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PARTECIPATISSIMO IL CONVEGNO SU SANT’ANTONIO ABATE

20 gennaio 2017 Nessun Commento

Montebello Jonico – Il convegno su Sant’Antonio Abate dal titolo “uno sprazzo d’oriente in occidente”. che si è tenuto nella Chiesa Protopapale dell’Isòdia di Montebello Jonico ha avuto grande successo per gli alti e profondi contenuti trasmessi.

Non c’erano più posti per contenere i numerosissimi partecipanti giunti anche da Reggio, da Saline, da Masella, da Fossato e da altri luoghi dell’area grecanica.

Un convegno incentrato sulla santità e su Sant’Antonio Abate. L’Arciprete, don Giovanni Gattuso, motore di questa iniziativa, nel dare il benvenuto ai presenti ha sottolineato il valore dell’umiltà e del servizio, elementi questi fondamentali nella vita del cristiano che cammina lungo la strada della santità da cui nessuno si deve mai sentire escluso.

Don Giovanni Zampaglione, nel suo saluto, ha sottolineato quanto sia necessario estirpare il disamore dalla vita dell’uomo perché rappresenta un inciampo per il raggiungimento della Vera Meta.

Il sindaco Ugo Suraci, nel congratularsi con il parroco e con tutta la comunità per l’importante e significativo evento ha evidenziato come momenti simili concorrono ad elevare lo spirito e a formare le coscienze in un tempo così vulnerabile come quello che si sta attraversando in questo secolo.

Saluti sono giunti anche dal Presente del Consiglio Regionale Nicola Irto e dal consigliere metropolitano Pierpaolo Zavettieri i quali auspicavano momenti di crescita umana e spirituale di questo genere.

Presenti anche i presidenti delle Associazioni culturali del territorio e non solo: Mirella Alati, Santo Macheda, Mimmo Pellicanò, Mario Giglio.

La prof.ssa Franca Evoli, moderatrice del convegno, nell’introduzione ha rimarcato l’importanza del concetto di santità spaziando sulla vita monastica ed eremitica. La sua ottima introduzione ha dato la possibilità di iniziare i lavori in un clima di grande attesa.

Poi è stata la volta del prof. Domenico Minuto, noto studioso del settore, il quale con abilità magistrale ha parlato del monachesimo e dei Santi asceti italo-greci, facendo gustare ai presenti la bellezza della loro vita fatta di semplicità e di umiltà, di giornate ricche di preghiera, di meditazione e di ascesi. Un invito alla modernità a riscoprire il sapore dell’essere vero ed autentico, un invito a scoprire la bellezza dello spirito che non può e non deve essere sopraffatta dal materialismo.

La parola è poi passata a P. Carlo Longo, domenicano, Professore Ordinario presso l’Università di Roma, autore di diversi libri il quale ha parlato in modo interessante e piacevole della vita di Sant’Antonio facendo riferimento alla bellezza del Suo animo umano e alla profondità del Suo spirito.

Un Santo che ha saputo accogliere il dono della vita per poi donarlo ancora attraverso la capacità di saper e voler fare la volontà di Dio.

Un uomo che diventa Santo grazie al suo abbandono e alla sua fiducia posta tutta nelle mani del Padre celeste capace di ricolmarlo di ogni bene e di ogni grazia fino al punto di farlo diventare Santo; ed Antonio vende e lascia tutto per ritirarsi nel silenzio del suo cuore dove continua a scoprire e ad incontrare Gesù che tanto amava.

A conclusione il prof. Vincenzo Malacrinò, ha illustrato alcune testimonianza raccolte tra la gente del posto su alcuni miracoli che Dio ha operato per intercessione di Sant’Antonio a Montebello Jonico. Tra questi, significativo lo slancio di fede di alcuni montebellesi nel portare, durante l’alluvione del 1953, la statua raffigurante il Santo, sotto la pioggia mentre chiedevano a Dio il miracolo. Dopo pochi minuti è apparso nel cielo l’arcobaleno mentre la pioggia si arrendeva. Ed ancora la richiesta, di alcune donne che non riuscivano ad avere bambini, avvenuta circa due anni fa, e subito dopo la lieta notizia della dolce attesa.

Un convegno che ha lasciato il segno tra la gente e che, come ha affermato Franca Evoli, “tutti, oggi, saremo meno poveri”.

Nelle conclusioni don Giovanni Gattuso ha evidenziato l’importanza della formazione quale strumento capace di irrobustire le coscienze e di regalare maggiore consapevolezza all’uomo che cerca Dio. Così l’anima volge lo sguardo verso l’alto per cercare trovare Gesù, Via , Verità e Vita.

Pubblicato su “il Quotidiano del Sud”

 

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