Home » ambiente, Attualità, cultura, Eventi, eventi civili, Featured, Headline

NELL’ANTICA GRECIA SI DICE “NO” ALLA CENTRALE A CARBONE

24 agosto 2013 Nessun Commento

Montebello Jonico – Parte dall’area dell’Antica Grecia il “No” al carbone e il “Sì” all’ossigeno attraverso la seconda edizione di “Oxygen” un concerto verde a favore dell’ambiente messo in piedi dall’agenzia dei Borghi Solidali in collaborazione con il Coordinamento delle Associazioni dell’Area Grecanica, Polo NET e Parco Ecolandia. Il tutto a Pentidattilo dove nel teatro all’aperto si sono esibiti: Versud, Mystura, Kalavrìa e Dimartino. Migliaia le persone che hanno partecipato e danzato contro la centrale a carbone al ritmo della lira battente, del tamburello e dell’organetto.

“Un successo nel successo” è stato definito dagli organizzatoti i quali hanno gridato assieme a tutti i presenti in modo forte e chiaro, il “no” alla centrale a carbone che si vorrebbe costruire a Saline di Montebello Jonico.

“Sulle note della musica, hanno detto alcuni presenti, intendiamo lanciare il nostro disappunto a chi da lontano vorrebbe costruire un mostro sulla terra dell’Antica Grecia che non conosce i tratti dell’industria che nulla ha a che vedere con la storia e la cultura di questo posto”.

La gente danzava contro la centrale a carbone al ritmo della lira battente

Alla domanda “ti da che parte stai?” che ha fatto il giro del web e che è stata riproposta da Francesca Panuccio, del Coordinamento, è giunta una risposta chiara e lucida:  “dalla parte della salute, dello sviluppo sostenibile, dell’ambiente, della tradizione, della storia, della cultura, e dell’innovazione”.

In poche parole, in Calabria, a Montebello Jonico, non c’è spazio per il carbone. La gente vuole altro. Il successo del “Pentidattilo – film Festival” dovrebbe far riflettere su come la Calabria potrebbe investire costruendo centrali di attività compatibili con il territorio e con l’ambiente.

Questo è il dire che si registra tra i più giovani, tra chi è stanco si sentirsi preso, ancora una volta, in giro da promesse e da attese.

Altri pagherebbero per trasferire i borghi dell’Antica Grecia, in Regioni distanti dalla Calabria; la Calabria li possiede e quasi quasi li rinnega come fossero figliastri.

Ringraziamenti sono piovuti sui  Kalavria che con la loro “ballata du carbuni”, attraverso la musica e le immagini del video realizzato da Paolo Catanoso del Coordinamento “No Carbone”, hanno evidenziato chiaramente il “non futuro” che la Sei/ Repower  ha pensato il territorio.

Altri ringraziamenti ai Mystura e ai Dimartino che hanno voluto esporsi in  nella lotta per il futuro della Calabria.

I Versud,  dopo l’esibizione son partiti verso la Svizzera per sostenere,  assieme  al coordinamento “no carboen” e a un gruppo di produttori locali una campagna di sensibilizzazione e di promozione dei territori in terra elvetica.

 

Coira, in Svizzera, potrà contare ancora sulla presenza di una delegazione calabrese che sensibilizzerà i cittadini svizzeri al referendum di settembre, contro le centrali a carbone.

Ospiti della serata sono stati i tesori dell’Antica Grecia: bergamotto, miele, ceramiche e altre risorse naturali.

Anche il popolo svizzero, affermano i sostenitori del “no carbone” si sono schierati contro il progetto “carbone”.

Nonostante questo, si legge nella nota del coordinamento del “no carbone”, “la SEI Repower continua imperterrita e voler perseguire i propri interessi a scapito di qualsiasi cosa. Nei giorni scorsi, su alcuni quotidiani locali e nazionali, è apparsa la notizia che la Sei Repower ha richiesto in concessione le aree demaniali del porto di Saline Joniche. Non siamo preoccupati per questo, la strategia è sempre la stessa:  mostrarsi determinati anche quando il terreno si sgretola sotto i piedi.”

Il coordinamento del “No al carbone” ricorda le parole del prof Pasquino Crupi, venuto a mancare qualche giorno fa, che a proposito di Calabria diceva:

“Alla Calabria è stato negato tutto. Della Calabria tutto s’è tentato di cancellare. Se aprite uno dei tanti manuali di storia, che ronzano come moleste zanzare nelle scuole, v’accorgete che la Calabria non c’è. E la Calabria è colonia. Si vuole che così sia, ma così non è”.

Vincenzo Malacrinò

 

 

 

 

 

Vincenzo Malacrinò

 

pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”

 

Lascia un Commento