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RAPINE IN PIENO CENTRO NEL GIORNO DEL PRIMO MAGGIO

2 maggio 2011 4 Commenti

Montebello Jonico – Rapine, in pieno giorno, nel cuore dell’entroterra montebellese.

I ladri, nel giorno della festa dei lavoratori, hanno voluto colpire, ancora una volta, soggetti deboli ed indifesi.

I malviventi, quasi a voler schiaffeggiare la festa degli onesti, nel giorno del primo Maggio, si sono portati sin dentro le abitazioni con l’intento di spogliare alcuni anziani dei propri averi.

A Fossato intorno tra le dieci e le dodici, si sono introdotti dentro una residenza in modo indisturbato scassinando una finestra posteriore.

Arrivati dentro casa hanno rovistato ovunque scegliendo il loro bottino: fucili e oggetti in oro hanno seguito i malviventi verso destinazione ignota. Stupore e paura da parte del proprietario; un cittadino fossatese del 1946, il quale ha mostrato il suo grande sconcerto per l’accaduto.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Saline, diretti dal Maresciallo Davide Micale, i quali hanno immediatamente avviato le indagini per cercare di dare un volto ai delinquenti.

Come se non bastasse, di pomeriggio, intorno alle 14.00, due donne, la proprietaria dell’abitazione e una vicina, hanno rischiato molto dal momento che i ladri si sono introdotti fin dentro la casa nonostante fosse presente l’anziana padrona di casa.

L’intento era lo stesso: strappare oggetti di valore e denaro. La vittima vive sola in casa, nel pieno centro di Montebello vicino la piazza. La centralità dell’abitazione non ha scoraggiato le ladre tanto che si sono introdotte a volto scoperto nell’abitazione chiudendo la porta in modo indisturbato.

Le ladre, una di 50 anni circa e una più giovane, pensavano di poter agire serenamente  e con una scusa banale hanno portata nel bagno l’anziana proprietaria mentre l’altra rovistava la casa.

Le due rapinatrici non avevano considerato la possibilità di essere “disturbate” da qualcuno. Così sul “più bello”, una vicina apre la porta e, stranamente, sente parlare. All’inizio pensa che si potesse trattare di parenti ma poi si accorge dell’estranea fisionomia delle donne.  Quando poi si rende conto  che l’anziana è nel bagno con una delle ladre, inizia ad urlare , a chiedere aiuto e a bloccare le svaligiatrici.

Una di queste l’avverte di non avvicinarsi perché incinta. Così la vicina tenta di bloccarle dentro  casa. Non è andata così, però, perché le ladre accorgendosi della mossa hanno spinto la vicina contro la porta dandosi alla fuga a bordo di una autovettura di colore scuro.

Paura e sconcerto hanno segnato quegli istanti e quelli successivi tanto da richiamare l’attenzione di diversi vicini.

Sul posto, allertati telefonicamente, sono giunti i carabinieri della stazione di Saline, diretti dal Maresciallo Micale, i quali hanno constatato l’accaduto ed avviato le indagini secondo i dati raccolti.

Le donne, secondo la ricostruzione, potrebbero essere verosimilmente zingare.

Per concludere, solo qualche giorno prima, altri ladri avevano “visitato” il palazzo baronale di Montebello rovistando ovunque e cercando oggetti da sottrarre. Ricerca vana, dal momento che non hanno trovato niente, mentre hanno lasciato ai possessori l’onere di dover sistemare ogni cosa, incluso le porte ormai rotte.

Gli abitanti di Montebello Jonico hanno perso la serenità e lanciano un appello perché si faccia qualcosa per poter scongiurare episodi simili.

Alcuni hanno già prenotato seconde porte in ferro mentre altri hanno blindato le finestre con maniglioni e rinforzi.

Al sindaco chiedono di disporre servizi di pattugliamento da parte dei vigili urbani nell’entroterra quale deterrente per eventuali atti simili che sconvolgono la vita degli abitanti e soprattutto degli anziani, incapaci di difendersi e vittime di questo genere di soprusi.

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”

4 Risposte a “RAPINE IN PIENO CENTRO NEL GIORNO DEL PRIMO MAGGIO”

  1. 4
    stefania cuzzucoli Scrive:

    CIO AVVIENE perche SIAMO COMPLETAMENTE ABBANDONATI.QUINDI PROPONGO la riapertura della caserma dei carabinieri a montebello jonico per tutelare l entroterra.

