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CONCORSI A MONTEBELLO JONICO? INIZIA LA GUERRA

6 gennaio 2013 Nessun Commento

Montebello Jonico – Sui concorsi pubblici è già guerra aperta e il consigliere di minoranza Ugo Suraci non usa mezzi termini affermando, nella lettera inviata al sindaco, Antonio Guarna che “la tempestività con la quale si procede a tale pianificazione è la più eloquente dimostrazione della fretta con la quale l’amministrazione comunale vuole (o deve!) realizzare gli obiettivi di sistemazione”. Due i bandi di mobilità già presenti sul sito: due posti per vigili urbani e uno per funzionario amministrativo a tempo parziale. Per Suraci la mobilità rappresenta “un puro, semplice e sostanziale escamotage visto che sapientemente i posti vengono previsti a tempo parziale”. Motivo per cui i partecipanti sarebbero scoraggiati a presentare domanda.

Ugo Suraci attacca le modifiche effettuale dalla giunta a ottobre e a Dicembre affermando che “dopo la delibera n.87, nella stessa seduta di giunta municipale ed a maggiore dimostrazione che tutto era stato sapientemente preparato, con la delibera n.98 viene approvato il programma delle assunzioni del triennio 2012/2014”.

Per quanto riguarda le modifiche Suraci precisa che “fanno trasparire solamente un disegno personalistico”.

Tra l’altro, le modifiche “espropriano le competenze del consiglio comunale e violano la legge 27 dicembre 2006” poiché “vengono ampliati uffici e servizi mentre essa prescrive: razionalizzazione e snellimento delle strutture”

 

A Montebello non solo non si accorpa ma “addirittura si organizza ex novo anche un ufficio legale, senza che esso venga inquadrato nell’organigramma dell’Ente. Su questa novità, non mi dilungo sui tanti altri censurabili aspetti, mi limito per ora a censurare solamente la contraddittorietà con i precetti legislativi”.

Poi, aggiunge Suraci, si parla di “urgenza” per avviare le procedure concorsuali. “dove sta l’urgenza?

I conti non tornano e Suraci chiede al sindaco per quale motivo “si programma l’assunzione di due funzionari, qualifica superiore a quella che in atto è apicale nei settori comunali, quando col tempo parziale non è ammissibile e appare comunque ridicolo assegnare funzioni dirigenziali” ammenoché “non si pensi di assegnare i fortunati beneficiari in posizione subordinata a personale di categoria e qualifica inferiore”.

Suraci non esita a scrivere al sindaco che “È del tutto evidente che l’amministrazione comunale oggi vuole assumere i “generali”, disponendo l’urgente avvio delle procedure concorsuali per il 2012, compensandone il maggiore costo con la riduzione del personale che oggi lavora con contratti atipici e sapendo che per il 2014, quando dovrebbero essere assunti gli operai, si dovrà determinare un’adeguata cessazione di personale nell’anno precedente”. Per il 2012-2013 “il problema della copertura posteriore dei costi potrebbe non apparire qualora si verificasse, sicuramente per pura casualità, che i beneficiari dei concorsi siano già lavoratori atipici, magari già presenti nello stesso comune di Montebello, per cui la maggiore spesa delle nuove assunzioni verrebbe compensata con quella diminuita per cessazione dello status di atipici. È un evento raro ma può accadere, sempre per pura casualità. Deve essere chiaro, però, che quando succede è anche normale che sorga il sospetto che l’esito forse era stato programmato, voluto e realizzato”.

Suraci, ancora si chiede perché il concorso per vigili già bandito nel 2010 è stato annullato ed ora invece riproposto a tempo parziale precisando che quello per autista e operaio è stato spostato al 2014. Poi tuona sul problema LSU affermando che questo personale viene utilizzato da 13 anni e che nessuno ad oggi ha provveduto per una svolta alla loro posizione. Anzi, “L’amministrazione comunale dopo aver consapevolmente perso il finanziamento di 160.000€, quale contributo regionale alla stabilizzazione, persiste in un linea di oggettivo disprezzo e sottovalutazione dei loro bisogni di certezza del futuro, di superamento dello stato di precarietà, di sfruttamento del loro prezioso ed efficace lavoro risultando calpestata la loro dignità di lavoratori”.

