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VIVI PER MIRACOLO

12 settembre 2015 Nessun Commento

Montebello Jonico – Sono vivi per miracolo anche se le loro condizioni sono gravissime. Questa la sintesi del tragico incidente, avvenuto ieri a Montebello Jonico, a carico di una anziana coppia residente in contrada D’Adora.

Una strada pubblica disastrata, l’assenza di guard rail, un’automobile che perde il controllo e poi un volo nel vuoto. Il silenzio acuto è stato interrotto solo dalle urla disperate di  A.R. intento a cercare aiuto, avendo constatato che la moglie P.R. era priva di sensi.

Erano circa le nove del mattino quando la coppia aveva deciso di recarsi verso Melito di Porto Salvo ma pochi minuti dopo le ruote dell’autovettura, una suzuki bianca, hanno smesso di toccare terra volando a circa 20 metri di distanza dall’asse stradale.

Eppure, tre mesi fa, a pochi metri di distanza un altro uomo è andato a finire sotto strada senza riportare lesioni considerata, in quel punto, la minima altezza del vuoto. Nonostante ciò la strada è rimasta la stessa e dell’episodio non si è parlato più di tanto.

Ieri le cose sono andate diversamente tanto che la coppia ha rischiato di morire tra quelle montagne.

Dopo aver perso il controllo del mezzo, per cause da verificare, A.R. ricorda solo l’urto violento contro la parete della montagna, poi il volo nel precipizio. Una sensazione orribile. Il colpo con il lato posteriore dell’automobile sulle pareti della roccia ha causato, probabilmente, il capovolgimento e il posizionamento della parte anteriore verso l’alto.

Dopo il terrore nel veder priva di sensi la propria moglie è sopraggiunto il coraggio di scendere dall’automobile per chiedere aiuto nonostante la dura diagnosi che tutt’ora si porta a carico.

La risalita era impossibile. Così A.R. si dirige verso il greto del fiume gridando “aiuto”. Voleva soccorrere la moglie a tutti i costi. Dal centro abitato la gente udiva queste urla ma, essendo lo stesso tra la vegetazione, nessuno riusciva a comprendere il punto di provenienza.

Dopo diversi minuti di panico i cittadini si sono mobilitati, facendo scattare la macchina della solidarietà e correndo verso la contrada Limbia. Nessuno si è risparmiato tantomeno chi è sceso in fondo al dirupo per estrarre il corpo di P.R. Loro sono stati veri eroi.

Poi l’attesa del 118 già impegnato con un’altra emergenza.  Sul posto sono giunti: il Maresciallo dei carabinieri della Stazione di Saline, Davide Micale con i suoi uomini, il 118, i vigili del fuoco e tanta gente.

Tra i cittadini presenti molti gli indignati per le condizioni cui versa quella strada comunale ormai abbandonata da anni. “Nessuna protezione, ripetevano infuriati, e la gente muore”.

Poi la corsa in ospedale. Da un lato l’ambulanza e dall’altra un fuoristrada, trasformato per l’occasione in ambulanza d’emergenza considerato che la barella del secondo ferito è stata collocata proprio al suo interno.  Al pronto soccorso di Melito di Porto Salvo sono state praticate le prime cure prima di essere trasferiti d’urgenza all’Ospedale di Reggio Calabria.

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su “il Quotidiano del Sud”

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