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IL NATALE TRA COERENZA ED IPOCRISIA

4 gennaio 2011 20 Commenti

Riflessione sul Natale


Riflettevo proprio sul Natale e su queste festività.

Per noi cristiani questo momento rappresenta il giorno in cui Dio si fa uomo nascendo sulla terra per l’uomo.

Mi chiedevo se veramente si crede in questa grande verità evangelica o se invece, per molti, compreso alcuni cristiani, è diventato una sorta di giorno come un altro con l’aggiunta di auguri, di cene e cenoni.

Un giorno a cui si sono aggiunte esteriorità per renderlo diverso. Ma non sono queste a cambiare i sentimenti che vivono dentro il cuore, spesso arido, della gente.

Ed ecco perché i più grandi ma purtroppo anche i piccoli affermano “non mi sembra oggi sia Natale”.

Se nel campo non si semina niente mai nessuno potrà raccogliere frutti.

Così si va avanti e si corre nella frenetica vita di ogni giorno senza accorgersene dell’altro. Senza accorgersene che nella strada, tra i poveri, nella casa elegante ma sofferente sta nascendo Gesù.

Oggi come duemila anni fa, Lui nasce in questa umanità allagata dalla sofferenza.

Ancora oggi esistono le mangiatoie, esiste chi dice all’altro “non c’è posto nel mio albergo”, esiste chi estromette dalla propria vita persino i propri cari, chi lascia a casa la madre ed il padre e chi non si degna di cercare i propri i propri fratelli e i propri amici.

Ancora oggi ci sono donne che partoriscono sole e altre che spengono la vita persino ai propri figli.

Ci sono persone che si ammantano di nobiltà facendo “elemosine” pubbliche per sentirsi osservati e apprezzati.

Ne esistono altre che, come i pastori, portano doni poveri alla povera gente.

C’è chi vive nello sfarzo più grande sprecando la ricchezza e soprattutto dimenticando che il loro “di più” è un furto ai danni dei più poveri.

C’è chi fa solo conti economici ai danni della gente. Chi costruisce la propria fortuna usando, sfruttando e uccidendo l’altro.

C’è chi fa carriera estromettendo i capaci e chi porta avanti i proprio progetti pur recando danni alla vita dei propri simili senza farsi scrupoli.

Ci sono bambini che hanno tutto: abiti firmati e giocattoli di tono, portatili e tecnologie di ultima generazione mentre altri non hanno neppure un pezzo di pane per il giorno di Natale.

I poveri non sono solo quelli dell’Africa o dei paesi in via di sviluppo. I poveri sono nel paese in cui vivi, nel tuo palazzo o nella tua via.

I poveri oggi portano anche il vestito perché vogliono essere dignitosi. I poveri di oggi non vogliono la nostra elemosina ma la nostra amicizia. Ci vuole molta discrezione e rispetto mentre si presta attenzione a chi sta attraversando un momento duro. Ci vuole discrezione. Quella che spesso manca a causa del desiderio di volersi mettere in mostra.

Così vale più un invito a cena che un portare a casa viveri. Ha più senso dire “mi stanno per scadere questi buoni spesa” anzicchè dare 50 euro facendo pesare a chi li riceve cento volte tanto.

Ma i ricchi, alcuni ricchi, se fanno un gesto di generosità vogliono stare in vetrina.

Però la ricchezza non fa la felicità della gente. Spesso i benestanti sono sempre più poveri dentro lo spirito che hanno cancellato lungo la propria strada.

Questo significa fare del male a sé stessi.

Così il dramma della società ipocrita si consuma dentro le false esteriorità, dentro l’apparire e non dentro l’essere.

Ipocritamente tutti si fingono felici, tutti generosi e gentili, tutti colmi di comprensione e di amore.

Ipocritamente molti stringono la mano e mentre vanno in Chiesa a pregare conservano nel cuore la vita di sempre.

Il Natale non è questo.

L’uomo dimentica una cosa importante: Dio non è solo nell’altro, non è solo in chi si incontra per la strada. Dio è dentro il proprio cuore. E a questo Gesù l’uomo gli fa condurre una vita distante da quella che Lui vorrebbe. Lo chiude dentro il cuore, impedendogli di parlare, impedendogli di vivere. Lo imprigiona con catene e lo costringe a porsi nella parte più remota del cuore e dello spirito.

Poi rumore e caos per stordire ogni cosa.

Impegni e vita frenetica. Affari e business. Conti economici ed interessi. Visite ad amici e conoscenti. La vita superaffollata di combinazioni e di impegni fa dire all’uomo di non avere tempo per Dio.

Eppure Lui ci regala tutto il tempo.

