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TAVOLO TECNICO AL COMUNE SUL DISSESTO IDROGEOLOGICO

28 ottobre 2009 Nessun Commento
Montebello Jonico – Il tavolo tecnico sul dissesto idrogeologico, convocato presso la sede del Municipio di Montebello Jonico, non ha trovato presenti tutti gli invitati.
Il sindaco, infatti aveva chiamato all’appello la Regione, la Provincia e la Prefettura per discutere sull’importante tema del dissesto in un paese che ha aree rosse.
In ogni caso, in via Portovegno, l’incontro si è tenuto ugualmente al fine di sensibilizzare le altre istituzioni sulle problematiche ricadenti sul territorio montebellese.
Presenti il sindaco Nino Guarna, l’assessore ai lavori pubblici Oreste Barbaro il geologo Antonio Lanucara ed al geometra Domenico Crea.
Non sono rassicuranti i dati emersi nel corso della riunione dal momento che diverse zone presentano rischi elevati in tema dei dissesto idrogeologico.
In primo luogo si ricorda la frazione Masella, ed in particolare l’area su cui insiste l’attuale Chiesa dedicata ai Santi Cosma e Damiano. Struttura, questa costruita su pali proprio per i movimenti del suolo.
Ma non è solo questo il perno centrale su cui ruota il dissesto. Accanto alla Chiesa, il campetto, vede i gabbioni appesi e altre abitazioni lungo la via principale del paese sono a rischio.
C’è chi ha dovuto palificare e chi ha cercato di far da sé, costruendo rinforzi sul fronte principale dell’abitazione perché anno dopo anno, la stessa si sposta verso la strada.
Rimane alto il fenomeno delle frane lungo la provinciale e soprattutto nel tratto Montebello – Masella.
Diverse battaglie sono state portate avanti dai cittadini ma di fatto ad oggi nulla è stato modificato.
Il comune ha inviato le segnalazioni alle autorità competenti disponendo un piano di emergenza.
L’amministrazione provinciale di Reggio ha finanziato interventi 50 mila euro per il dissesto di Masella. Cifra che sembrerebbe esigua per risolvere i problemi.
A gennaio e febbraio scorso sono stati chiesti finanziamenti per circa 3 milioni di euro.
Per risolvere i problemi di dissesto sono stati chiesti 300 mila euro per la strada della borgata S. Pietro. 750 mila euro per la strada Lianò – Masella e 100 mila euro per la bonifica del torrente Calamaci.
Si tratta di temi forti da affrontare preventivamente e mai in emergenza poiché gli effetti ultimi dei fenomeni dissestanti sono ben noti. Il caso di Messina rappresenta in modo emblematico la cruda realtà che può toccare a chiunque.
Certamente bisogna vigilare prima che i problemi sorgano e non agire in tempi successivi quando, purtroppo si può solo tamponare. Diverse sono, infatti le abitazioni che sorgono in Montebello, sugli argini dei torrenti o in prossimità delle spiagge, ormai inesistenti. E proprio a Saline non mancano esempi di “pezzi” di case divorate dal mare o dell’acqua che batte in prossimità delle abitazioni.
Intanto al termine della riunione tenuta in via Portovegno è stato stilato un verbale che verrà trasmesso a tutti gli invitati sollecitando l’adeguata attenzione per quei fenomeni che silenziosamente camminano ancor più di quanto si possa immaginare.

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”

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