Home » Senza categoria

CONSACRAZIONE DI UNA SUORA A MONTEBELLO

18 agosto 1999 Nessun Commento
Dentro la Chiesa dell’Isodìa per la prima volta nella storia avviene una consacrazione religiosa
Montebello Jonico – E’ sua eccellenza Mons. Vittorio Mondello a presiedere la liturgia della consacrazione religiosa di suor Anna Polimeni.
La cerimonia è avvenuta ieri pomeriggio nella Chiesa Arcipretale di Montebello Jonico.
Presenti i parroci dei paesi vicini, tra cui don Malara, don Plutino, don Latella, don Polimeni, parroco di Montebello Jonico e fratello della neo-suora.
Ed ancora la lista continua e tra i presenti sono da ricordare il dottor Fusaro, commissario straordinario del comune di Montebello, il segretario comunale e tanti altri.
Per Montebello questo è un evento straordinario, in quanto nella storia passata nessun popolo aveva udito nella chiesa montebellese un sì totale per una vita da spendere al servizio dei fratelli.
Un evento unico, quindi, che ha lasciato commossi parenti e parrocchiani accorsi numerosi per il particolare evento.
Anche il vescovo, Mons. Vittorio Mondello, ha espresso parole di grande significato a proposito della scelta vocazionale precisando l’importanza dell’essere dono a Dio ed al mondo intero.
Il rito della celebrazione è stato ricco di significati tra cui la consegna dell’abito, della croce e della regola.
Infine un grande applauso ha coronato il momento culmine, quello del sì.
Dopo l’emozionante cerimonia conoscenti ed amici si sono fermati per abbracciare suor Anna e tanti tornando a casa si saranno domandati il perché una giovane ragazza decide di donarsi totalmente a Dio.
La risposta va ricercata nella capacità di amare perché solo chi ama veramente decide di aprirsi a Dio ed al mondo senza paure ed incertezze.
Ed il sì di suor Anna ha segnato il cuore di tutti perché in un mondo pieno di violenza, di lotte e di pseudovalori c’è chi decide di farsi goccia per gettarsi nel mare dell’amore di Cristo per abbracciare tutti i fratelli.

Vincenzo Malacrinò

Pubblicato su “Il DOmani della Calabira”

Lascia un Commento