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SCOPELLITI IMPUGNA IL RICORSO E DICE “NO” ALLA CENTRALE A CARBONE

8 settembre 2012 Un Commento

Montebello Jonico – Il Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti  ha dato mandato agli avvocati Paolo Arillotta e Benito Spanti di impugnare il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 giugno u.s. con il quale veniva decretata la compatibilità ambientale e l’autorizzazione all’utilizzo del progetto della società S.E.I. al fine di costruire la centrale a carbone nella frazione Saline di Montebello Jonico.

“Il territorio in questione – ha dichiarato il Presidente Scopelliti – è già stato nel tempo emblema di una beffa perpetrata dal Governo nazionale. Il Consiglio regionale aveva votato all’unanimità un ordine del giorno in cui mi investiva ufficialmente e formalmente del problema. Il ricorso rafforza la nostra volontà di dare una prospettiva all’area.  Lo avevo sottolineato in consiglio regionale”.  Tra l’altro, “con Invitalia abbiamo individuato un percorso e pensato ad un concorso internazionale per utilizzare al meglio Saline a fini turistici, finanziando i progetti con la futura programmazione comunitaria 2014-2020”.

Parte così il ricorso al Tar per dire “no” alla centrale a carbone; ricorso a cui si aggregherà anche il Comune di Montebello Jonico, così come già espresso dal sindaco Antonio Guarna ed altri Comuni dell’area.

La determinazione del Presidente Scopelliti trova riscontro con gli impegni presi in Consiglio Regionale il 23 luglio u.s. dove veniva evidenziata la necessità di ribadire il “no” chiaro al carbone.

In quella sede avevano affermato che il progetto della Sei, si poneva in contrasto con gli atti di programmazione mentre il carbone veniva bandito dal piano energetico regionale che vieta in Calabria l’installazione di centrali. Nella Regione vi è esubero di energia rispetto al fabbisogno. Si vuole invece energia pulita ottenuta dalle fonti rinnovabili in sintonia con le politiche nazionali di recepimento delle politiche comunitari.

Serio è l’impegno di Scopelliti verso l’area, in quanto ha già precisato che reperirà fondi per far si che Saline diventi un volano di sviluppo rispettando l’ambiente.

Tra l’altro quell’area è stata dichiarata Sito di Interessa Comunitario e Zona Protetta Speciale. Vincoli significativi che indicano il pregio dell’area e la naturale vocazione che va contro l’industria.

In merito la progetto della SEI già il Ministero dei beni Culturali aveva dato parere negativo.

In ogni caso, si legge nella nota, “se pure il Ministero, sulla base della legislazione vigente, avrebbe potuto discostarsi dalle scelte di politica ambientale operate dalla Regione avrebbe dovuto darne adeguata motivazione. Tutto ciò non è stato fatto”.

Questa carenza viene definita “grave ed insanabile sul piano politico, istituzionale e giuridico”.

Scopelliti, inoltre, precisa che recentemente, nel corso della visita istituzionale a Dubai, ha mostrato le potenzialità turistiche dell’area suscitando interesse negli interlocutori.

Il PD, in merito, così si esprime: “ciò dà ragione alla nostra battaglia sostenuta in Consiglio Regionale affinchè nell’ o.d.g. fosse chiaro il mandato conferito al Presidente Scopelliti di difendere in tutte le sedi competenti la volontà  del Consiglio Regionale e di tutti i calabresi, contrari alla presenza in Calabria del carbone, quale combustibile di centrali elettriche.”.

Il Gruppo regionale del PD, si legge nella nota, “si è battuto con vigore per ottenere questo risultato. Confidiamo nelle competenti autorità  per l’annullamento dell’impugnato provvedimento”.

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”

 

Una Risposta a “SCOPELLITI IMPUGNA IL RICORSO E DICE “NO” ALLA CENTRALE A CARBONE”

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    Rosario Azzarà Scrive:

    Il Gruppo regionale del PD, si legge nella nota, “si è battuto con vigore per ottenere questo risultato. Confidiamo nelle competenti autorità per l’annullamento dell’impugnato provvedimento”.

    Le cose strane e incomprensibile della politica. Il PD ligure e sardo è favorevole e guai a chi gli tocca le centrali. Boh! Misteri (non tanto!) della politica.

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