PIOVE E LE STRADE DIVENTANO TRAPPOLE
Sono bastate poche ore di pioggia per mandare in tilt la strada provinciale che porta alla S. Elia–Fossato. Fango, terra, acqua, sassi e massi si sono riversati lungo quella strada, definita dai cittadini “abbandonata”.
Cunette ostruite dalla terra, erbacce che invadono la carreggiata, tratti senza parapetti ed altri privi di rete di protezione, avvallamenti e molto altro.
Ed ecco perché, in diversi punti, l’acqua – non potendo defluire – si riversa lungo la strada, trasformando l’asfalto in una vera e propria fiumara e gli avvallamenti in “laghetti” artificiali.
Lungo la strada, un automobilista, alle sette del mattino, è fermo a bordo carreggiata. Si trova in mezzo al fango, sotto Masella, proprio nel punto in cui, tempo fa, due persone hanno rischiato di perdere la vita: una finita dentro un tombino, l’altra volata sotto strada per circa quattro metri. Entrambe si sono salvate per miracolo.
Da quel giorno, tranne il posizionamento di un guardrail, nulla è cambiato. Il fango continua a scendere sulla strada, oggi come ieri, perché nessuna opera è stata realizzata.
“È normale?” esclama l’automobilista inferocito. “Fango tra le curve e si rischia di morire. Possibile che nessuno veda che questo tombino è pieno di terra e che le cunette sono ostruite?”.
In effetti, il tombino è completamente tappato dalla terra. Nel tratto tra Masella e Montebello, dove mancano le reti, una pioggia di sassi invade la strada. Sembra una zona di guerra. Più a monte, nel tratto che porta a Fossato, la situazione non è migliore.
Sassi e fango sono sparsi a tratti, mentre i massi presenti sui costoni incutono la solita paura ai cittadini, che si sentono abbandonati. Sopra l’abitato di Tegani altro fango pericoloso, mentre in altri punti il catrame si è staccato seguendo la scia dell’acqua, lasciando scoperto l’asse viario.
Sul posto si sono recati gli operai della “Castore” per ripristinare la viabilità.
I cittadini chiedono alla Città Metropolitana una maggiore attenzione e una manutenzione costante della strada, non solo quando si verificano emergenze.
Chiedono anche di sapere dove sono stati spesi e se sono stati spesi i 2,5 milioni di euro che la Città Metropolitana ha destinato per la Strada S. Elia – Fossato.
Vincenzo Malacrinò
Pubblicato sulla “Gazzetta del Sud”