  2. 3
    giovanna romeo Scrive:

    Tornare al mio paese equivaleva tornare alle persone care.Erano sempre li ad aspettarmi, a trascorrere con me momenti di gioia e di compagnia.mi mancheranno i miei due zii Vincenzo e Carmela,vittime del furto avvenuto per opera di ignoto.Vorrei poter chiedere all’autore del furto, se si è reso conto di quello che ha fatto;non mi riferisco ai soldi risparmiati dai due anziani per i loro bisogni,ma mi riferisco alle conseguenze che tale infamia ha prodotto.Lo stress,la rabbia subiti da zio vincenzo ha fatto si che un ictus lo colpisse rendendolo semiparalizzato.La moglie ,imferma da anni,che aveva nel marito uhn valido aiuto per andare avanti,ha dovuto lasciare la sua casa.Entrambi sono ricoverati in una struttura sanitaria.andare a trovarli è stato per me ricevere una pugnalata.L’ultimo agosto trascorso con loro in paese rimarrà nel mio animo.Ora so solo che la loro casa è chiusa

  3. 2
    Nino Pedà Scrive:

    E pensare che nel nostro caro paese, fino a poco tempo fa si potevano tranquillamente lasciare le porte aperte ed uscire di casa senza preoccuparsi di niente perché fatti simili non si erano mai verificati.
    Questi furti bisogna fare in modo che non si verifichino più sia perché le persone colpite sono prevalentemente anziani, ed in paese c’è proprio una prevalenza di tali persone, ma anche perché queste persone sono particolarmente deboli e le conseguenze possono essere gravi come la vicenda della famiglia derubata poco tempo fa sempre a Montebello, dove l’anziano signore, dopo qualche giorno dal furto, si è sentito male e dal ricovero in ospedale si è accertato che si trattava di ischemia e i due coniugi si sono visti costretti al ricovero presso una struttura attrezzata, in quanto richiedono continua cura ed assistenza.

  4. 1
    luigi sclapari Scrive:

    Ancora una volta tocca a te, Vincenzo, dalle colonne del tuo giornale “Il Qutotidiano della Calabria”, la cui testata giornalistica è ormani arcinota tra i montebellesi e non, di lanciare un allarme sociale per Montebello: aeenza di sicurezza!
    E’ bene che giunga chiaro a forte a chi è preposto all’ordine pubblico, Sindaco e Arma dei CC, che Montebello è esposto da qualche tenmpo a episodi di microcrimilaità che minano la tranquillità e la sicurezza dei suoi abitanti, particolarmente esposti perchè anziani e dunque, più deboli. Sono cittadini che paganano le loro tasse, ma come contro partita non si vedono tutelati nei lori diritti primari: la vita e i propri beni. Questi ultimi poi, non servono ad ostentare lussi, ma esclusivamente ad acquistare beni di prima necessità per il loro soatentamento: pane, pasta, latte, carne, sale e zucchero).
    Si vuole negare dunque, questo?
    In linea con quanto hai scritto tu, Vincenzo, sono assolutamente d’accordo sulla presenza di agenti di polizia locale, e sul pattugliamento più frequente dei Carabinieri; l’uno e l’altro costituirebbero un ottimo deterrente ai male intenzionati che, prima di agire, studiano il luogo, e le abitudini delle persone da “colpire”, in pieno giorno, a viso scoperto e nel centro del paese.
    Personalmente mi spingo acnhe oltre e chiedo, alla luce dei tanti episodi di criminalità registrati, che venga ripristinata la Caserma dei Carabinieri a Montebello J.,unitamente ad un rafforzamento del numero degli militi dell’Arma, che comunque fanno già molto. Una caserma a Montebello J. significherebbe essere giusto a metà strada tra Trunca (leggi: Aspromonte) a Stinò, i due siti più distanti del vasto territorio comunale di Montebello J.
    Ma non vado oltre, sperando che altri facciano sentire meglio di me, la loro voce di protesta per affrontare e risolverer qusto serio problema che è la sicurezza fisica delle persone e dei lo beni utili solo a procacciarsi il pane quotidiano per vivere in serenità, non nel lusso e nell’agiatezza sfrenata.
    Grazie, Vincenzo, per il tuo scudo levato in aiuto dei più indifesi!
    Luigi Sclapari

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