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IL COMUNE DI MONTEBELLO JONICO E’ STATO SCIOLTO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI

25 aprile 2013 5 Commenti

Montebello Jonico – E’ stato sciolto il Comune di Montebello Jonico (Reggio Calabria).  Nella seduta di ieri, 24 aprile 2013,  il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Interno ha disposto lo scioglimento del Consiglio comunale per la durata di 18 mesi. Lo scioglimento, si legge nel comunicato stampa del Governo , “è motivato dalla presenza di collegamenti diretti e indiretti tra componenti del consesso e la criminalità organizzata locale che hanno compromesso il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione comunale”. Questa la motivazione espressa dal Viminale nei riguardi dell’amministrazione guidata da Antonio Guarna, insediatosi nel giugno del 2009.

Dopo tre anni, in via Portovegno, sede del Comune, arrivavano i commissari prefettizi. Era il 20 luglio del 2012 quando il Prefetto di Reggio Calabria, Vittorio Piscitelli, inviava presso la casa comunale, il viceprefetto Alfonsa Caliò e i funzionari Giuseppe Putortì e Pasqualina Dito.

Da quel giorno, mesi e mesi di lavoro volti a scavare nei meandri della vita politica e amministrativa del Comune di Montebello Jonico.

Poi la proroga per consentire loro maggiori approfondimenti. Successivamente il verbale veniva trasmetto al Prefetto, Vittorio Piscitelli, nel gennaio del 2013 e dopo circa un mese inviato al Ministero. Ieri, infine, la decisione definitiva del Consiglio dei Ministri di sciogliere l’amministrazione. Un atto ratificato subito con il Decreto del Presidente della Repubblica che sancisce la fine dell’amministrazione  comunale con effetto immediato.

Il sindaco Antonio Guarna, al momento, non intende rilasciare dichiarazioni. Ha affermato che in seguito, attraverso comunicato stampa, farà conoscere il suo pensiero. L’assessore Giuseppe Crea, invece, così ha commentato: “siamo tranquilli, abbiamo agito nella legalità e nella trasparenza per il bene della collettività. Aspetteremo la motivazione”.  Loris Maria Nisi, già sindaco di Montebello Jonico e attuale consigliere di minoranza così ha commentato: “E’ un fatto molto grave ed è la prima volta che si verifica a Montebello Jonico”.

Di fatto nella storia comunale lo scioglimento del 24 aprile 2013, segna il primo caso per mafia. L’ultima volta che il Commissario prefettizio giunse a Montebello Jonico era l’anno 1998 ma per motivi politici, in quanto diversi consiglieri si erano dimessi in massa.

L’attuale scioglimento, però, ha segnato per Montebello una triste tappa tanto che il consigliere di minoranza Ugo Suraci così ha commentato: “lo scioglimento del consiglio comunale rappresenta un fatto di eccezionale gravità per la comunità montebellese. Una comunità che soffre quotidianamente per i disagi e per problemi irrisolti, sempre più aggravatisi negli anni ma che certo non meritava anche l’onta dello scioglimento del consiglio comunale per relazioni mafiose. La lettura del Decreto permetterà una migliore comprensione dei motivi di tale decisione”.

Montebello Jonico, paese dell’Antica Grecia, ha “beneficiato” del “pacchetto Colombo” che negli anni ’70 determinò la costruzione della  Liquichimica, una struttura industriale aperta e chiusa nel giro di pochi mesi perché inquinante. Poi fu la volta delle Officine Grandi Riparazioni. Anche queste aperte e chiuse. Un paese obbligato all’industria mai decollata. A distanza di circa 40 anni lo scenario si è ripresentato: intorno all’anno 2007, a Montebello Jonico, si presentava il progetto per la costruzione di una centrale a carbone. Un investimento imponente, che nei giorni scorsi ha ottenuto la VIA dal Ministero e che avrebbe spiegato sul territorio significativi investimenti.

Intanto mentre gli amministratori attendono di leggere le motivazioni dettagliate, si prende atto che il Comune di Montebello Jonico è stato sciolto.

Vincenzo Malacrinò

 

pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”

5 Risposte a “IL COMUNE DI MONTEBELLO JONICO E’ STATO SCIOLTO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI”

  1. 5
    Francesco Zampaglione Scrive:

    E’ un momento triste per Tutti.
    Non cediamo alla rassegnazione.
    Ricerchiamo le radici di un possibile cambiamento.

  2. 4
    luigi sclapari Scrive:

    Vincenzo,
    lo scioglimento dell’Amministrazione comunale “per collegamenti diretti e indiretti con la criminilatà organizzata”, è un evento assolutamente unico e di estrema gravità, che offende l’intera comunità montebellese, nella stragrande maggioiranza, onesta corretta e laboriosa.
    Come tu hai ben ricordato nel tuo “pezzo”, altri commissari del Prefetto nel passato, sono venuti a Montebello per gestire la “cosa” pubblica, ma sempre in seguito a crisi politiche all’interno dei diversi Consigli comunali, ma mai lo scioglimento di un’amministrazione perchè in odore di mafia o di ‘ndranghita, come da noi si dice.
    Dopo aver toccato il fondo, si spera che ci sia ora la risalita.
    Mai avrei voluto postare questo tuo articolo, di tale contenuto.
    A presto, speriamo con buone nuove.
    Luigi Sclapari

  3. 3
    Vincenzo Malacrinò Scrive:

    Gentilissimo,
    io voglio pubblicare i tuoi commenti ma ti chiedo la cortesia di firmali.
    Scusami
    A presto
    Vincenzo Malacrinò

  4. 2
    Santo Scrive:

    …finalmente… a casa i…… A voi ogni altro commento! Ciao TUTTI EVVIVA

  5. 1
    floriana Scrive:

    speriamo che nessuno dei consiglieri dell’intero consiglio comunale nn abbiano la felice idea di ricandidarsi tra 18 mesi se il consiglio e stato sciolto x mafia nn si puo fare distinzione tra maggioranza e opposizione. e una regolata se la diano anche gli impiegati visto che bene o male vengono stipendiati con i soldi dei contribuenti speriamo che i nuovi commissari nei punti cardini portano da fuori delle persone da controllare.

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