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SALINE, FUORI LA VERITA’ SULLE NAVI DEI VELENI

28 ottobre 2009 Nessun Commento
Montebello Jonico – Verità, verità sulle navi dei veleni. Queste le parole forti pronunciate al convegno organizzato dal Pd montebellese dal titolo “Svuotiamo le stive”.
Parole tuonate nella sala come sassi nell’intento di trasferire questo grido di allarme allo Stato.
Molta è la preoccupazione e paura tra i cittadini a causa del “non sapere”.
All’incontro che si è svolto ieri a Saline hanno partecipato il Presidente del Consiglio Regionale Giuseppe Bova, l’Assessore Regionale all’Ambiente Silvio Greco e il Sostituto Procuratore Generale della Corte di Appello di Reggio Calabria Francesco Neri.
I montebellesi vogliono la verità, una verità che ormai si cerca in tutta la Calabria e a cui lo Stato deve dare una risposta.
Molti i sindaci presenti e tantissimi cittadini in prima linea per dire “no” al silenzio.
Presente anche Beatrice Barillaro del WWF e Nuccio Barillà di Legambiente.ed ancora, fra gli altri, Giuseppe Strangio, segretario provinciale del Pd.
I lavori sono stati moderati da Loris Maria Nisi, ex sindaco del Comune di Montebello, il quale ha portato un contributo ai lavori con collegamenti e approfondimenti.
Il segretario del Pd di Montebello Francesco Foti ha precisato che la verità deve venire a galla.
Verità; parola questa ripresa dall’assessore Regionale all’Ambiente Silvio Greco, il quale ha precisato che “tutti devono sapere” in modo chiaro e oggettivo.
In merito alla questione romana con il sottosegretario all’ambiente, l’assessore chiarisce di non aver litigato con nessuno ma di aver posto solo una domanda.
“Chiedevo di sapere perché ad oggi non si sa la composizione del carico dei fustoni presenti sott’acqua, visto che c’è una nave che costa agli italiani 44.000 euro al giorno, dotata di strumenti capaci di effettuare i campionamenti”.
Vogliamo sapere solo la verità, ha precisato Greco.
Il magistrato Francesco Neri, oltre a dimostrare una elevata bravura nel campo giuridico ha manifestato una grande sensibilità umana.
Nel corso del suo intervento non è mancata, infatti l’emozione nei riguardi del capitano Natale De Grazia a cui è stato dedicato un applauso e un momento di silenzio.
Una persona speciale il magistrato Neri, capace di raccontare la storia del passato e del presente con grande chiarezza.
Un giudice però a cui è stata tolta la scorta e la tutela. Neri, che aveva già indagato sulle navi dei veleni nei primi anni del 1990, ha precisato che è necessario fare luce perché si conosca la verità. Il magistrato ha fatto riferimento alle dichiarazioni del pentito precisando che le navi ci sono così come i fustoni. Molte le navi affondate in mare.
Il Sismi ne evidenziava 55 nel mediterraneo.
Dichiarazioni, quelle di Neri supportate da un volume della Commissione parlamentare d’inchiesta del 1999 sui rifiuti e le attività illecite.
Il presidente del Consiglio Regionale Bova non ha esitato ad esternare le sue preoccupazioni. Sulla vicenda delle navi, ha detto, è lo Stato che ha competenza in materia. “Ciò che mi preoccupa è il suo silenzio”.
A questo punto, “si corre il pericolo che non vengano fatti i campionamenti oppure che si facciano indagini campione e ci tranquillizzino”.
Il presidente, ha affermato che la Calabria non si ferma. “Si andrà avanti su tutti i fronti. Si deve costruire un movimento perché alzi la voce quando il silenzio impera”.
La questione, ha assicurato Bova, verrà portata a livello europeo perché al di là di tutto la verità viene prima di ogni cosa.

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”

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