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LEGAMBIENTE BOCCIA LA SEI

9 ottobre 2013 Nessun Commento

Montebello Jonico – Legambiente boccia le richieste avanzate dalla Sei al fine di ottenere in concessione  un’area del demanio marittimo in località porto di Saline Joniche.

Senza mezze misure Legambiente sprona la Capitaneria di Porto allo “stop” articolando le opposizioni con un ampio documento a firma di Nicoletta Palladino , presidente del circolo reggino, di Nuccio Barillà  della Segreteria Nazionale  e Lidia Liotta Coordinatrice del Comitato Scientifico  Regionale.

La richiesta della SEI per Legambiente “è ingiustificata e da rigettare in quanto finalizzata all’utilizzo del porto quale terminal al servizio di una centrale termoelettrica a carbone  che manca dell’indispensabile, preventivo provvedimento di autorizzazione unica per la sua costruzione e gestione”.

In realtà, precisano “ il complesso e controverso iter autorizzativo relativo a tale progetto non solo è ben lontano dall’essere concluso ma si è scontrato con una serie di fattori che mettono in forte dubbio la possibilità che esso possa concludersi in modo positivo per la Società richiedente”.

In ogni caso, sottolineano,  l’autorizzazione di compatibilità ambientale, oggetto di numerosi ricorsi davanti al Tar del Lazio, è solo una parte dell’iter autorizzativo che prevede ancora, tra l’altro, la Conferenza dei Servizi presso il Ministero dello Sviluppo Economico prima della decisione finale.

In tale occasione – si dice certa Legambiente –  “la riconferma consequenziale della negata intesa da parte Regione Calabria farà naufragare il progetto, nel quale è compreso l’uso come terminal carbonifero del porto per il quale ora viene chiesta inopportunamente e intempestivamente la concessione finalizzata”.

Tra l’altro precisano, “il recente referendum svoltosi in Svizzera impone a Repower,  che della SEI è socio di maggioranza, l’uscita dall’investimento  giudicandolo anche  economicamente inaffidabile e ponendo una seria ipoteca sulla realizzabilità della Centrale”.

Per quanto attiene al porto Legambiente afferma che lo stesso “è classificato come commerciale e non industriale dal Masterplan della portualità regionale” e che “è al centro di numerosi progetti tesi alla sua valorizzazione ai fini turistici”.

Il Circolo reggino di Legambiente sottolinea che nel  Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico della Regione Calabria non è indicata in alcun modo l’ipotesi di realizzazione della Centrale a carbone di Saline Joniche né l’utilizzo del porto a questo fine.

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su “il quotidiano della Calabria”

 

 

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