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CAVO SCOPERTO LUNGO LA VIA S. MARIA

26 marzo 2010 Nessun Commento

Montebello Jonico – Cavo elettrico scoperto a Montebello Jonico, lungo l’antica e storica via S. Maria. A portare alla ribalta questo caso sono i cittadini i quali fanno evidenziare che secondo le norme di sicurezza quel filo dovrebbe essere interrato.
All’origine il cavo, di fatto, era coperto da uno strato di cemento, materiale che col tempo è andato via via scemando fino ad abbandonare all’aria aperta il cavo che porta corrente elettrica al palo dell’illuminazione pubblica.
Il Comune con una lettera scritta da un cittadino era già stato avvisato ma a quanto pare ancora nessun provvedimento è stato adottato e nessun lavoro di messa in sicurezza è stato fatto.
Da quella strada passano in tanti e tra questi anche bambini. Nulla esclude che per gioco, questi ultimi potrebbero manomettere il cavo facendo accadere l’irreparabile.
Tra l’altro il cavo è privo di protezione e distante dal muro, cosa questa che lo espone all’asse viario e quindi alla calpestabilità.

I cittadini vedono in quel cavo un potenziale pericolo tanto che sono proprio gli stessi a chiedere al sindaco Nino Guarna di tener conto di quella lettera inviata tempo fa agli uffici comunali.
Proprio in quella missiva veniva segnalata la presenza di questo pericolo e la necessità di dover intervenire.
È un caso significativo questo che pone l’opinione pubblica a focalizzare la scala della priorità nella sua vasta gamma gerarchica ancor prima della progettazione delle grandi opere.
“È vero che si tratta di un cavo, affermano i cittadini, ma è altrettanto vero che si tratta di un cavo della corrente elettrica e non di una tensione assimilabile ad una 12 Volt e ora che stanno per sopraggiungere le giornate di sole i bambini percorreranno con maggiore frequenza quella via”.
Questo preoccupa i montebellesi residenti in quell’area perché intravedono il pericolo in quei pochi metri di strada.
D’altro canto trattandosi di corrente elettrica si parla di pericolo e quindi di emergenza della soluzione del problema in tempi brevi.
Questa è la speranza così come la speranza è che quella via venga valorizzata attraverso l’eliminazione delle erbacce che stanno colonizzando persino il cemento.
La via su cui insiste il cavo, tra l’altro, è la stessa che porta ai resti dell’antica Chiesetta di S. Maria dove ad oggi sono presenti alcune porzioni delle camere tombali con volte a botte per cadaveri a sedere.
Proprio là dentro sono presenti i resti di cadaveri ospitati dentro cassette per la frutta.
Le pagine dei giornali hanno richiamato l’attenzione dell’opinione pubblica ma nonostante ciò ancora si trovano indecorosamente in quello stato.
La speranza è che nel tunnel della dimenticanza non entri anche il cavo della corrente elettrica.

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su “Il Quotidiano della Calabria”

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