L’amministrazione “nega qualsiasi sbocco di stabilizzazione per privilegiare altre inutili e costose assunzioni”.

Poi Suraci invita il sindaco a fare marcia indietro affermando che “per tutte le considerazioni esposte si debba avere la forza, il coraggio e l’onestà intellettuale di sospendere tutti gli atti fin qui prodotti in materia di personale e aprire un confronto, anche in consiglio comunale, per ripristinare il massimo rispetto di leggi e regolamenti e sia perché col concorso di quanti hanno la volontà e la capacità di potervi concorrere siano compiute scelte più legate agli interessi veri del paese e per niente ad aspettative personali a carico del comune e a danno della comunità”.

Queste le ragioni di Suraci, le stesse che hanno aperto una chiara presa di posizione nel merito di quello che dovrebbe rappresentare il futuro del Comune.

 

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”

 

ECCO LA LETTERA SCRITTA DA UGO SURACI AL SINDACO

 

Al Sindaco di Montebello Ionico

 

Oggetto: rilievi e valutazioni su regolamento uffici e servizi, pianta organica, programma triennale assunzioni, procedure concorsuali.

 

 

Signor Sindaco,

di seguito si riassumono gli atti deliberativi adottati dalla giunta municipale in materia di personale con una sequenza temporale ravvicinata, sul finire dell’anno 2012.

  1. In data 04/10/2012, con la deliberazione n.68, la giunta municipale ha approvato ampie modifiche ed integrazioni al vigente regolamento degli uffici e dei servizi, tra l’altro istituendone di nuovi. Le modificazioni apportate, che solo in parte sono legate a nuove norme legislative, di fatto apportano profonde modifiche organizzative ed ampliano uffici e servizi che rientrano nel potere autorganizzativo e regolamentare dell’ente locale.
  2. Con la delibera n.87, adottata in data 04/12/2012 la G.M. ha approvato una nuova pianta organica dell’ente con la quale si determina una sostanziale modifica della qualità dei profili professionali, con relative nuove posizioni economiche, e con l’introduzione, per la prima volta nella storia del comune, del profilo di funzionario (cat. B3 – ex 8^ qualifica funzionale), e con la previsione di ben otto posti a tempo parziale di 18 o 24 ore settimanali.
  3. Subito dopo la delibera n.87, nella stessa seduta di giunta municipale ed a maggiore dimostrazione che tutto era stato sapientemente preparato, con la delibera n.98 viene approvato il programma delle assunzioni del triennio 2012/2014. La tempestività con la quale si procede a tale pianificazione è la più eloquente dimostrazione della fretta con la quale l’amministrazione comunale vuole (o deve!) realizzare gli obiettivi di sistemazione. A maggiore conferma della determinazione a raggiungere gli obiettivi postisi, vi è poi l’eloquente parere che sulla deliberazione n.88 ha espresso il responsabile del settore finanziario quando pur esprimendosi favorevolmente egli però precisa che <<al momento delle assunzioni si dovrà procedere alla riduzione della spesa per le tipologie contrattuali diverse da quelle a tempo indeterminato al fine di garantire il rispetto dell’art.1, comma 557, della L.296/06 e che per gli anni 2013 e 2014 va garantito il rispetto del limite del 40% dei cessati nell’anno precedente>>.
  4. In data 13/12/2012, con determina del segretario comunale, sono state rapidamente avviate le procedure di mobilità dall’esterno. Una procedura obbligata dalla legge, propedeutica al bando dei concorsi, ma che a Montebello diventa un puro, semplice e sostanziale escamotage visto che sapientemente i posti vengono previsti a tempo parziale e quindi solo un miracolo può determinare una domanda di adesione. La previsione che tutti i nuovi posti per i quali si prevede un concorso siano a tempo parziale sembra proprio un modello messo in piedi per evitare ogni mobilità e quindi poter bandire successivamente i concorsi per assunzioni che per quanto riguarda i nuovi ed alti livelli non servono a coprire reali necessità nelle attività comunali.

