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LA STORIA SI CANCELLA CON L’ACQUA

18 settembre 2009 Nessun Commento
Cari lettori,
mi chiedo se sia possibile lasciare cancellare la storia dall’acqua, dal vento o dal tempo.

Purtroppo nella Chiesetta di S. Anastasio, o meglio in ciò che rimane dell’antica chiesetta dell’anno mille ciò sta accadento.

Gli affreschi sono in serio pericolo. Uno è quasi sbiadito e l’altro sta peggiorando di giorno in giorno.

La cupola è lezionata e sta per crollare. Ma questi sono beni dell’umanità. Non si pososno perdere così. E’ veramente, consentitemelo, vergognoso.

é una vera e propria mancanza di rispetto nei riguardi della storia, della nostra stessa storia e quindi di noi stessi!

Io conservo solo foto di due epoche diverse. Le prime del 2007 scattate da Giovanni Romeo e le seconde del 2009 scattate da me.

In sue anni la differenza è abissale. I colori sono sbiaditi, in alcuni tratti si son persi. Ad aggravare di più lo stato vi è la presenza di muschi e licheni.

Non manca l’acqua, il sole ed il vento. La storia, contorta per il restauro di questi beni p contenuta nei miei articoli, pubblicati su “il Quotidiano della Calabria” e qui di seguito riportati.

Leggeteli. Sono molto interessanti!
L’opinione pubblica dovrebbe, con forza, dimostrare il proprio dissenso verso questo stato di cose.
Non è ammissibile che dagli anni ottanta ad oggi tutto sia rimasto fermo. O meglio tutto sia peggiorato.

Gli affreschi, perché di due si tratta, almeno quelli visibili in superficie hanno perso la vivacità dei propri colori fino al punto, in uno, di perdere anche la fisionomia.

Io sostengo che scavando, tra le pareti, cariche ancora di intonaci, siano presenti altri affreschi.

Qualche mese fa mi sono recato sul posto con il prof. Luigi Sclapari, che tanto ha dato a Montebello con il suo impegno culturale e con il suo libro dal titolo “Grecità di Montebello Jonico” edito dalla Arti Grafiche Edizioni – Ardore Marina, e e mi sono reso conto che siamo ricchi ed al contempo incapaci di valorizzare le nostre risorse.

Non voglio adesso fare analisi sulla base di luoghi comuni ma la domanda è d’obbligo: ma se questi affreschi si trovassero in qualche altra parte d’Italia sarebbero veramente così?

Ritengo proprio di no.

Allora mi chiedo se esistono fondi comunitari, regionali, provinciali o di altra natura che servono per tutelare i beni architettonici ed ambientali.

Ritengo proprio di si e come tanti altri ritornano indietro per l’incapacità di spesa.

Questo il dramma maggiore della Calabria e quindi anche di Montebello. Non riuscire a beneficiare delle opportunità, cosa che fanno normalmente molti altri paesi.

I fondi servono per rilanciare le valenze presenti e per dare forza al territorio.

Basta fare un viaggio in Spagna per verificare come questo paese abbia saputo spendere tutti i fondi dell’agenda 2000 – 2006.

E i nostri finanziamenti? Buona parte son tornati indietro e tra questi c’era anche qualcuno che si poteva utilizzare per il restauro degli affreschi della Chiesa di S. Anastasio.

Vincenzo Malacrinò

p.s.

Il blog è di tutti. Se in tanti parliamo e in tanti scriviamo forse riusciremo a far cambiare qualcosa.

Aspetto i vostri commenti.

e.mail vincenzomalacrino@gmail.com

ADESSO DI SEGUITO RIPORTO LE FOTO DEL 2009 E QUELLE DEL 2007.

DA SOLI POTETE FARE LE VOSTRE CONSIDERAZIONI SU QUANTO SI è PERSO.

E se in due anni lo stato è peggiorato così tanto, allora mi chiedo per quanti anni ancora potranno resistere queste importanti testimonianze.

le fotografie sbiadite sono del 2009, le altre sono del 2007

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