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DOMENICA PROCESSIONE A S. ANASTASIO

20 gennaio 2012 Un Commento

Montebello Jonico – Una celebrazione in rito greco bizantino per ricordare il giorno di S. Anastasio nel luogo in cui ancora oggi sono presenti i ruderi della omonima Chiesetta e due affreschi risalenti all’anno mille, si svolgerà domenica 22 gennaio  a Montebello Jonico.

Un momento molto forte che porterà numerosi fedeli a recarsi in processione nel luogo che fu oasi di pace per i molti monaci basiliani provenienti dall’oriente.

Una preghiera guidata dal diacono birituale (cattolico e bizantino) Mario Casile, porterà i fedeli nei secoli passati per scoprire la bellezza del presente in un contesto ambientale ricco di emergenze.

“Alle ore 10, ha affermato l’organizzatore, nonché presidente dell’associazione “Storia e Progresso”, Antonino Zema, ci ritroveremo davanti alla Chiesa Protopapale dell’Isòdia (presentazione) per giungere in processione, dal greto della fiumara nel luogo in cui è posta la chiesetta, ossia a metà strada tra Montebello e Fossato”.

Poi, don Mario Casile, condurrà la liturgia della parola secondo l’antico rito bizantino. Alla celebrazione sarà presente, tra i tanti, anche il professore Domenico Minuto, lo storico reggino che, nel 1980, ha scoperto il sito archeologico e che ha scritto fumi di parole tanto da interessare la soprintendenza.

Parole di vicinanza sono giunti anche dallo storico Luigi Sclapari, persona illustre che ha riportato nel suo libro “Grecità di Montebello Jonico”, in modo attento e puntuale ogni fase e ogni documento relativamente alla scoperta del sito.

A S. Anastasio il Persiano, cosi come affermato dal dott. Antonino Zema per il terzo anno consecutivo si respirerà aria bizantina. Il torrente, i secolari ulivi e le vicine querce faranno da cornice al rudere che è stato ripreso, e forse, non del tutto così come si sarebbe dovuto,  negli ultimi anni attraverso l’interessamento dello stesso Zema e della stampa che giorno dopo giorno segnalava l’abbandono dell’importante sito.

Una battaglia lunga che ha portato qualche risultato.

Vincenzo Malacrinò

nella foto: l’affresco di S. Anastasio e i ruderi della Chiesetta prima del restauro.

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Una Risposta a “DOMENICA PROCESSIONE A S. ANASTASIO”

  1. 1
    luigi sclapari Scrive:

    Vincenzo,
    ancora una volta scandisci uno dei due appuntamenti bizantini che hanno luogo a Montebello Jonico e lo fai con la professionalitkà che sempre ti distingue, per es. di “dare a Cesare quello che è di Cesare a Dio quello che è di Dio”.
    E’ rimarchevole il fatto che oggi si rinnovi la pratica del pregare secondo la spiritualità bizantina del cattolicesimo orientale, presso i ruderi della chiessetta di S. Anastasio di Montebello J.
    E’ una spiritualità che è stata riconosciuta pure dalla diocesi reggina, giusto in questi giorni, concedendo alla Comunità bizantina di “S. Cirpriano di Reggio”, un luogo di culto apposito. Montebello J. potrebbe divenire, nel tempo, uno di questi siti canonici in cui tenenere viva la spiritualità orientale nella Calabria reggina.
    Così pregavano, fino al sec. XVIII inoltrato, i nostri non lontani avi, nella Chiesa protopapale dell’Isòdia e in quella dittereale di S. Nicola, entrambi i luoghi di culto a Montebello Jonico.
    Non va dimenticato infine, come tu hai esattamente rimarcato nel tuo “pezzo”, che la scoperta del rudere è merito del Prof. Domenico Minuto, che è stata dichiarata “Bene d’interesse nazionale” dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, il 5 ottobre 1995, per opera dello scrivebnte, e che ora, quei ruderi e quei dipinti, sono fatti rivivere per opera del Dott. Ninì Zema, mediante questo importante appuntamento annuale, giusto nel giorno della festa liturgica di S. Anastasio il Persiano.
    Grazie, Vincenzo, per la tua meritevole opera, in virtù della quale, il buon nome di Montebello J. e dei suoi abitanti, riceve lustro.
    Luigi Sclapari

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