SULLE MODIFICHE NORMATIVE

La natura delle modifiche introdotte di fatto espropriano le competenze del consiglio comunale e violano la legge 27 dicembre 2006, n.296 -art.1, comma 557- e successive modificazioni. Quanto alle competenze del consiglio comunale è chiaro che l’ampia ridefinizione del regolamento non può che avvenire nel rispetto dei “criteri generali” dettati dal consiglio comunale (in questo caso apertamente violati) per come prescrive il D.Lgs. 267/00, art.42 comma 2 lett. a. Quanto alla legge 296 la violazione è individuabile nel fatto che vengono ampliati uffici e servizi mentre essa prescrive: <<razionalizzazione e snellimento delle strutture burocratiche-amministrative, anche attraverso accorpamenti di uffici, con l’obiettivo di ridurre l’incidenza percentuale delle posizioni dirigenziali in organici>>.

Su questo secondo aspetto, al contrario, non solo non si accorpa nulla ma addirittura si organizza ex novo anche un ufficio legale, senza che esso venga inquadrato nell’organigramma e nel funzionigramma dell’ente. Su questa novità, non mi dilungo sui tanti altri censurabili aspetti, mi limito per ora a censurare solamente la contraddittorietà con i precetti legislativi dell’accorpamento.

Di tali modifiche non si trova nessuna motivazione negli atti adottati (motivi, obiettivi, costi, benefici ecc.) ma fanno trasparire solamente un disegno personalistico che si evidenzia in tutta la sua portata negli atti successivamente adottati ed avviati ad esecuzione in tutta fretta. Infatti la delibera n.87 viene resa immediatamente eseguibile perchè <<stante l’urgenza di avviare le procedure concorsuali>>. Dove sta l’urgenza? Forse nelle possibili restrittive norme parlamentari di fine anno? Forse per anticipare eventuali decisioni delle verifiche in corso? Forse nel non disattendere aspettative nate ed assecondate in altra epoca? Inoltre si evidenzia che nella relazione previsionale e programmatica non vi è traccia di alcun processo riorganizzativo con l’elevazione della qualifica apicale di funzionario (ex 8^ q.f. oggi cat. D3) né tanto meno della necessità di immettere in pianta organica i numerosi posti a tempo parziale e delle relative assunzioni.

 

MOTIVAZIONE DELLE ASSUNZIONI PROGETTATE

Le novità previste, sicuramente non necessarie per il miglior funzionamento del comune, non prefigurano una più efficace direzione delle strutture in cui è articolato l’apparato comunale e quindi non ipotizzano una maggiore efficienza, efficacia ed economicità cui per legge deve ispirarsi ogni processo di riorganizzazione. Anzi il tutto sarà fonte di sperpero di denaro, di confusione organizzativa, di mortificazione delle eccellenti ed efficaci professionalità che già operano nel comune. Evidentemente è sfuggito alla G.M. che la pianta organica deve essere sempre la risultante di un disegno organizzativo legato ad obiettivi di economicità ed efficienza e non il contrario, come di fatto sta avvenendo a Montebello, dove si rifà la pianta organica senza motivare gli obiettivi, l’utilizzazione delle nuove categorie superiori, senza inquadrarle nell’organigramma e nel funzionigramma comunali, senza alcuna verifica sul rapporto costi benefici.

Infatti l’organizzazione dell’apparato comunale resta sostanzialmente strutturato nell’attuale configurazione settoriale mentre il personale di categoria D (D3 + D1) viene aumentato di due unità fra cui anche una con qualifica professionale di avvocato e, tra l’altro, senza che la sua figura venga inserita nella struttura organizzativa corrispondente e nel funzionigramma.

