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DALLA SVIZZERA “NO AL CARBONE” PER SALINE

23 luglio 2011 Nessun Commento

Montebello Jonico – La Svizzera sciopera manifesta contro il progetto della centrale a Carbone di Saline Joniche.  Il 27 agosto scenderanno in piazza nel cantone dei Grigioni in Svizzera per sensibilizzare la popolazione sulle negatività del carbone e la Repower, socio di maggioranza nel progetto SEI.

Una manifestazione che viene da lontano per essere vicina alla gente di Montebello Jonico e di tutta l’area grecanica che da tempo si batte contro il colossale progetto.

Al progetto a cui già hanno detto “no” le istituzioni calabresi e che sembrerebbe comunque andare avanti, ora si unisce anche la voce della Zukunft Statt Kohle (Futuro invece di carbone) una forte associazione che opera insieme ad altri 14 soggetti tra partiti ed associazioni e che ora sta promuovendo singolari iniziative per far conoscere i progetti legati al carbone e i conseguenti rischi derivanti dagli stessi.

Il fronte “no al carbone” dell’area grecanica si dice soddisfatto anche perché è singolare che le manifestazioni avvengano in casa elvetica su progetti provenienti giusto dalla Svizzera.

Una sorta di solidarietà ecologica che non guarda ad interessi ma solo al bene comune.

Si tratta di una manifestazione pacifica, così come affermato nella nota degli organizzatori, dal tema Nessun danno al clima dai Grigioni: centrali a carbone Repower ADDIO”.

Un tema già autorizzato e che “servirà ad opporsi alla costruzione dei due impianti progettati dalla multinazionale svizzera sui territori di Saline e Brunsbüttel in Germania”. In ogni caso, affermano gli organizzatori, “sarà dato maggiore risalto al problema di Saline, meno conosciuto rispetto a quello tedesco”.

La manifestazione si aprirà con un corteo che, partendo dalla Piazza della Stazione di Coira, si dirigerà verso la Kornplatz. Qui si terrà un comizio al quale parteciperanno i rappresentanti dei vari movimenti e associazioni. Un modello di una centrale a carbone rotto e un simbolo per un futuro con energie rinnovabili verranno deposti davanti alla sede del Parlamento. A seguire, festa di chiusura italiana sulla Quaderwiese.

“La popolazione grigionese non vuole essere responsabile dei danni al clima e all’ambiente che sarebbero provocati dalla costruzione di una centrale a carbone”.

Queste le nette parole che si leggono nel comunicato stampa. “La manifestazione, quindi, è un valido aiuto alla battaglia del Coordinamento delle associazioni dell’area grecanica e di tutti i movimenti che si battono per la difesa della salute e del territorio.  La lotta coinvolge tutti coloro che vogliono un futuro diverso dal carbone, basato invece sulle energie rinnovabili, sulla salvaguardia dell’ambiente, delle attività di pesca e agricoltura già esistenti”.

Non si possono ignorare la vocazione turistica dell’intero territorio, le potenzialità offerte dall’area grecanica, le numerose possibilità di sviluppo legate al turismo responsabile che si sta tentando di avviare nei borghi antichi, grazie anche al sistema dell’ospitalità diffusa. Questo viene altresì affermato nel lungo comunicato il quale mette anche in evidenza che “le associazioni grigionesi possono solo dare un aiuto, ma non possono sostituirsi alle associazioni e ai cittadini di Saline e dei comuni limitrofi, perché saranno queste ultime a subire gli effetti diretti della presenza di una centrale al carbone sul proprio territorio.

Per questo il coordinamento “no carbone” dell’Area Grecanica invita tutti a partecipare inviando all’indirizzo info@nocarbonesaline.it le proprie adesioni perché la voce del “no” possa diventare sempre più sostenuta nel corso del tempo fino al punto di bloccare questo progetto imposto e non voluto dalla gente e dalle istituzioni.

Vincenzo Malacrinò

 

pubblicato su “Il Quotidiano della Calabria”

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