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SPAZZATURA: SCEMPIO DELLE STRADE

19 aprile 2013 Nessun Commento

Montebello Jonico – Spazzatura, una vergogna. Ormai  viene bruciata per strada al pari del fieno marcio e come se non bastasse il fenomeno si diffonde in lungo e in largo.

A Saline, ieri, numerosi cassonetti bruciavano sin dalla notte. Non sono state, infatti, le luci dell’alba a svegliare i cittadini bensì la puzza nauseabonda orientata in tutte le direzioni.

Una vergogna, commentano i cittadini. Sicuramente lo è; o meglio è di più, se si considera il pericolo derivante dall’inalazione delle “svolazzanti” particelle fumanti.

Questa la grande preoccupazione tra i cittadini i quali scoraggiati non si capacitano all’idea di dover convivere con l’immondizia e per giunta con i fumi inquinanti prodotti dai materiali do ogni genere bruciati.

Tra questi quella che preoccupa di più è la plastica e ogni suo derivato. I cassonetti, sono diventati ormai un vero e proprio contenitore scuro in ogni parte. Una vera e propria bruttura solo a vedersi.

Il fenomeno non è circoscritto solo a Saline. Anche in altri luoghi come per esempio a Tegani, nei giorni scorsi, le fiammate superavano i due metri e come se non bastasse, nei giorni successivi, non è passato il camion a caricare la spazzatura che via via si accumulava ma ancora una volta le fiamme.

Tra i cittadini si legge l’amarezza di dover convivere con questo stato di cose. “Non si può andare avanti in queste condizioni. Tutto è un degrado”.

La gente si lamenta. Nello specifico una famiglia che si trova con i cassonetti quasi sotto la finestra sbotta con foga avvertendo che se l’amministrazione non prende provvedimenti sarà costretta a dover abbandonare la casa dal momento che non può aprire da tempo le imposte e che di sera si assiste al passeggio dei topi come fosse un evento raro.

Le discariche lavorano a rilento, questo è vero ma è altrettanto vero che Comuni come Riace e qualche altro in Calabria, il problema non se lo pongono.

Il motivo è semplice: applicano la differenziata.  Il Sindaco Domenico Lucano, incontrato nel palazzo della Provincia con orgoglio ha affermato di non conoscere il problema “spazzatura”. Anzi da problema è diventato risorsa. Nel suo Comune il servizio è gestito da una cooperativa che dà lavoro a diversi giovani ed altri, se tutto andrà così come è previsto entreranno in questo settore.

Loro, nel centro storico, dove le viuzze sono strette, passano con dei carretti trainati da asini.

Dalla strada sono spariti i cassonetti e la gente attende il giorno indicato per conferire ora l’umido, ora la plastica, ora la carta.

Un passo avanti nella civiltà viene dato proprio dal paese dei Bronzi.

Lucano non paga il conferimento in discarica anzi, nel futuro sembrerebbe che saranno i centri di raccolta a pagare la differenziata. La acquisteranno al pari di qualunque altro materiale.

A Riace, con questa esemplare gestione del sindaco Lucano la spazzatura è diventata una risorsa.  Per considerarla tale, però, forse una visita o una lezione all’aperto, nel paese dei bronzi, farebbe bene alla Calabria e a tutti quei sindaci che non sanno gestire la vergona del “problema” spazzatura.

 

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”

 

 

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