Non si comprende per quale ragione si programma l’assunzione di due funzionari, qualifica superiore a quella che in atto è apicale nei settori comunali, quando col tempo parziale non è ammissibile e appare comunque ridicolo assegnare funzioni dirigenziali e sempre che non si pensi di assegnare i fortunati beneficiari in posizione subordinata a personale di categoria e qualifica inferiore; cosa altrettanto vietata. Il tutto spinge a ritenere che si voglia solo realizzare la sistemazione di partite pendenti, al costo di mortificare le professionalità interne che invece andrebbero maggiormente valorizzate.

Con questa operazione anziché rafforzare le categorie operaie e quelle di supporto negli uffici per garantire maggiore qualità dei servizi quotidiani, quelli che oggi colpiscono l’intera popolazione (servizio tributi, spazzatura, manutenzione stradale, scuole e scuolabus, servizi sociali, ecc.) si programma l’assunzione urgente e veloce di personale con i galloni di “generale” per dirigere (?) eserciti senza soldati.

È del tutto evidente che l’amministrazione comunale oggi vuole assumere i “generali”, disponendo l’urgente avvio delle procedure concorsuali per il 2012, compensandone il maggiore costo con la riduzione del personale che oggi lavora con contratti atipici e sapendo che per il 2014, quando dovrebbero essere assunti gli operai, si dovrà determinare un’adeguata cessazione di personale nell’anno precedente. Per quanto riguarda il 2012 ed il 2013 il problema della copertura posteriore dei costi potrebbe non apparire qualora si verificasse, sicuramente per pura casualità, che i beneficiari dei concorsi siano già lavoratori atipici, magari già presenti nello stesso comune di Montebello, per cui la maggiore spesa delle nuove assunzioni verrebbe compensata con quella diminuita per cessazione dello status di atipici. È un evento raro ma può accadere, sempre per pura casualità. Deve essere chiaro, però, che quando succede è anche normale che sorga il sospetto che l’esito forse era stato programmato, voluto e realizzato.

Non si capisce, infine, se non con l’urgenza di sistemare gli alti gradi, perché venga rinviata al 2014 l’assunzione di autisti e operai per i quali, per affermazione della stessa G.M., sono <<già avviate>> le procedure di selezione, mentre si progetta l’immediata assunzione di funzionari per i quali le procedure devono essere ancora avviate.

CONCORSI NUOVI E RAPPORTO CON QUELLI PRECEDENTI

Di questo stato confusionale, in materia di personale, l’amministrazione comunale non riesce a valutare né l’equivocità né le conseguenze gravi che ne deriverebbero per il comune.

Nel 2010 la G.M. aveva bandito (poi annullato) un concorso per l’assunzione di due vigili urbani a tempo pieno, con un’ampia partecipazione di concorrenti e col pagamento della somma di 15€ di contributo, mentre oggi si bandisce lo stesso concorso ma a tempo parziale (18 ore) rendendo impossibile ogni tentativo di recupero delle domande allora presentate e costringendo quindi il comune al rimborso delle somme già percepite. Non vengono rimborsate? Non solo risulterebbero mortificate le aspettative di tanti giovani ma addirittura verrebbero espropriati di una spesa effettuata inutilmente.

In ogni caso, l’amministrazione comunale saprebbe spiegare per quale motivo nella delicata funzione dei vigili urbani si vuole innestare personale a tempo parziale (18 ore) rendendo inefficace la sua azione e complicata la sua utilizzazione?

Parimenti si bandisce un concorso per l’assunzione di un funzionario (amministrativo-contabile) a tempo parziale. Che significa amministrativo-contabile? O è amministrativo o è contabile perché sono diverse le funzioni, molto diverse professionalmente, sono diversi i titoli di studio per l’accesso e certamente lo sono anche le prove di esame. Per quale motivo si adotta questa illegittima definizione?

Infine, sia pure nell’aleatorio 2014, si prevede l’assunzione di n.1 autista (cat. B3) mentre la procedura già avviata nel 2010 prevedeva l’assunzione di ben quattro autisti. È chiaro che le due contraddittorie ipotesi non possono connettersi tra di loro. O si conferma la procedura avviata per quattro posti oppure si annulla per sostituirla con la nuova ipotesi di una sola assunzione.

