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L’OFFICINA DELLE IDEE PER MONTEBELLO

17 aprile 2015 Nessun Commento

Montebello Jonico –  “L’officina delle idee” vorrebbe costruire qualcosa di nuovo a Montebello Jonico scendendo in campo alle prossime elezioni comunali.

Professionisti, territorio e cittadini vorrebbero rappresentare un nuovo modello di politica che mira a costruire il servizio collettivo partendo dal basso.

Questo l’intento del movimento  “Montebello 3.0, l’Officina delle Idee” che proprio nei giorni scorsi si è presentato ai cittadini attraverso un incontro tenuto a Saline Joniche presso il salone parrocchiale.

L’intento, così come si legge nel comunicato stampa è quello di “capovolgere gli schemi della politica nel comune di Montebello Jonico”.

Il movimento si propone di partire dalla società civile per poi individuare le idee, la partecipazione ed il gruppo, punti cardinali, così come gli stessi li hanno definito per una buona politica.

“Chiunque si può proporre avanzando suggerimenti e soluzioni, mettendosi in gioco”.

Un movimento aperto a tutti, dunque, per dare evoluzione ad un modello in via di sviluppo.

Si intende, così come si legge, costruire un programma partecipato e condiviso da spendere per la prossima competizione elettorale.  Importanza, quindi non ai nomi ma alle idee e alla partecipazione.

Sono già stati evidenziati problemi e idee da sviluppare in futuro facendo fortemente riferimento alla collaborazione che deve essere presente tra “l’amministrazione i cittadini e le forze operanti sul territorio”.

Si è proposto anche “l’adozione del bilancio “partecipato” affinchè la popolazione possa influire sulle scelte amministrative, la tutela e valorizzazione dei beni culturali e le aree di interesse storico,  naturalistico a archeologico, la riduzione a monte dei rifiuti e raccolta differenziata, la trasparenza e meritocrazia nell’affidamento degli appalti pubblici e degli incarichi, lo sviluppo delle energie rinnovabili e il risparmio energetico, il found raising attraverso la programmazione e la progettazione”.

All’incontro è stato posto l’accento sulla possibilità di invertire la rotta al fine di risollevare le sorti di un Comune che stenta a camminare, carico di problemi e di arretratezza. Da qui l’opportunità di ricevere fondi europei da spendere secondo la regola del buon senso e non dell’approssimazione.

Significativo il desiderio di voler “attivare percorsi ed azioni tese a favorire l’attrattività del territorio in ambito imprenditoriale”.

I fondatori del movimento sono soggetti che per diversi anni sono scesi in campo per affrontare diverse battaglie a difesa del territorio tra cui anche la lotta contro la centrale a carbone.

I potenziali amministratori, il cui motto afferma “insieme si può cambiare”,  già pensano alla realizzazione di progetti che possano rilanciare il territorio come  il “Parco antropico” (Progetto alternativo alla centrale a carbone per la riqualificazione dell’area Ex Liquichimica e del waterfront di Saline), la costituzione del Geoparco del montebellese, il consolidamento delle Denominazioni Comunali di Origine (per il rilancio dei prodotti alimentari e gastronomici).

Vincenzo Malacrinò

 

 

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