poveri politici, più volte criticati da tutti? Loro hanno detto ufficialmente “no”.

Bisognerebbe capire se basta un semplice “no”, a volte peraltro strappato e preteso a risolvere un problema che non riguarda solo Montebello ma tutta la Provincia.

Il popolo però fa una distinzione evidenziando i politici convinti al “no” e quello che si son dovuti convincere.

“La befana, dovrebbe portare altri pacchi, esclamano alcuni ragazzi. Qui c’è bisogno di lavoro vero  e non di numeri irrobustiti”.

Si riferiscono ai dati occupazionali messi in evidenza dalla società che dovrebbe costruire la centrale. I giovani precisano che “quando la centrale andrà a regime i posti saranno limitati”. In ogni caso “a noi non interessa lavorare in una centrale a carbone. Vogliamo altro”.

Intanto i pacchi sono fermi nel centro della strada mentre gli esponenti del WWF, tra cui Tito Solendo non esitano a sensibilizzare la gente e a discutere con loro.

La befana non è stata protagonista a solo Montebello ma anche alla crispellata organizzata da Legambiente dove l’anziana signora ha fatto ingresso in sala tra gli applausi dei soci e degli ospiti presenti. Un modo simpatico questo per ribadire il fermo “no” al carbone. Una frase contenuta in una nuvoletta fatta uscire dalla bocca della Befana diceva: “Tranquilli ragazzi, quest’anno niente carbone. Solo energia e lavoro puliti.”

La befana così tranquillizzava quanti avvertivano “l’incubo della centrale programmata a Saline” così come affermato da Nuccio Barillà, il quale ha precisato che l’attenzione di Legambiente sarà alto perché nel futuro cambino concretamente gli scenari.

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”

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