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L’ARSENICO BATTE IL RECORD: DUE ANNI DI PRESENZA A MASELLA

18 aprile 2015 Nessun Commento

Montebello Jonico –  “Buon compleanno Arsenico” per i due anni di permanenza nei rubinetti dell’acqua di Masella  che vanta d’essere stata, un tempo, potabile. Certo ci vuole impegno, forse tanto, per mantenere efficiente una simile e rara situazione in cui l’acqua dalle “non comuni caratteristiche chimiche” scorre fin dentro le abitazioni dei cittadini portando con sé del “magnifico” arsenico.

C’è, quindi, chi riesce a superare ogni traguardo regalando alla gente la soddisfazione di gustare il sapore di questa sostanza chimica che, silenziosamente, visita gli abitanti di Masella che vantano una storia lunga e una grande esperienza in materia acqua inquinata considerato che in due anni di attesa, tutto è rimasto come prima o forse peggio. C’è chi dice “vergogna” e chi, ironicamente, “buon compleanno”. Punti di vista.

“Arsenico nell’acqua a Masella, frazione di Montebello Jonico. La gente è sconvolta, disinformata e preoccupata. Sa solo che è una sostanza cancerosa e che desta gravi problemi alla salute. Poi basta”.

Così iniziava l’articolo datato 19 aprile 2013, pubblicato nelle colonne di questo giornale e da allora, nonostante il ripetersi di tavoli tecnici, a Masella, nei rubinetti, continua a scorrere la stessa acqua.

Sembra incredibile ma è proprio così. Riunioni, posticipi di incontri, anticipi di altri ma fondamentalmente “aria fritta” così come affermano i cittadini, “la cosa certa, dicono, è che in questo paese nessuno si preoccupa della salute pubblica. Ci prendono in giro e basta”. Dure le battute e le parole nei riguardi di chi ha responsabilità in merito. Critici i cittadini, ormai stanchi di attendere dopo due lunghi anni si incertezze, di approssimazioni, di cose quasi fatte e di altre pronte per essere realizzate.

Certo a distanza di un tempo così lungo forse non si potrebbe dare torto a chi presenta gli aspetti spigolosi del proprio carattere mentre evidenzia l’abbandono su una vicenda lunga quanto la sua stessa storia.

C’è tra i cittadini chi, ormai anziano, è costretto a bere acqua con l’arsenico ogni giorno sia per l’impossibilità di potersi rifornire di altra potabile che per la traboccante rassegnazione.

Eppure ufficialmente quell’acqua è interdetta all’utilizzo anche se scorre nei rubinetti come fosse potabile tanto che ai cittadini sono state inviate persino le bollette.  Una forte contraddizione, questa, tanto da spingere, nel passato,  i contribuenti a scrivere al Comune una petizione per dimostrare il totale dissenso in merito.

Nonostante il problema sia imponente e delicato per la salute pubblica ormai è tanto tempo che non si hanno dati ufficiali circa la quantità di arsenico presente nell’acqua. Si sa solo che quel famoso  campione numero 24 del 20 marzo 2013, alle analisi svolte nei laboratori chimici  del Dipartimento Provinciale dell’Arpacal di Reggio Calabria, presentava arsenico nella concentrazione di 20 microgrammi/litro su un limite massimo di 10. Poi se è aumentato o diminuito poco importa.

Ciò che rimane è l’ordinanza di  “non potabilità e la inibizione all’uso potabile delle acque fino al ripristino delle condizioni di potabilità”. Nessuno ad oggi ha risposto a quei cittadini che volevano conoscere i dati storici dell’elemento chimico presente nell’acqua negli anni passati e nello specifico in quelli antecedenti alla normativa europea.

Nessuno ha pubblicato i dati storici relativi alla situazione dell’acqua di Montebello Jonico centro storico o delle frazioni. Risposte che i cittadini si aspettavano e che ancora si aspettano in primis dal Comune di Montebello Jonico.

Evidentemente se nessuno risponde forse l’arsenico potrebbe produrre effetti benefici alla salute. Tanto benefici da garantire la “normale” presenza persino nelle due fontane pubbliche di Masella dove l’acqua scorre come un tempo sotto lo sguardo attento dei bambini che giocano nei paraggi a calcio e chi lo sa quanti di loro potrebbero berla al pari dei ciclisti che passando verso Fossato, spesso a detta di alcuni cittadini del posto si fermano per riempire le borracce prima di proseguire la corsa.

Qualcuno è stato bloccato giusto in tempo altri, chi lo sa, magari avranno assaporato il “nobile” elemento chimico.

Tra l’altro proprio nella fontana pubblica lungo la provinciale non è presente nemmeno un divieto di utilizzo.  Anche questo è normale.

Sempre dalle colonne di questo giornale un altro articolo evidenziava come i cittadini erano passati all’attacco chiedendo  “alla Commissione Straordinaria e al responsabile dell’ufficio tecnico comunale di conoscere quali accorgimenti e quali soluzioni operative  siano state adottate al fine di rendere potabile l’acqua fornita dal Comune di Montebello e per evitare gravi danni alla salute degli abitanti della frazione di Masella”.

Certo sulla scia del “faremo” e “vedremo” molto si è fatto ma sulla base della concretezza tutto è fermo all’inizio all’anno 2013 tanto da poter affermare oggi, così come qualche saggio cittadino afferma “buon compleanno arsenico”.

Vincenzo Malacrinò

 

pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”

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