Montebello Jonico – L’articolo, apparso nei giorni scorsi sul recupero della Chiesa si S. Anastasio, ha suscitato molto interesse tra i cittadini i quali affermano che “è già tardi perché gli addetti ai lavori si muovano” in quanto “il tempo passa e l’usura aumenta su quel meraviglioso affresco di epoca bizantina.
Insomma è necessario un immediato intervento perché l’opera venga restaurata e lasciata nel posto in cui si trova.
I caratteri ed i tratti dell’antico affresco che ritrae il volto di S. Anastasio, sono ancora ben conservati, nonostante, il tempo trascorso è ancora in discrete condizioni. Il tutto riporta l’uomo indietro nel tempo e precisamente al VI secolo d.C. Là in quei luoghi la vita monastica era abbastanza sviluppata e sicuramente nel silenzio della fiumara S. Elena le condizioni per la profonda meditazione non mancavano certamente.
Ora è necessario che l’opera venga recuperata, affermano i cittadini, fortemente spinti dall’articolo apparso nei giorni scorsi su queste pagine perché “la storia non può e non deve essere dimenticata”.
La storia di S. Anastasio è bene che venga recuperata mediante ricerche storiche così come la vita monastica presente in quei luoghi.
E’ indispensabile che l’amministrazione comunale porga una spinta in tal senso così come dovrebbe fare per il recupero della Chiesa di S. Maria.per la quale si era già espressa positivamente affermando che quei luoghi dovranno essere valorizzati e anche presto.
Ad oggi, c’è solo il silenzio, che però potrebbe essere interrotto da flussi di escursionisti e di fedeli che intendono percorrere le strade dei bizantini di Calabria.

Vincenzo Malacrinò