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IL POPOLO DEL “NO CARBONE” SCENDE IN PIAZZA

13 marzo 2011 Nessun Commento

Montebello Jonico – Tanti a Saline per dire “no” al progetto sulla centrale a carbone. A Marzo così come a Novembre il popolo del “no” si è fatto sentire.

La gente pretende diritti e rispetto per le decisioni già prese in passato con atti ufficiali come il diniego della Regione, della Provincia e dei Comuni.

Presenti a Saline, il consigliere regionale Giuseppe Bova, i consiglieri provinciali Bernardo Russo e Omar Minniti, il segretario provinciale dell’Udc Paolo Mallamaci, Michelangelo Tripodi del Pdci, Oscar Ielacqua del Pri e tanti altri.

Presente anche l’ex sindaco del Comune di Montebello Loris Maria Nisi, nonché attuale consigliere di minoranza, l’assessore Oreste Barbaro e il consigliere di opposizione Ugo Suraci.

Presente Nuccio Barillà di Legambiente, Santo Biondo della Uil, Raffaele Signoriello della Cgil, Grazia La Rizza della Cisl, il segretario regionale del Wwf Giuseppe Paolillo, i Sindaci del Comune di San Lorendo  e di Motta S.G. Lillo Sapone e Paolo Laganà.

Assente il sindaco di Montebello.

Il tema moderato da Mimmo Romeo, Lillo Barbaro e Giuseppe Toscano, si è incentrato sulla necessità di rispondere con efficacia a chi vorrebbe “colonizzare” il territorio.

Barillà di Legambiente non esita ad attaccare la multinazionale affermando che “in tutto questo tempo la Sei non ha saputo dare risposte al territorio nonostante numerosi inviti.

La Provincia per bocca di Russo e Minniti ha ribadito la propria contrarietà al progetto specificando che a breve lancerà un concorso di idee internazionale per riqualificare l’area.

Il consigliere regionale Candeloro Imbalzano, in una nota, ha precisato la contrarietà al progetto specificando che “sul futuro dell’area  è venuto il momento di unire le forze in un grande progetto di sviluppo compatibile con la vocazione naturale turistica  dell’intero comprensorio” Il porto e l’acquisizione delle Officine Grandi Riparazioni rappresentano una priorità.

Loris Maria Nisi, ex sindaco di Montebello dopo aver ribadito le ragioni del “no” ha letto un comunicato inviato dal prof. Vincenzo Piccione, dell’università di Catania, esperto nominato dalla sua amministrazione per studiare il progetto Sei.  Piccione in più parti del suo discorso ribadisce le ragioni del “no” con dati scientifici e con le parole del Nobel Carlo Rubbia il quale afferma “Il carbone è la fonte energetica più inquinante, più pericolosa per la salute dell’umanità. Ma non si risolve il problema nascondendo l’anidride carbonica sotto terra. In realtà nessuno dice quanto tempo debba restare, eppure la CO2 dura in media fino a 30 mila anni, contro i 22 mila del plutonio. No, il ritorno al carbone sarebbe drammatico, disastroso”.

I tanti presenti alla manifestazione hanno molto gradito le precisazioni del Nobel.

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su “il quotidiano della Calabria”

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