Home » Senza categoria

CONTINUA LA PROTESTA DEI GENITORI PER L’ACCORPAMENTO DELLE CLASSI

20 settembre 2008 Nessun Commento

Montebello Jonico – Torna in scena il problema della soppressione delle classi scolastiche avvenuta in questo nuovo anno a causa della nuova legge.
I cittadini del centro storico e dell’entroterra montebellese sono ancora in vivo movimento. Proteste, incontri, strategie.
Questo quanto messo in atto dai genitori dei ragazzi i quali non si rassegnano a dover accompagnare i propri figli in istituti distanti dal luogo della residenza. “Non è questione di principio o di campanilismo, affermano, ma è inammissibile che i nostri figli debbano fare chilometri e chilometri di strada per poter usufruire della scuola dell’obbligo”.
Di fatto non hanno torto i genitori i quali affermano che “con questa politica costringe gli abitanti a lasciare i paesi e i luoghi rurali, cosa che va in contrasto con quanto ribadito più volte dalla comunità europea, tendente a rivalutare la ruralità in genere”.

L’associazione ” I Fossatesi nel mondo”, in un comunicato stampa, esprime viva preoccupazione per la soppressione di alcune classi scolastiche nel territorio del comune di Montebello Jonico, e precisamente della scuola media a Montebello centro e della elementare ad Embrisi.
“Così facendo, si legge, si mette in discussione il diritto fondamentale all’istruzione, aggravato dal fatto che queste classi soppresse sono dislocate in zone montane, cioè svantaggiate che dovrebbero essere più tutelate”.
Il problema è serio più di quanto si pensa se si considera che diversi genitori minacciano di non mandare più a scuola i propri figli come segno di protesta affermando che in tutto questo oro stessi non hanno responsabilità poiché ciò non dipende dalla loro volontà ma da chi ha tolto loro un servizio.
“Bene ha fatto la Regione Toscana, si legge nel comunicato dei Fossatesi nel Mondo, che ha deciso di ricorrere alla Corte Costituzionale contro il decreto del Governo per quanto riguarda i tagli sull’organizzazione scolastica, le cui competenze sono affidate dalla Costituzione alle Regioni, ma che il ministro Gelmini vuole regolamentare a livello centrale”.
L’associazione “I Fossatesi nel mondo” mette in evidenza che la crescita culturale della nazione è la base per affrontare lo sviluppo sociale ed economico.
“Il taglio corposo di posti di insegnante elementare che il ministro vuole compiere, affermano, è un atto che va contro gli interessi della nostra scuola primaria, che è considerata tra le più efficienti d’Europa”.
I destinatari principali dei tagli, chiaramente, saranno i centri montani, dove l’istituzione scuola rappresenta l’unico presidio culturale.
L’associazione, quindi, invita l’Ufficio scolastico regionale, i sindacati di categoria, le istituzioni, la popolazione, e la nuova Direttrice dell’Istituto Comprensivo di Montebello Francesca Morabito (alla quale va un augurio di benvenuta), a difendere la scuola con determinazione e con tutti i mezzi possibili dai tagli indiscriminati che si vogliono mettere in atto nel nostro comune e in generale in tutta la Calabria, affinchè si arrivi ad adottare soluzioni territoriali confacenti ai bisogni del territo.
Infine l’associazione, nel comunicato, invita sindaco di Montebello, Loris Nisi, proprio per garantire a tutti gli studenti del comune di Montebello pari dignità e condizioni, “di dare luogo allo spostamento delle sedi della Direzione didattica e della Biblioteca da Saline a Montebello centro, sede del comune e loro sede naturale perché la cultura non può essere barattata con le esigenze dei bilanci contabili”.

Vincenzo Malacrinò

Lascia un Commento