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A MONTEBELLO JONICO – CENTRO STORICO MANCA L’ACQUA

2 gennaio 2014 Nessun Commento

Montebello Jonico – Servizio idrico a Montebello Jonico a “singhiozzo” da più di cinque giorni mentre le bollette giungono al destinatario in modo puntuale tra l’imbarazzo della gente costretta a raccogliere acqua per uso non domestico dai pluviali; ciò ha scatenato negli abitanti brusche reazioni tanto da anticipare che prossimamente esterneranno una protesta ai Commissari straordinari per evidenziare il malcontento poiché ad oggi, secondo i cittadini “non c’è stato alcun cambiamento o miglioramento nella gestione del Comune”.

Persino il parroco, don Giovanni Gattuso non ha esitato ad esternare sia a Montebello Jonico che a Masella il suo pensiero, sostenendo i cittadini e nel fare gli auguri ha pubblicamente affermato “fate valere democraticamente i vostri diritti perché non si può e non si deve mai tacere. Il degrado presente in questo territorio si può smantellare solo se sinergicamente si lavora per il bene comune”. Parole forti quelle del giovane prete che hanno risuonato come le campane mentre egli stesso affermava che “la verità ci rende liberi. Agli ammalati e agli anziani non si può negare l’acqua così come non si può negare la sicurezza delle strade e la pulizia”.

Ci aspettavamo tanto dallo Stato, hanno affermato i cittadini, ed invece siamo qui a dover sempre lottare persino per i servizi essenziali. “Una vera vergogna”, hanno esclamato, in pubblica piazza mentre i più accesi intendevano mettere in moto una protesta dura con blocco stradale.

Già nei giorni scorsi una delegazione era scesa presso la sede del Comune per mostrare il proprio malcontento ai Commissari che essendo fuori sede non li hanno potuti ricevere.

“Non prenderemo nessun appuntamento, hanno esordito proprio nel giorno di capodanno i montebellesi, scenderemo in via Portovegno e ci faremo ricevere per palesare in modo democratico il nostro malcontento che giorno dopo giorno aumenta sempre più”.

A Montebello Jonico, in questi giorni di disservizio, chi si è alzato di buon mattino, incluso giorno di capodanno, ha dovuto fare la doccia con l’acqua riscaldata nel pentolone.

“Una vergogna inaudita” hanno affermato mentre la gente con secchi più o meno grandi raccoglieva dai pluviali l’acqua.

Ad oggi per garantire il minimo del servizio l’acqua viene chiusa per diverse ore del giorno e poi essere inviata per altrettante.

“Nel 2014, hanno continuato, e scrivete perché queste cose è bene che si sappiano, siamo nel dimenticatoio di chi ci amministra, ultima ruota del carro e soggetti da tassare”: La rabbia è tanta così come la foga della reazione e concretamente c’è da dire che in cinque o più, un guasto si sarebbe potuto riparare. “Considerate che non è la prima volta che ciò ci verifica, aggiungono. A Montebello Jonico, quasi ogni festa la trascorriamo così, per non parlare poi dell’estate dove l’intermittenza del servizio assume frequenze inaudite”.

Così le feste a Montebello Jonico si sono svolte lontane dall’efficiente servizio idrico. Il disappunto poi aumenta se si considera che le bollette giungono puntuali al destinatario e che allo stesso vengono applicate maggiorazioni se non paga entro i termini.

Al Comune che però non garantisce i servizi, specificano, nessuno applica sanzioni.

Da qui l’idea di un altro gruppo di cittadini che intendono rivolgersi ad associazioni di consumatori per farsi ricalcolare le bollette.

Altri invece già hanno chiesto bollette e fotocopie di carte di identità per restituire tutto al mittente.

D’altro canto già tempo fa i cittadini di Masella avevano scritto ai Commissari per chiedere l’annullamento o comunque la revisione della bolletta relativa ai rifiuti perché, a loro avviso, il servizio non veniva espletato per diverso tempo e sempre ad intermittenza.

Un vero e proprio putiferio che apre l’anno 2014 in modo abbastanza movimentato.

In ogni caso se qualche cittadino dovesse pagare in ritardo le bollette, il Comune voglia essere “benevolo” evitando di applicare maggiorazioni poiché il contribuente realmente paga a prezzo pieno servizi incompleti o inefficienti.

 

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”

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