Home » Attualità, Featured, Headline, Il Quotidiano della Calabria, politica

I PROFUGHI SALUTANO SALINE

27 agosto 2014 Nessun Commento

Montebello Jonico – I profughi del Bangladesh ospitati a Saline, hanno lasciato il centro accoglienza l’altro ieri per dirigersi verso Catanzaro nella speranza di ottenere lo status di rifugiatoe programmare, così, un futuro sereno.

Nel Comune di Montebello Jonico hanno trovato una vera casa in cui più persone si son presi cura di loro come fossero figli sin dal primo giorno.

A spalancare le porte dell’accoglienza sono stati i commissari straordinari, Mario Muccio, Antonio Giaccari e Giuseppe Guglielmo Giliberto i quali hanno fatto si che la macchina organizzativa funzionasse nel migliore dei modi.

Gli aspetti tecnici sono stati definiti dall’Ingegnere Domenico Calabrò, i servizi di protezione civile e i contatti con le istituzioni dalla dott.ssa Antonella Sgarlato,

comandante dei Vigili Urbani mentre i servizi sociali dalla dott.ssa Margherita Iamonte. Significativa la collaborazione dei Carabinieri diretti dal Maresciallo Davide Micale e della Polizia di Stato del Commissariato di Condofuri che, fino al giorno della partenza, era lì presente come sempre.

Lodevole il servizio prestato dai Rangers International diretti da Nuccio Foti che, ininterrottamente sono stati al servizio di questi giovani al fine di garantire loro non solo servizi ma prima di tutto benevolenza, affetto e comprensione.

Si trattava di ragazzi provenienti dal Bangladesh che hanno lasciato ogni cosa: casa, famiglia e progetti per cercare al di là dell’acqua, qualora si riuscisse a superare, un futuro degno di sposarsi con l’esistenza umana.

Erano quaranta all’inizio mentre dopo il trasferimento dei minori sono rimasti in venti. A Saline, hanno trovato i gradini di un nuovo mondo mentre già si apprestano a camminare nella tanto sperata strada.

Così l’altro ieri, alle ore 14, a bordo di un pulmino hanno salutato il luogo che li ha visti ospiti ma solo dopo aver abbracciato chi, con loro, ha condiviso un tratto della loro vita.

Lì al centro c’era la Comandate dei Vigili Urbani del Comune di Montebello Jonico Antonolla Sgarlato, l’ingegnere Domenico Calabrò, Fortunato Zampaglione, che molto ha fatto per i rifugiati, la Polizia di Stato e come sempre Nuccio Foti e alcuni volontari dei Rangersi International.

Con lo sguardo emozionato hanno accompagnato il pulmino all’angolo mentre i ragazzi ancora una volta salutavano.

Montebello Jonico ha saputo dimostrare di essere ospitale e capace di farsi carico di pesi forse anche più grandi rispetto a quelli normalmente “trasportabili” presentando un Comune presente ed efficiente capace di regalare il meglio attraverso i mezzi che possiede.

I ragazzi hanno avuto tutto, persino il medico personale. La dottoressa Giuseppa Nucera a titolo volontario li ha assistiti uno ad uno somministrando loro non solo farmaci ma ottimismo, sorrisi e speranza per il futuro, principi attivi, questi regalati anche da Fortunato Zampaglione che in più occasioni è stato il papà di molti.

Era di questo che avevano bisogno e non dell’indifferenza a volte trasmessa con il menefreghismo e la non consapevolezza di avere accanto persone, gente che al pari degli altri ha sentimenti e cuore, lo stesso che va scoperto ogni giorno senza “ma” e senza “se”. Molti sono stati i generosi ma non sono mancati coloro che si sono tirati indietro guardando con diffidenza l’altro come fosse un diverso.

Se è vero come è vero che molte porte si sono aperte è anche vero che qualcuna si è chiusa e che a volte proprio i giovani che dovrebbero dare esempio di solidarietà alzano muri di indifferenza.

Una cosa è certa: se qualcuno è rimasto a guardare non è giustificato. Il plauso, invece, va a chi, silenziosamente, ha regalato speranza ai profughi.

 

 

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”

 

 

Lascia un Commento