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BIVIO CHIUSO:OPERATORI COMMERCIALI FURIOSI

27 febbraio 2013 Nessun Commento

Montebello Jonico – Bivio chiuso e operatori commerciali in tilt a Saline di Montebello Jonico dove da diversi giorni, ormai, in alcuni negozi si registra il deserto.

Questo quanto affermato dagli stessi, mentre inviano un pungente messaggio all’Anas perché consegni i lavori della rotatoria al più presto predisponendo delle reali vie di uscita secondarie e non strade sterrate così come ad oggi si registra.

A Saline, tra l’altro, affermano, inviperiti alcuni operatori commerciali, sono circa quattro giorni che il cantiere è abbandonato. Solo qualche mezzo fermo e nessun operaio ad eccezione di ieri dove si registrava l’ombra di qualcuno.

“Una situazione incontenibile, affermano, che ci porterà a dovere abbassare le serrande”.  Tutti i torti del resto non li hanno, se si considera che gli stessi sono stati presso la sede della delegazione municipale per sollecitare il Sindaco Antonio Guarna perché si facesse portavoce del problema.

“Già allora, affermano, avevamo enormi disagi; ad oggi, questi oggi, aumentati”.

La promessa fatta al sindaco di una uscita secondaria è stata fatta ma secondo modi poco accettabili dai fruitori della strada, tanto che preferiscono fare marcia indietro onde evitare di rimanere “incastonati” in una viuzza sterrata improntata all’ultimo minuto e valida soprattutto per i “fuoristrada”.

“Torno indietro, ha detto, una signora perché non vorrei distruggere l’automobile tantomeno andare a finire sotto un camion dal momento che giunti in superstrada mancano strutture idonee per salvaguardare chi si immette in corsia. Qui, mancano i criteri minimi di sicurezza”.

In diversi andavano a finire dentro il cantiere, perché aperto, nella speranza che ci fosse una seconda via di uscita proprio in corrispondenza di quella precedente. Non pochi, infatti, hanno fatto, inferociti , marcia indietro, invitando chi di competenza a voler predisporre segnali e uscite secondarie adeguate.

Non è polemica quelli degli automobilisti, così come non è polemica quella degli operatori commerciali i quali invitano la stampa a trasferire il loro grido di allarme a chi forse non riesce a comprendere che il danno non è solo immediato ma anche futuro se si considerano le leggi del mercato. In effetti se una o più famiglie, sono costretti a cambiare temporaneamente esercizio commerciale il rischio che questi diventino clienti effettivi di altri c’è.  Dove si registrano cali fino a -70% questa indicazione è diventata un vero e proprio dramma.

Tra l’altro ad avviso qualche operatore commerciale che di professione non fa  l’ingegnere ma ha buon senso, le alternative già ci sono e non sarebbero necessari seconde o terze vie di uscite. Basterebbe aprire il bivio in direzione Melito – Reggio in entrata e quello in uscita direzione Saline – Reggio, nel punto originario. Basterebbe mettere in sicurezza l’area riservata ai lavori. Caso contrario, affermano, l’Anas asfalti il percorso alternativo e lo renda tale.

Se gli operai lavorassero tutti i giorni, così come del resto tutti si aspetterebbero, forse questo problema non ci sarebbe. In Calabria, a volte, c’è l’abitudine di lamentarsi ma in questo caso, forse, i presupposti non mancano.

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”

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