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A CONDERA LA CHIESA CHE FA MEDITARE

3 gennaio 2011 Nessun Commento

La Chiesa di S. Elia profeta di Condera, racconta la Chiesa. Non dell’edificio ma della sposa di Cristo. Narra la storia delle sue origini attraverso splendidi mosaici posti sul prospetto principale.

Opera dell’idea di don Nuccio Cannizzaro, parroco dell’omonima Chiesa e persona dalle non comuni capacità di saper sintetizzare presente e passato al fine di regalare all’uomo non solo il bello ma anche l’essenza della sua fede e i pilastri della sua identità religiosa.

A testimonianza di ciò, dentro la sua Chiesa don Nuccio ha ripristinato anche il pulpito e non solo.

Ora chi passa da  Condera è obbligato a porgere lo sguardo a quella piccola ma grande Chiesa.

I quattro Evangelisti, Luca, Matteo, Giovanni e Marco sono posti ai lati del portone centrale.

Due da un lato e due dall’altro.

Al centro il fuoco, segno dello Spirito Santo e sopra la scritta “ zelo zelatus sum pro domino Deo exercituum. Accanto altri due mosaici.

Colori vivi, accesi, luminosi, forti ed al contempo tenui.

È un richiamo alla cristianità. Quei mosaici, riflettendo la luce del sole, riflettono la storia della salvezza. Una sorta di lezione biblica all’aperto.

Così l’uomo medita su chi attraverso le proprie mani ha scritto il Vangelo attraverso l’ispirazione divina. Gli Evangelisti testimoniano il messaggio cristiano trasferito nella povertà umana ma nella ricchezza della fede. Vita, fede, opere e amore si sono intrecciati in un amabile e concreto mosaico di esistenza pura dove l’essenziale ha prevalso su ogni cosa.

Sono proprio gli Evangelisti a portare sulle spalle il grande dono di Dio. Loro trasferiscono nel tempo la salvezza. Ora davanti alla facciata della Chiesa Condera ricordano all’uomo l’essenza dell’uomo.

Ciò che si ammira non è lusso o sfarzo. Ciò che si apprezza è semplicemente bello.

Don Nucco Cannizzaro, schivo alla stampa, non lascia dichiarazioni. Quelle opere però parlano più di lui. Evidenziano la saggezza di un prete sempre impegnato, di un uomo altruista, di un ministro di Dio alla ricerca dell’essenziale e del vero. Il semplice arricchito di gusto così come  il nodo che lega l’uomo alla sua storia e alla sua cristianità rappresentano i punti di forza della sintesi del suo pensiero.

Cosa serve all’uomo per la salvezza? Basta guardare le icone degli Evangelisti: piedi scalzi e Vangelo. Umiltà e fede. Questo il binomio che permette all’uomo di diventare Santo.

Ciò avviene ma solo se l’essere umano si lascia attraversare dal fuoco dello Spirito Santo. Questo permette ai figli di Dio di vivere ed attraversare il mondo.

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”

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