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A SALINE IL GIORNO DEL “NO CARNBONE”

6 novembre 2010 Nessun Commento

Montebello Jonico – Oggi a Saline, alle ore 10, al bivio nord, i cittadini manifesteranno contro la realizzazione della centrale a carbone.

La giornata di protesta, preparata da comitati spontanei e da cittadini, trova il pieno appoggio di alcuni politici che si sono schierati pubblicamente, di Legambiente e del WWF mentre attende conferma da parte di quanti non si sono pienamente espressi.

Il comitato organizzatore ha preparato tutto: striscioni, volantini, magliette e quanto può servire per affermare con chiarezza il “no” ad un impianto non voluto dalla gente, compresa chi non potrà scendere in piazza, per l’età o per impegni di lavoro.

Commovente l’espressione di un anziano montebellese, il quale dice: “con i miei anni scenderò in piazza, non tanto per me quanto per i miei figli e soprattutto, per questo mio nipotino. Ai bambini, ai ragazzi, si deve dire la verità. Loro non vanno ingannati con false promesse e soprattutto, devono poter restare nella terra in cui sono nati senza dover andare via a causa di un impianto”.

A Saline oggi, saranno presenti tutti coloro che hanno a cuore questa terra, fanno sapere gli organizzatori, coloro che sentono vivo il bisogno di far sapere a chi pensa da Roma che qui c’è gente con dignità, non servi, non schiavi ma persone dotate di ragionamento e soprattutto soggetti che hanno mandato nella capitale politici a rappresentare e a difendere la propria terra senza aprire i cancelli a chi intende scaricare ogni cosa.

“La nostra terra, affermano è ricca di vegetazione, di naturalità e di beni ambientali. Non permetteremo a nessuno di prenderci le cose belle che abbiamo”.

Quanto a chi prometteva sconti sull’energia elettrica e altre compensazioni i cittadini adirati precisano che non hanno bisogno di “contentini” dal momento che le bollette le hanno sempre pagate.

Questa, affermano, è un’offesa per chi ci considera sottosviluppati, soggetti incapaci di parlare, di pensare e persino di difendere i nostri stessi diritti.

È la rabbia a Montebello sale. C’è tensione nell’area gracanica, a Reggio e là dove si fa conoscere questo progetto.

C’è da dire che tanti sono all’oscuro di tutto. Da un veloce sondaggio fatto nella città di Reggio Calabria, infatti, pochi sanno del progetto e chi ne è a conoscenza o ne viene a conoscenza risponde: “no, grazie”.

Le domanda che la gente si pone sono tante: perché viene imposto un progetto da Roma senza considerare il nostro volere e la legge regionale che abbiamo? Perché nonostante i nostri “no” tutto va avanti come se noi fossimo inesistenti? Abbiamo il diritto di dire “no” o anche questo ci è stato negato?

Alla manifestazione saranno presenti cittadini, comitati, associazioni, sindaci, assessori e consiglieri regionali e nazionali, assessori e consiglieri provinciali, associazioni ambientaliste, responsabili e dirigenti di alte istituzioni e quanti vorranno dire “no” al carbone.

Vittorio Cogliati Dezza, vicepresidente nazionale di Legambiente ha affermato che “il carbone  è il combustibile fossile a maggior emissione specifica di anidride carbonica. Questa centrale garantirà solo importanti profitti alle aziende e nessun beneficio alla popolazione”.

Nuccio Barillà, del direttivo nazionale di Legambiente, in campo già da tempo sul tema ha affermato che “la centrale a carbone di Saline rappresenta l’ennesimo tassello del disegno, coloniale e fallimentare di cattiva industrializzazione della Calabria”.

Vincenzo Malacrinò

Pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”

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