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IDEE PER I 200 ANNI DELL’ELEVAZIONE A COMUNE DI MONTEBELLO JONICO

22 settembre 2011 Nessun Commento

Montebello Jonico – Dare dignità alla storia e al tempo presente attraverso un riconoscimento al passato che ha necessità di essere riproposto in questa modernità per non essere dimenticato. Questa è l’idea dello storico Luigi Sclapari e del dottore di ricerca Vincenzo Malacrinò, i quali hanno presentato una lettera firmata congiuntamente all’amministrazione comunale perché si adoperi a realizzare eventi significativi per ricordare i duecento anni della storia del Comune di Montebello Jonico.

Per tale importante evento viene proposto un lungo elenco di iniziative verso le quali l’amministrazione sembra favorevolmente propensa.

“L’evento, scrivono,  coincide con il 150 anniversario dell’unità d’Italia, un motivo in più per non perdere questa rara occasione e festeggiare dunque il famoso decreto del 4 maggio 1811 dato a Parigi a firma di Gioacchino Murat, Re di Napoli”.

Per tale motivo è stata pensata una conferenza ad alto spessore culturale da tenersi nei mesi successivi con la presenza di nomi di spicco. Tra questi il professore Giuseppe Caridi, presidente Deputazione di Storia Patria per la Calabria, il prof. Antonello Savaglio, lo storico Luigi Sclapari, il professore Agazio Trombetta componente della Deputazione Storia Patria,.

Forte il titolo della conferenza “Montebello: dal Decennio francese all’unità d’Italia” così come forti le tematiche di cui dovrebbero discutere i relatori.

Caridi, parlerà della formazione della baronia di Montebello e dell’evoluzione dell’Università montebellese fino al decennio francese. Savaglio parlerà di Montebello nel decennio francese e nel Regno Borbonico. Sclapari incentrerà la sua relazione sell’elevazione del Comune di Montebello e della evoluzione storica della sua denominazione. Trombetta chiuderà i lavori parlando della spedizione dei Mille con lo  sbarco a Melito e a Montebello.

Temi che toccano da vicino la storia di Montebello ma non solo. Toccano la storia dell’area grecanica che ha conosciuto il forte impulso garibaldino e di cui per certi aspetti se ne è anche fatta carico.

Montebello ha infatti contribuito alla riuscita della strategia dell’eroe dei due mondi del suo piccolo garantendo allo stesso il rifugio nella casina Alati situata a Montebello Jonico in contrada S. Elia.

Una manifestazione proposta in grande stile attraverso la partecipazione di una orchestra che dovrebbe allietare la serata ed ancora l’esposizione di ben 9 stele che dovrebbero ricordare il 200° anniversario del comune di Montebello Jonico ed il triplice passaggio di Garibaldi dal territorio di Montebello e precisamente dalla frazione di Saline e la presenza del duce dei Mille e del suo Stato Maggiore nella casa Alati dopo il cannoneggiamento della casa Ramirez.

Questi i suggerimenti dati all’amministrazione da Sclapari e Malacrinò nella speranza che si possano realizzare anche i fuochi pirotecnici a coronamento di una storia durata secoli e che è proiettata nel futuro per tantissimi ancora.

“E’ necessario che i giovani conoscano e scrivano la storia del passato nel tempo moderno, affermano, perché un popolo che non conosce la storia passata non potrà mai conoscere in modo chiaro il suo presente e la sua stessa identità”.

Una vera e propria scommessa, dunque che sarà realizzata prossimamente nel territorio di Montebello che vanta la storia di essere “figlio” degli Abenavoli del Franco, eredi del famoso Ludovico che vinse la disfida di Barletta il 13 gennaio 1503.

Una storia autentica quella di Montebello che altri Comuni, forse, pagherebbero per poterla avere ed invece spesso neppure viene ricordata.

Forse questa è la volta buona per lasciare in questo tempo una traccia del passato a volte sconosciuto e privo di fisionomia e di matrice umana.

Troppe volte la storia è stata calpestata o meglio non considerata. Questa è la volta buona per darle vera dignità. La stessa che meritano tutti i montebellesi.

 

pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”

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