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A CENTO ANNI BALLA LA TARANTELLA

5 gennaio 2008 Nessun Commento
Si può considerare un vero e proprio successo la festa di nonno Domenico Cuzzola, un uomo che ha conosciuto l’emozione dell’attraversare il secolo e soprattutto un uomo capace di comprendere nel dettaglio l’importante traguardo grazie alla grande lucidità che lo contraddistingue.
Non si tratta di un uomo qualunque. Domenico ha conosciuto le gioie ed i dolori di un secolo e proprio là a Cannavò nella festa del suo compleanno ha dato ancora una volta prova di come e di quanto si può essere testimoni del mondo che cambia le cose ma non l’essenza di un uomo.
Infatti il suo spirito giovanile e il suo sorriso da diciottenne gli hanno permesso e gli permettono tutt’oggi si portare in questo secolo un peculiare contributo di serenità.
Già sin dal mattino, raccontano i nipoti, era abbastanza preso dall’evento. Alzato, come al solito, ha pensato bene a fare la barba e poi, perché no, usare il profumo di sempre prima di mettersi a tavolo a gustare il solito caffè.
Così passano le ore mentre a pranzo preferisce – proprio per sua iniziativa – “restare un po’ leggero” :la festa e gli amici lo avrebbero portato ad approfittare.
Nel pomeriggio, nonno Domenico si è preparato per uscire; assieme alla famiglia, ai paranti e agli amici ha partecipato alla S. Messa celebrata nella Chiesa di Cannavò.
Grande emozione e grandi abbracci al nonno capace di raccontare la storia di un secolo e soprattutto ad un uomo che ancora oggi riesce a dare coraggio ai giovani e serenità a chi gli sta accanto.
Parole significative gli sono stati rivolti dal parroco mentre l’emozione coinvolgeva i presenti.
Non capita tutti i giorni essere protagonisti di un centesimo anniversario. Non capita neppure essere spettatori. Insomma di tratta di un dono nel dono e di una possibilità rara a cui in molti non hanno rinunciato.
Terminata la S. Messa, tutti a casa di nonno Domenico per stare in sua compagnia e per festeggiare.
Nella sua casa amici e parenti tutti stretti accanto a chi ha potuto contare ben 36.500 giorni. Di fatto cento anni sembrano molti ma corrispondono più o meno proprio a 36.000 giorni.
Anche il primo cittadino della città di Reggio Giuseppe Scopelliti ed una rappresentanza dell’amministrazione sono stati presenti all’importante e raro compleanno.
Non è mancato niente; neppure la tarantella alla quale nonno Domenico non ha proprio resistito.
Il sig. Cuzzola al suono dell’organetto e del tamburello non ha saputo dir di no. Si è alzato e si è messo a ballare con gli amici di sempre. Con i parenti e con i nipoti.
Anche questo fa parte della sua radice e della sua storia e probabilmente ha raggiunto questa età perché capace di vivere sempre in modo sano.
Questo gli ha permesso di spegnere cento candeline e di essere circondato dall’affetto di chi lo vuole bene.

Vincenzo Malacrinò

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