L’amministrazione comunale dica con chiarezza che cosa intende fare.

 

LAVORATORI LPU-LSU

Al problema del concorso per autista e per operaio, entrambi collocati nel lontano ed incerto anno 2014, si collega il problema dei lavoratori LPU-LSU.

Questo benemerito personale che da oltre 13 anni e con grande spirito di sacrificio garantisce il mantenimento di essenziali servizi comunali esterni (scuolabus e servizi di pulizia) o opera con altrettanta professionalità nei settori interni degli uffici comunali, oggi, dalle gravi scelte dell’amministrazione comunale, riceve una ulteriore dimostrazione della logica di sfruttamento operato negli anni verso di loro e della bieca cecità sociale verso un drammatico stato di precarietà che crea insicurezza, disagio e preoccupazione.

L’amministrazione comunale dopo aver consapevolmente perso il finanziamento di 160.000€, quale contributo regionale alla stabilizzazione, persiste in un linea di oggettivo disprezzo e sottovalutazione dei loro bisogni di certezza del futuro, di superamento dello stato di precarietà, di sfruttamento del loro prezioso ed efficace lavoro risultando calpestata la loro dignità di lavoratori.

L’amministrazione comunale non solo dimostra tutto ciò, oggi come ieri, ma con le sue sciagurate scelte nella programmazione del fabbisogno del personale gli nega qualsiasi sbocco di stabilizzazione per privilegiare altre inutili e costose assunzioni. Una seria ed obiettiva politica verso i problemi veri del paese avrebbe dovuto consigliare, addirittura imporre, l’utilizzo di ogni risorsa finanziaria disponibile per realizzare programmi di stabilizzazione di questo personale per migliorare i servizi resi ai cittadini, per riconoscere i meriti ultra decennali degli LPU-LSU e non per ingolfare gli uffici di novelli funzionari tanto costosi quanto inutili.

Sarebbe stato decisamente necessario porre fine allo stato di incertezza e disagio che pesa su questi lavoratori utilizzando ogni risorsa finanziaria disponibile ed ogni spazio assunzionale per avviare a soluzione questo grave problema mediante la loro stabilizzazione. Quindi assumere personale che da anni si sacrifica nelle delicate attività comunali di rapporto con i cittadini e non cosiddetti “generali” inutili quanto costosi.

RISORSE FINANZIARIE E CORRETTO USO

Sono arcinote le pesanti condizioni finanziarie degli enti locali così come evidenti sono le condizioni di importanti servizi comunali: spazzatura, igiene pubblica, manutenzione stradale, servizi sociali, trasporto alunni, servizio acquedotto e quant’altro. Di fronte alla gravità di tali problemi e alla scarsezza di risorse finanziarie sarebbe stato doveroso che l’amministrazione comunale utilizzasse quelle disponibili per attenuare i gravi problemi che rendono pessima la vita della comunità. Invece, scorrettamente e con evidente sfrontatezza, queste risorse vengono sperperate in mirate assunzioni di personale effettivamente inutile e superfluo, sicuramente fonte di caos organizzativo e dal sapore apertamente clientelare.

Signor sindaco,

ritengo che per tutte le considerazioni esposte si debba avere la forza, il coraggio e l’onestà intellettuale di sospendere tutti gli atti fin qui prodotti in materia di personale e aprire un confronto, anche in consiglio comunale, per ripristinare il massimo rispetto di leggi e regolamenti e sia perché col concorso di quanti hanno la volontà e la capacità di potervi concorrere siano compiute scelte più legate agli interessi veri del paese e per niente ad aspettative personali a carico del comune e a danno della comunità.

Il mio impegno su questa strada lo assicuro ma sull’altra, cioè nella persistenza del disegno costruito, non potrò far altro che battermi con ogni mezzo e per ogni via per contrastarlo.

  Cordiali saluti
 

Montebello Ionico, 28/12/2012

 

Ugo Suraci

(consigliere comunale)

 

 

 

 

 

 

 

 

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