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RITO GRECO – BIZANTINO A MONTEBELLO JONICO

9 agosto 2011 Nessun Commento

Cari amici,
come ogni anno, a Montebello si propone l’annuale appuntamento del rito greco – bizantino. Si tratta di un rito cattolico con preti di rito greco bizantino.
Un appuntamento atteso da tutti e soprattutto raro nella nostra Calabria dal momento che tale rito è rimasto vivo solo a Lungro.
Solo a Tinos in Grecia e a Montebello Jonico si svolge la processione della Kìmisis tis Theotòkou (dormizione della Madre di Dio). Una processione molto antica che riporta ancora oggi il fascino del passato e la viva fede del presente.

La sera del 14 agosto si celebreranno i vestri in rito greco-bizantino subito dopo il dipinto raffigurante la Madonna Assunta in cielo, verrà portato al cimitero, così come l’antica tradizione vuole perchè Maria dopo aver vinto la morte venga assunta in cielo in corpo ed anima.
Così la mattina del 15 agosto, in modo festoso, sempre con i preti di rito greco-bizantino, il quadro verrà portato in Chiesa dove si celebrerà la Divina Liturgia di San Giovanni Crisostomo ossia la messa in rito greco-bizantino.

La sera l’atmosfera sarà particolare poichè il quadro verrà accompagnato con fiaccole nella parte più alta del paese. La mattina seguente la liturgia greca-bizantina farà vivere ai presenti rari momenti di passato.

Non mancate.

A presto

Vincenzo Malacrinò

programma
giorno 14
ore 18 vespri in rito greco – bizantino
ore 19.45 tradizionale processione della Kìmisis tis Theotòkou (dormizione della Madre di Dio)

giorno 15
ore 9.30 partenza dal cimitero con il quadro raffigurante l’Assunzione verso la Chiesa Protopapale dell’Isòdia
ore 10,30 S. Messa in rito greco – Bizantino secondo la Divina Liturgia di San Giovanni Crisostomo

 

Vi invito a leggere l’articolo a firma di Giuseppina Sapone

RITO GRECO BIZANTINO A MONTEBELLO JONICO
Anche quest’anno, la comunità religiosa di Montebello Jonico si appresta, come ormai fa da qualche anno, a rivivere un’antica e suggestiva tradizione legata alla devozione mariana: i Vespri bizantini, la Dormizione della Vergine (in greco Kìmisis This Theotòku) e l’Assunzione della Stessa in cielo.

A Montebello, paese facente parte a pieno titolo della comunità grecanica, sono rimaste molte tracce della compenetrazione culturale e religiosa che si verificò con la conquista del territorio da parte dei Greci: il dialetto, benchè non sia il grecanico che si parla ancora oggi in paesi come Gallicianò, registra un elevato numero di radici greche, molti usi e costumi sono chiaramente ellenici, e la devozione mariana, che venne importata dall’Impero Romano d’Oriente, è molto sentita.

La Chiesa protopapale dell’Isodia (Presentazione di Maria Bambina al Tempio) venera l’Assunta in cielo con una suggestiva processione per le vie del paese, ma non solo. Da qualche anno ha ripreso vigore l’interesse verso un antico rito, in uso nella chiesa dell’Isodia in passato, quello della Dormizione della Vergine. Si legge nei Vangeli che Maria, la madre di Gesù, non conobbe la morte corporale ma passò dalla vita all’assunzione in cielo.

Per celebrare questo dogma, il rito greco bizantino prevede il canto dei Vespri, il giorno 14 agosto alle ore 18,00 a cui fa seguito l’accompagnamento della statua di Maria al cimitero del paese: viene così simboleggiato il sonno durante il quale la Vergine passò dalla vita all’assunzione in cielo. Dopo una notte di attesa, il giorno 15 agosto, festa dell’Assunta, alle ore 9,30 la Madonna viene riportata festosamente nella sua chiesa, e pregata con fervore dai fedeli; alle ore 10.30 viene celebrata la Santa Messa secondo la Divina Liturgia di San Giovanni Crisostomo.

Il rito greco è molto suggestivo, viene celebrato da un papàs (sacerdote di rito bizantino) che, rivolto con la schiena ai fedeli, indossa vesti magnificamente ornate di fili d’oro, mentre la chiesa risulta abbellita da icone splendide, auree, che rappresentano, per tradizione, la Parola trasformata ed espressa in linee e colori, ragion per cui un’icona non si dipinge, ma “si scrive”, non si osserva, ma si “decifra”.

La chiesa dell’Isodia invita tutti a non perdere un’occasione unica per coniugare la devozione mariana con la cultura e la riscoperta delle antiche radici greche.

Giuseppina Sapone

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