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I CITTADINI SI RIBELLANO E SCRIVONO AL PREFETTO

18 luglio 2008 Nessun Commento
Montebello Jonico – I cittadini hanno scritto al prefetto di Reggio Calabria Francesco Musolino, affinchè “provveda a convocare il consiglio comunale, sostituendosi al Sindaco Loris Nisi, dal momento che il primo cittadino ha disatteso la richiesta legittima della popolazione”.
Questo quanto si legge nella nota inviata dal Comitato “Leone Sgro”. La petizione è firmata anche dall’associazione “I Fossatesi nel mondo” e da “I Tartassati”.
Le motivazioni vanno ricercate nell’istanza dei cittadini inviata il 29 febbraio 2008 ai sensi dell’art. 39 dello Statuto del Comune, per deliberare la sospensione temporanea della riscossione del canone per il consumo di acqua potabile, fognatura e depurazione per gli anni di riferimento dal 2002 al primo semestre del 2007.
Si trattava delle famose bollette “salate”, riportate più volte sulle pagine di questo giornale. Gli importi contestati sin dal primo giorno hanno accolto associazione di consumatori e mobilitato i cittadini per tutto un periodo. Per tale motivo si chiedeva la convocazione del consiglio comunale, cosa che a tutt’oggi non è avvenuta.
Nel comunicato si parla di violazione dello statuto e dei diritti fondamentali, motivi questi che hanno indotto i montebellesi a scrivere al prefetto.
Ma il sindaco Loris Maria Nisi è molto tranquillo e dichiara che, sicuramente si è trattato di una incomprensione. “Nessun sindaco, afferma Nisi, tantomeno il sottoscritto ha come obiettivo il diniego di diritti reali verso i cittadini. Ciò non fa parte del mio stile di vita.”
Di fatto è vero, continua il primo cittadino che è giunta in data 29.02.08, la richiesta di convocazione del consiglio comunale ed è altrettanto vero che sin dall’inizio il sottoscritto si è adoperato per verificare se fosse possibile convocare il consiglio così come richiesto dai cittadini.
“In data 5. Marzo ho richiesto il parere al responsabile del settore economico – finanziario e lo stesso il 7 marzo comunicava parare negativo”.
Nisi precisa che sempre in data 7 marzo ha inoltrato apposito quesito al dipartimento politiche fiscali, in merito alla quota fognatura e depurazione e che tutt’oggi ancora non ha ricevuto la risposta.
“Inoltre, afferma Nisi, ho, richiesto alla segretaria un parere in merito alla competenza del consiglio comunale ed in data 25.marzo veniva confermato che lo stesso non ha competenza nel deliberare in merito alle richieste di detrazione per asserita mancanza del servizio, atteso che essendo compiti gestionali, spettano al responsabile del procedimento”.
Infine, precisa Nisi, è bene che i cittadini sappiano che a mancata convocazione del Consiglio Comunale è avvenuta per motivi oggettivi e non perché il Sindaco ha arbitrariamente stabilito che ciò non si doveva fare.
“Tutti i tentativi per poterlo convocare sono stati espletati e questo lo dimostrano gli atti e la tempestività entro cui il primo cittadino si è mosso proprio nell0’intento di dare risposte concrete ai cittadini relativamente al deliberato dei giudici della corte dei Conti che, in modo univoco, affermano che la quota per depurazione e fognatura debba essere versata anche se non collegati al servizio”.
“La sola colpa, conclude Nisi, può essere quella di non avere dato riscontro formale ai richiedenti, ma ciò non toglie l’impegno del comune dell’interesse della collettività”.

Vincenzo Malacrinò

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