Home » ambiente, Attualità, cultura, Featured, Headline, Il Quotidiano della Calabria, politica, Senza categoria

LA CENTRALE A CARBONE? UN BOOMERANG DOPO L’APPROVAZIONE DELLA V.I.A. – I CITTADINI E LE ASSOCIAZIONI DICONO “NO”

1 luglio 2012 Un Commento

“L’approvazione della V.I.A. da parte del governo si è trasformata in un boomerang per la SEI-Repower”.

Così inizia il comunicato stampa del coordinamento delle Associazioni del “no carbone” – Area Grecanica che sottolinea la levata di scudo a difesa del territorio da parte della totalità dei cittadini, delle associazioni, dei comitati e del mondo politico che “ha una visione chiara e incontrovertibile di quella che è la scelta che ha fatto la Calabria intera. Il NO netto al carbone è sotto gli occhi di tutti”.

Tra l’altro, evidenziano come sia debole l’approvazione della stessa V.I.A. Poiché nella stessa si leggono espressioni che lasciano molto perplessi tecnici, esperti e lo stesso popolo.

E’ la stessa V.I.A., tanto attesa, precisano nel comunicato, ad affermare che nel progetto presentato dalla SEI-Repower “non vi è sufficiente approfondimento delle cause del degrado ambientale locale e delle previsioni sugli effetti dell’esercizio dell’impatto” ed ancora “ non vi è sufficiente valutazione dei danni alla salute e delle conseguenze economiche e sanitarie a carico delle popolazioni che ospitano gli impianti”.

Come se non bastasse nella V.I.A. Approvata si legge ancora “non è presa in considerazione la presenza dei centri abitati di Saline Joniche, San’Elia, Caracciolino, Masella, Riace ed Annà di Melito Porto Salvo e delle conseguenze che il progetto avrebbe su di essi”.

Il coordinamento delle Associazioni ed i cittadini stessi di chiedono tutti perchè, nonostante tutte queste gravi lacune espresse nella stessa Valutazione di Impatto Ambientale è stata data l’approvazione da parte dello Stato.

Perchè dunque si parla di degrado ambientale e di effetti dell’impianto così come di valutazione dei danni alla salute se fino ad oggi il progetto veniva presentato indenne?

Perchè ancora si parla di conseguenze economiche e sanitarie a carico delle popolazioni che ospitano gli impianti e di conseguenze che il progetto avrà su diversi centri abitati?

La stessa valutazione di impatto ambientale allarma i cittadini con le sue stesse affermazioni.

E queste, aggiungono, sono “solo alcune delle numerose zone oscure del progetto. E’ inconcepibile come sia stata concessa la V.I.A. ad un progetto pieno di punti irrisolti e studi non fatti e che si disinteressa volontariamente delle conseguenze nefaste che la centrale porterà al territorio e alla popolazione”.

Di fatto “non sono stati presi in considerazione i comuni di Montebello Jonico, Melito di Porto Salvo, Motta San Giovanni e i loro abitanti. Considerati territori da colonizzare, consumare e distruggere, per poi abbandonarli al loro destino. Tutto questo è inaccettabile!”.

Così chiosano i sostenitori del no aggiungendo che “di fronte a questa voluta cecità occorre uno scatto d’orgoglio della popolazione e soprattutto degli amministratori, che hanno il dovere di difenderci da chi, in modo colpevolmente consapevole, vuole portare la rovina nella nostra terra.

Le ricerche medico-scientifiche e l’esperienza delle città nelle quali sorgono le centrali, parlano chiaro. Sono un monito per tutti noi. Il carbone sarà la morte della nostra terra”.

Il coordinamento del “no” non ammette ripensamenti bacchettando i politici che sono passati dal “no” al “ni” e poi al “si”.

E questo, purtroppo è proprio vero e scandaloso dal momento che non si possono vendere gli ideali per una poltrona e per un “posto” dato, tra l’altro dai cittadini che si aspettavano una giusta difesa.

Se c’è chi considera gli ipotetici 100 posti di lavoro allora bisognerebbe considerare tutti quelli che si perderanno nel campo della pesca, dell’agricoltura e del turismo.

Chi, infatti, verrebbe più a trascorrere le vacanze sotto una centrale a carbone? Q uesti gli interrogativi che emergono, così come già c’è chi afferma di voler vendere la propria casa nel caso venisse realizzata l’opera.

Vincenzo Malacrinò

 

pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”

 

Una Risposta a “LA CENTRALE A CARBONE? UN BOOMERANG DOPO L’APPROVAZIONE DELLA V.I.A. – I CITTADINI E LE ASSOCIAZIONI DICONO “NO””

  1. 1
    Fofo Scrive:

    Ciao Vincenzo
    Il Consiglio Comunale con delibera n° 21 del 18/10/2010 recita: “Il Consiglio ribadisce la propria ferma opposizione al progetto di realizzazione della centrale a carbone, in aderenza ed in esecuzione delle linee programmatiche approvate dal Consiglio, invitando la Giunta a revocare la delibera di autorizzazione alla sottoscrizione del protocollo d’intesa e invitando il Sindaco ad interrompere ogni iniziativa finalizzata a dare attuazione al Protocollo”.
    Ho forse perso un passaggio, dove il Consiglio ha deliberato dicendo che bisogna valutare dopo la deliberazione V.I.A.?
    O forse ha deliberato che l’amministrazione deve tenere una posizione ambigua? Si, NO, NI, NON SO, MA, OPPURE?
    L’amministrazione, e il Sindaco non dovrebbero forse portare avanti i voleri dei Cittadini. Forse è chiedere troppo.La Maggioranza come al solito è lontano dai cittadini.Faccia un’assemblea aperta e spieghi ai cittadini le loro ambiguità. Ciao da Fofo

Lascia un Commento