MONTEBELLO: I CITTADINI PRESENTANO I PROBLEMI AL SINDACO
Montebello Jonico – Serata di confronto acceso presso il Salone “Don Domenico Sciarrone”, dove cittadini e amministrazione comunale si sono incontrati per fare il punto, a quattro anni dall’inizio del mandato. L’iniziativa, promossa da don Giovanni Zampaglione, ha interessato l’intero entroterra: Masella, Montebello e Fossato.
Il salone era gremito. Al sindaco Maria Foti sono state rivolte domande, espressi dubbi e avanzate proteste da parte dei cittadini.
«Ci manca l’acqua, sindaco. Mio marito la recupera con i bidoni in giro. Si rende conto?» ha esclamato una residente. E ancora: «Nell’entroterra non è stato fatto nulla. Proprio nulla. Se non è così, ci dica cosa».
Poi, l’elenco delle criticità: paesi sporchi e abbandonati, campetti — ad eccezione di quello di Masella — invasi dalle infestanti. Strutture comunali fatiscenti, case popolari abbandonate, strade per S. Elena, Mastropietro e Placa in condizioni critiche.
I
mpianti fotovoltaici abbandonati, cimiteri sporchi, con resti di casse di zinco in bellavista. A Masella l’acqua potabile è sporca: un rappresentante ha mostrato i residui che fuoriescono dai rubinetti. Nessuna opera è stata realizzata, tranne il ripristino di alcuni tratti stradali. Alcune opere sono state realizzate a Saline, come il waterfront e il recupero dell’area giochi, grazie al finanziamento “Aspromonte in Città”. Nulla è stato fatto su ex OGR, porto ed ex Liquichimica.
Il sindaco ha affermato che il Comune si trova in condizioni economiche particolari, con numerosi debiti fuori bilancio e la Corte dei Conti attenta alle spese. I rappresentanti dell’entroterra hanno ribadito che esistono i fondi del PNRR.
In tal senso, il sindaco ha evidenziato come, attraverso questo tipo di finanziamento, si realizzeranno un asilo nido a Caracciolino, un’isola ecologica a Saline e il recupero di altre strutture.
Per i cittadini si tratta di briciole, a fronte dell’enorme quantità di progetti finanziabili. Poi è stato tirato in ballo San Roberto, capace di costruire un’autostrada lungo la fiumara, e il Comune di Cardeto, che ha ottenuto circa 40 milioni di euro per la viabilità. «Montebello dove era?», chiedono i presenti, che ricordano come nel 1952 l’amministrazione Pugliatti sia riuscita a costruire tutto ciò che oggi ancora esiste.
«Da allora — ha detto un rappresentante di Montebello — nulla è cambiato. Anzi, molte opere sono in stato di abbandono». Il sindaco Foti ha dovuto riconoscere la realtà.
Alla domanda: “Sindaco, che voto darebbe oggi all’amministrazione?”, la Foti ha risposto “la sufficienza”, riconoscendo che nell’entroterra nessuna grande opera è stata realizzata.
Un confronto duro, che ha messo in luce un forte malcontento popolare e una profonda distanza tra le aspettative dei cittadini e le risposte dell’amministrazione.
Vincenzo Malacrinò
Pubblicato sulla “Gazzetta del Sud”