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UN PONTE PER OSSERVARLO E NON PER USARLO

3 febbraio 2011 Nessun Commento

Montebello Jonico – Avere un ponte tutto nuovo ma non poterlo utilizzare perché la strada che lo collega alle abitazioni non è stata ancora asfaltata.

È la paradossale situazione che stanno vivendo i residenti di Zuccalà, borgata della zona nord di Saline Joniche,  per accedere alla quale bisogna attraversare il torrente Molaro.

A Zuccalà abitano una cinquantina di persone che periodicamente, soprattutto d’inverno, sopportano enormi disagi a causa delle disastrate condizioni dell’unica via di accesso all’abitato. Spesso rimangono isolati e per arrivare alle case sono costretti a giungervi a piedi. Molti di loro in questi anni hanno dovuto creare un varco a spese proprie; altri, addirittura, hanno risolto il problema dotandosi di fuoristrada.

Per venire incontro alle esigenze dei residenti l’amministrazione comunale nel febbraio del 2005 (quando era sindaco l’attuale consigliere di minoranza Loris Nisi) approvò un progetto che prevedeva la costruzione di un ponte sul torrente Molaro ed opere varie di collegamenti viari delle borgate vicine. Ciò avrebbe consentito un’altra e più sicura via di accesso a Zuccalà. Il progetto preliminare (redatto dal geometra Domenico Crea, dal geologo Simone Lanucara e dall’ing. Francesco Foti) fu presentato alla Regione Calabria nel settembre dello stesso anno. Quest’ultima lo finanziò con 800 mila euro. Svolta la procedura di gara nel settembre 2007, l’incarico per la progettazione definitiva ed esecutiva dell’opera fu conferito ad un raggruppamento di professionisti siciliani di Canicattì costituito dagli ingegneri Lanza, Chiarelli, Caico e Marino. Il progetto definitivo fu approvato dalla Giunta nel gennaio del 2008. I lavori, iniziati a settembre 2008, sono complessivamente durati (con alcune pause) due anni. Il 20 dicembre 2010 è stato presentato dalla direzione lavori il certificato di regolare esecuzione e nella stessa data è stato depositato presso il Genio civile di Reggio Calabria il certificato di collaudo statico dell’opera, approvato con determina del 25 gennaio scorso dall’arch. Antonino Claudio Diano, responsabile del settore Urbanistica del Comune.

Nonostante ciò, il ponte non è stato ancora inaugurato e rimane transennato. Questo perché le opere complementari previste nel progetto (l’asfalto della strada in particolare) non sono state ancora completate. Verranno realizzate con parte dei 70 mila euro ottenuti dal ribasso d’asta, somma che, per poter essere utilizzata, necessita dell’autorizzazione regionale.

Federico Strati

pubblicato sulla “Gazzetta del Sud”

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