Senza di Lui non avremmo neppure un secondo. Comunque si ha il coraggio di dire “non ho tempo”. Non ho tempo per pregare. Non ho tempo per confessarmi. Non ho tempo per andare a Messa e per farmi la comunione. Non ho tempo per amare chi incontro. Non ho tempo per ascoltare chi è anziano, vecchio e magari poco importante. Non ho tempo per stare vicino a chi non conta molto nella società. Non ho tempo per essere amico dei più poveri. Non ho tempo per stringere la mano a quell’uomo abbandonato e solo.

Non ho tempo per ascoltare la disperazione di quella famiglia straniera. Non ho tempo per fare entrare nella mia casa chi non ha un tetto o un piatto.

Non ho tempo per regalare qualcosa a qualcuno.

Però se si tratta di un ricco o di chi la gente reputa “importante” il tempo c’è. In quel caso si trova.

Eppure ipocritamente molti dicono di essere cristiani.

Ma il Natale non è questo.

Il Natale è capacità si sapersi inginocchiare nel proprio cuore per accogliere Gesù nel modo più semplice possibile.

E’ capacità di guardare nella grotta del proprio cuore per cercare di osservare la povera culla.

E’ capacità di ascoltare il canto degli Angeli che esistono ancora, negli angoli poco noti della propria vita.

E’ capacità di saper essere autentici e veri e di saper abbracciare l’altro senza tentennamenti e remore.

E’ Natale solo se si riesce ad arrivare nella Betlemme del nostro cuore e del nostro spirito.

Auguri.

Vincenzo Malacrinò

20 Risposte a “IL NATALE TRA COERENZA ED IPOCRISIA”

Pagine: « 2 [1] Mostra tutto

  1. 18
    Vincenzo Malacrinò Scrive:

    Cara Maria Rosa,
    sono contento di leggere il tuo commento. E’ bello ed ancor più profondo della mie riflessioni.
    Sono felice di sapere che ero e sono l’orgoglio di tua madre. Lei è stata il mio e lo è tutt’ora.
    La vita che cambia non separa l’…amore, nè il bene, nè i valori e le emozioni.
    Come ho detto più volte la nostra vita è una somma di mille cose.
    Nella mia, tra i numeri più belli ed importanti ci sono anche quelli di tua madre.
    Un abbraccio
    Vincenzo

  2. 17
    Maria Rosa Spinella Scrive:

    Grazie vincenzo per le tue spendide riflassioni, sai entrare nel cuore della gente…le tue parole sono come uno schiaffo per la nostra anima spesso inaridita dalla quotidianità. Sei stato l’orgoglio di mia madre che da lassù sicuramente continua a seguirti e a volerti bene. Un abbraccio

  3. 16
    Vincenzo Malacrinò Scrive:

    Carissima Rosa,
    sono veramente felice che le mie riflessioni le abbiano recato sentimenti positivi e soprattutto riflessione.
    Quest’ultima aiuta tutti a vivere sotto una dimensione diversa i valori della vita.
    Se si è superficiali o forse poco attenti è colpa proprio della fretta. Di quella fretta che ci impedisce di essere attenti artisti, capaci di “sfumare” la propria opera con emozione.
    In un dipinto, infatti, sono gli ultimi colori a dare il vero tocco all’opera.
    La trasformazione in noi avviene solo quando riusciamo ad essere veri artisti, ossia persone capaci di leggere armoniosamente i nostri colori.
    Auguri
    Vincenzo Malacrinò

  4. 15
    Rosa ALpina Scrive:

    Non la conosco , ma ho letto le sue riflessioni sul Natale grazie ad una pubblicazione di Luigi Di Dio. La volevo ringraziare per la forte emozione che mi ha trasmesso. Io, cattolica cristiana preaticante, mi accorgo di quanto sono povera e meschina quando, per “mancanza di tempo”, non riesco a riconoscere nel fratello il volto di Gesù Cristo. A volte si pensa di essere caritatevoli solo palesando il gesto plateale, dimenticando che anche un “sorriso” fatto al più piccolo di noi può trasformare il nostro cuore di pietra in un cuore umano. GRAZIE e tanti auguri per un Natale giornaliero nella vita quotidiana di ognuno di noi.

  5. 14
    Vincenzo Malacrinò Scrive:

    Caro Luigi,
    sono le tue parole spontanee a regalarmi ricchezza. Aggiungo che solo persone sensibili come te possono scrivere ciò che ho leggo.
    Anche io ho respirato aria pura tra le tue righe.
    Grazie
    Vincenzo Malacrinò

  6. 13
    Luigi Di Dio Scrive:

    Complimenti per le parole, sono state scritte con il cuore.. Si capisce che a scriverle è una persona con una coscienza ed una morale radicata nell’amore verso il prossimo.
    Ti confesso che ho letto la tua stupenda riflessione per ben tre volte e non perchè non ho capito niente…..ma perchè, ogni volta, venivo “colpito e attratto” da alcune alcune tue parole, grazie alle quali ho potuto amplificare i miei pensieri più profondi e le mie considerazioni.
    Grazie

  7. 12
    Vincenzo Malacrinò Scrive:

    Carissimi Sebastiano, Jean Paul, Alba,
    grazie a voi per la vostra straordinaria sensibilità.
    Sono convinto che è ciò che avete dentro ad alimentare le vostre riflessioni. Le mie righe sono state solo uno spunto.
    Quindi complimenti a voi.
    A presto
    Vincenzo Malacrinò

  8. 11
    Alba Carrabino Scrive:

    Ciao Vincenzo! Volevo ringraziarti per avere voluto condividere le tue riflessioni sul Natale, per me è stato veramente importante. Non avendo ancora smesso di lavorare mi sono servite a calarmi nel meraviglioso significato di questo periodo. Quindi ti ringrazio di cuore!

