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CENTO ANNI A FOSSATO

4 gennaio 2009 Nessun Commento

Montebello Jonico – Cento anni dal disastroso terremoto del 1908. Cento anni da quel terribile evento che seminò morte ma anche vita come nel caso della signora Anna Cannizzaro nato proprio a cavallo tra il giorno dell’agghiacciante evento.
Un parto avvenuto a Fossato Jonico, nell’entroterra montebellese, tra la semplicità di uno spaccato storico a tutti noto, dove abbondava precarietà e attesa.
Prima del giorno che avrebbe distrutto Reggio e Messina, in quel piccolo borgo, si festeggiava la nascita di una bambina.
Oggi, nel periodo in cui tutti ricordano il centenario del sisma del 1908, sempre a Fossato è stata festeggiata sempre la stessa persona, non più bambina certamente ma ormai centenaria.
Cento candeline sono state spente dalla signora Anna Cannizzaro accanto ai figli, ai nipoti, ai parenti ed agli amici.
Un secolo di storia festeggiato alla luce del Vangelo e del pieno rinnovo del Credo Cristiano.
Accanto a don Carmelo Perrello, parroco di Fossato, l’anziana signora ha partecipato alla S. Messa celebrata proprio nella sua casa.
Molti ad abbracciare l’anziana signora che può vantare il pregio di raccontare un secolo di storia.
Non è mancato il primo cittadino, Loris Maria Nisi, il quale ha affermato che questi eventi arricchiscono tutti perché capaci di sintetizzare l’essenza della vita e della storia umana.
In prima linea anche l’assessore Giuseppe Cuzzucoli e il consigliere Giuseppe Principato. Tutti vicini per condividere questo grande evento che, come ricordato nell’omelia di don Carmelo, rappresenta una tappa importante di vita e di testimonianza.
Una vita intessuta dentro la fede, la speranza e la carità, una vita capace di raccontare ancora oggi il profumo dell’essere cristiano e non mediante parole ma attraverso fatti.
“Dio è vicino all’uomo, ha affermato don Carmelo, perché lo ama profondamente. Per questo Cristo si è fatto carne ed è sceso sulla terra. La sua reale presenza nell’Eucarestia cioè nell’ostia consacrata è il segno tangibile di quanto sia vicino all’umanità intera”.
E don Carmelo ha fatto un riferimento preciso affermando che la signora Anna si è cibata del Pane del Cielo vivendo accanto ai sacramenti sempre anche quanto i momenti storici seminavano paura e sgomento.
Un evento straordinario, quindi, che riscopre nell’essere centenario un valore altissimo di persona detentrice di storia, di valori, di fede e di quanto in cento anni si può sommare dentro la propria vita.
Significative anche le parole del Sindaco Nisi, prima della consegna della targa perché capaci di evidenziare l’alto dono della vita e la necessità di spenderla sempre a favore del bene e della solidarietà umana.
Applausi e abbracci alla consegna del ricordo donato dall’amministrazione comunale così come applausi ed abbracci sono abbondati nel momento dello spegnimento delle candele e del taglio della torta.
Lo spumante ha coronato l’evento ma soprattutto le parole conclusive di don Carmelo Perrello, il quale ha evidenziato il senso dello straordinario dono della vita che è tale solo quando l’uomo è al servizio di Dio e quando prende coscienza che la terra è solo un angolo dove trascorre uno o cento e più anni poiché l’uomo è fatto per il regno dei cieli dove tempo e spazio si annullano e dove abbonda solo l’amore di Dio.
La terra quindi per vivere la vita come dono e come luogo per comprendere il grande e profondo significato della vita che è proiettata tutta verso una vita che non finisce mai.

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su “Il Quotidiano della Calabria” 3 dicembre 2008

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