INAUGURATO IL PARCO GIOCHI DEL MARE
9 giugno 2009
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Molti cittadini presenti e soprattutto significativa l’aria che si respirava in quell’angolo di mare.
Luci, spazi, gradini ed ancora strutture che rappresentano i segni del mare come la nave, il sale e così via.
Luci, spazi, gradini ed ancora strutture che rappresentano i segni del mare come la nave, il sale e così via.
“Un luogo che rappresenta una parte di architettura diversa, ricca di contenuti e bella da vivere”. Così alcuni giovani hanno commentato l’opera realizzata attraverso un finanziamento tendente a riqualificare le aree del territorio all’interno di un vasto progetto sulla legalità.
Plauso è stato rivolto al Comune da parte della Prefettura per aver saputo gestire l’intero progetto e per aver dato ai cittadini una nuova opportunità.
Alle nove di sera, quell’area non sembrava quella di prima. Popolata da gente intenta a fruire il luogo ha realmente dato una visione di un luogo completamente diverso.
Nisi, per l’occasione, ha ceduto le forbici alla Tortorella perché quel nastro rosso potesse aprirsi in due come segno di un luogo capace di accogliere tutti.
Questa l’affermazione del sindaco Nisi, il quale ha precisato, durante il suo intervento che “il Comune ha dimostrato di come si può cambiare e di come si possono realizzare opere significative per il territorio e tali da modificare interamente lo stato di degrado che andava avanti da anni”.
Dello stesso avviso è stata la dottoressa Tortorella la quale ha precisato che la realizzazione del “Parco Giochi del Mare” rappresenta una vera risposta per il territorio e soprattutto il segno di come e di quanto il territorio intende riemergere.
Nisi ha anche precisato che “questa terra ha bisogno di essere vissuta e soprattutto di sperimentare la realizzazione di opere capaci di lasciare una traccia significativa nel tessuto urbano ed in quello sociale”.
Grande emozione, dunque, in quel tratto di mare, arricchito dalla presenza di numerosi giovani intenti a vivere quel luogo carico di luci e ricco di musica.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”