Home » ambiente, Attualità, Featured, Headline, Il Quotidiano della Calabria, politica

MASELLA AVRA’ IL NUOVO POZZO

27 novembre 2013 Nessun Commento

Montebello Jonico – Sono iniziati i lavori per realizzare un nuovo pozzo a Masella al fine di risolvere il problema “arsenico”.

Dopo circa otto mesi di attesa sembrerebbe che il problema stia per volgere al termine.

Risale a venerdì scorso la firma tra Sorical e impresa aggiudicataria dei lavori e già da quel giorno a Masella i cittadini hanno iniziato a contare al rovescio.

L’ingegnere Francesco Foti, responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Montebello Jonico specifica che in poco tempo, 10-15 giorni, i lavori saranno ultimati ma che al termine degli stessi non potrà essere erogata immediatamente l’acqua ai cittadini poiché la stessa dovrà superare, così come anche comunicato dalla Sorical, tutti i test previsti dalla legge al fine di garantire alla popolazione acqua potabile.

Tra l’altro dovrà essere realizzata una condotta di collegamento all’impianto comunale per poi garantire l’acqua ai cittadini.

Il nuovo pozzo, che verrà realizzato nell’area del torrente S. Elia, sorgerà accanto ad un altro già esistente, da cui sono stati prelegati campioni e verificata la presenza di arsenico nei limiti previsti della normativa.

Tra l’altro ha specificato Foti i Commissari straordinari cercheranno di attuare ogni soluzione favorevole per garantire al più presto l’acqua ai cittadini.

Inizieranno, così, a “respirare” gli abitanti di Masella stanchi dalla lunga attesa considerato anche che in tutto questo periodo hanno dovuto “arrangiarsi” alla buona.

Nessuna autobotte a rifornirli, nessuna cisterna pubblica e nessun servizio alternativo.

Gli abitanti di Masella, ma non tutti però, usavano approvvigionarsi di acqua per usi alimentari, a Montebello Jonico oppure a Melito di Porto Salvo cercando di contenere la spesa per l’acquisto della risorsa limitandola solo all’indispensabile.

Chi si è sobbarcato il maggior peso sono stati gli anziani costretti ad “arrangiarsi” come meglio hanno potuto in tutti questi mesi.

Se poi tutti realmente non hanno utilizzato l’acqua così come intimato dall’ordinanza di non potabilità è tutto da vedere.

Difficile realisticamente parlando che tutti si siano accontentati per otto mesi ad annullare completamente i rubinetti di casa.

Tra pochi giorni il problema “arsenico” potrebbe essere accantonato attraverso l’attività del nuovo anche se il rischio che i valori di questo elemento chimico, a trivellazione avvenuta, siano elevati e fuori da quelli previsti dalla legge non è da escludere.

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”

 

Lascia un Commento