  9. 10
    Jean Paul Scrive:

    Grazie carissimo Vincenzo per la riflessione.
    La profondità del tuo messaggio è frutto di una vita vissuta. Fa sempre piacere vedere un testo che nasce da una riflessione del cuore e non solo della testa, perché solo il cuore che ha capito e compreso chi è veramente Gesù, riesce a toccare i cuori. Le tue parole non sono soltanto parole parlate ma sono anche parole parlanti. Grazie e tanti auguri carissimo!

  10. 9
    Sebastiano assara Scrive:

    Sono tutte parole vere,come noi che abitiamo in questo mondo di passaggio e che non facciamo quasi nulla x creare ma a distruggere.Ci vorrebbero piu’ persone come te x ricreare un mondo pieno di CRISTIANITA’e combattere la LEGGEREZZA …………in tutti i sensi.

  11. 8
    Vincenzo Malacrinò Scrive:

    Grazie per le tue belle espressioni. Sono cariche di emozioni e forti nel rappresentare la vita di un tempo. Quella genuina e priva di malizia.
    L’autenticità dell’uomo vive a stretto contatto con la nudità dello stesso.
    Un tempo si riusciva non si vestiva l’abito dell’arroganza e della superiorità.
    Un tempo si vestiva il coraggio, gli affetti, l’amore e quanto di naturale esisteva.
    Oggi ancora pochi riescono a far così.
    A presto
    Vincenzo

  12. 7
    matilde cavallari Scrive:

    Con la tua riflessione hai dato significato alla parola Natale ,tutti noi dovremmo leggere ogni mattina appena alzati le tue parole perchè fanno bene al cuore !
    Mi trovo d’accordo su tutto quello che dici e ricordo con nostalgia la gente umile del mio paese che, un po’ di anni fa ,si alzava con gioia alle cinque del mattino per andare in chiesa ad assistere alla novena di natale e subito dopo ,di corsa e
    infreddoliti andavano a raccogliere le olive ,allora si che il tempo si trovava per aspettare con ansia ed emozione il rinnovarsi del
    miracolo di amore che Gesù ci ha fatto !

  13. 6
    Vincenzo Malacrinò Scrive:

    Come sempre ti dico che se nella nostra vita ci sono tanti numeri, nella mia ci sono anche quelli regalati da tua madre. I suoi sono stati proprio i primi.
    Grazie
    Vincenzo Malacrinò

  14. 5
    Donatella Spinella Scrive:

    Come sempre quello che asserisci tocca il cuore e nutre lo spirito, come sempre trasmetti una buona dose di sensibilità e di maturità, come sempre ciò che dici induce ad una profonda riflessione,
    come sempre Vincenzo riesci a commuovermi…
    Grazie e tanti tanti auguri
    Donatella

  15. 4
    Rosetta Angotti Scrive:

    E’ l’essenza del vero cristiano. Grazie Vincenzo per everci dato l’opportunità di riflettere. Buone feste! Rosetta Angotti

  16. 3
    Giuseppe Scrive:

    Prof., è una riflessione molto forte e veritiera. La società attuale è sempre più attratta dalla superficialità e dal decorativo, e cerca in modo spietato di allontanarsi dai veri valori della vita. Spero fortemente che il nuovo anno sia migliore e che ci faccia riflettere sul vero senso del Natale e della vita.
    I migliori auguri.
    Giuseppe

  17. 2
    Vincenzo Malacrinò Scrive:

    Caro Luigi,
    sei tu ad essere persona speciale e a saper esaltare il modesto contributo della mia riflessione.
    Quindi sono io a ringraziare te.
    A presto
    Vincenzo

  18. 1
    Luigi Sclapari Scrive:

    Vincenzo,
    queste tue riflessioni sono profonde e inducono molto a riflettere, soprattutto oggi che siamo distratti dal consumismo, dall’egoismo e, in una sola parola, dalla ricerca dell’edonismo.
    La semplicità del tuo pensiero esposto nel “pezzo”, e la capacità di attualizzare il messaggio evangelico non è comune, anche molti addetti ai lvori, farrebbero fatica ad esprimersi così.
    Grazie per questo aiuto a leggere nel giusto modo il Natale.
    Luigi Sclapari

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