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SALINE A MOSCA

11 settembre 2014 5 Commenti

Montebello Jonico –  Vince la medaglio d’oro e 100 mila dollari il progetto che si potrebbe realizzare nell’area della ex liquichimica dove tutt’oggi si vorrebbe costruire la centrale a carbone.

Il “Parco Antropico di Saline”, questo il nome del progetto, ha lasciato incantata la commissione internazionale riunita a Mosca per decidere tra i 6103 progetti  provenienti da tutto il mondo quello che avrebbe vinto l’“oscar” Holcim Awards 2014. Un premio prestigioso che si consegna solo ogni tre anni.

Così Saline Joniche è nota in tutto il mondo meno che in Calabria per questo importante progetto che porta la firma dell’Architetto italiano Marco Scarpinato di AutonomeForme che ha coordinato un gruppo di lavoro con la presenza di qualificati consulenti italiani e del collega spagnolo Francisco Leiva di Grupo aranea.

Purtroppo mentre i francesi già chiedono il progetto, così come la Spagna, la politica calabrese è rimasta indifferente nonostante l’area interessata è quella degradata da sempre: ex liquichimica, porto, ex Ogr e saline. Eppure secondo le stime prodotte dai progettisti il progetto darebbe lavoro a ben 1500 persone.

Raggiunto al telefono l’architetto Marco Scarpinato, architetto palermitano di indiscussa fama, specializzato in architettura del paesaggio e ricercatore presso l’Università di Tunisi, alla domanda “a chi intende dedicare questa vittoria” così risponde: “a tutti quei calabresi che spendono le proprie risorse intellettuali perché si cambi mentalità e a tutti coloro che desiderano lo sviluppo sostenibile di quell’area quale forma di riscatto di una storia di fallimento industriale durata ormai troppo”.

Bisogna proiettarsi verso la sostenibilità ambientale poiché come lo stesso architetto afferma “il tempo di pensare allo sviluppo selvaggio va accantonato per lasciare spazio al rispetto e alla tutela dell’ambiente che coincide con il rispetto e la tutela dell’uomo”.

Caratteristica del progetto è fare delle negatività del territorio input per lo sviluppo dell’intera l’area. Ex org (officine grandi riparazioni), ex liquichimica e porto da “pesi” diventerebbero motore propulsore per uno sviluppo sostenibile.

L’Ogr si trasformerebbe, così come Scarpinato specifica, in laboratorio per “riparare i paesaggi” . Qui lavorerebbero tecnici, biologi, ingegneri, chimici etc… al fine di bonificare i materiali degradati. La Calabria, ha detto l’architetto che ha vinto l’Holcim, diventerebbe la capitale della bonifica dei territori fornendo una nuova generazione di operatori capaci di bonificare le aree degradate d’Italia.

Secondo il progetto l’area della ex liquichimica diventerebbe un parco antropico visitabile con le barche al pari di Venezia poiché si realizzerebbe una grande laguna attraverso un lento e naturale allagamento dell’area.

Il porto, ad avviso del progetto di Scarpinato, si dovrebbe rinsabbiare per restituire ai luoghi la naturalità di sempre considerata tra l’altro l’evidente incompatibilità dell’opera che mai è entrata in funzione.

Pentidattilo, invece diventerebbe polo di turismo eco-sostenibile capace di inglobare anche i paesi dell’area grecanica vicini considerato che l’area della ex liquichimica riqualificata diventerebbe un grande parco mondiale di sostenibilità ambientale.

Esempi di questo genere già esistono nella vicina Germania la quale ha, addirittura, dismesso cave di carbone per orientarsi verso questo genere di sviluppo.

Molte soddisfazioni per Marco Scarpinato ma anche qualche “punta” di amaro rimasta in bocca come l’insensibilità della politica calabrese, diffidente e presa forse da altri impegni ed incapace persino di ricevere i professionisti. Aspetto ancora, lamenta Scarpinato, di essere ricevuto dal presidente della Provincia Giuseppe Raffa, per non parlare della Regione Calabria. Tuttavia afferma, “evidenzio la grande professionalità dell’architetto della provincia Mariano Fortebuono, che da sempre ha dimostrato interesse per questi studi”.

In ogni caso mentre in Calabria si dorme, nel mondo si parla di Saline di Montebello Jonico e del suo innovativo progetto; il sole 24 ore e molti altri giornali importanti danno spazio al “parco antropico di Saline” che ha vinto a Mosca qualificandosi automaticamente per i Global Holcim Awards 2015 insieme con gli oro, argento e bronzo assegnati a Nord America, America Latina, Africa, Medio Oriente e Asia Pacifico.

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”

 

5 Risposte a “SALINE A MOSCA”

  1. 5
    Vincenzo Malacrinò Scrive:

    Gentilissimo sig. Foti,
    grazie per i suoi contributi e per le sue precisazioni che, però non sono molto precise; scusi il “bisticcio” di parole ma tengo a sottolineare che non ho scritto nessun articolo dopo aver conosciuto gli architetti del gruppo Arenea poichè ancora attendo del materiale secondo accordi stabiliti.
    L’articolo a cui lei si riferisce è stato scritto molto tempo prima del loro arrivo in Calabria e penso, così come sia giusto, io abbia dato risalto al progetto attraverso chi come l’architetto Scarpinato ha partecipato direttamente alla progettazione e con il quale ho parlato a lungo al fine di comprendere bene le finalità della importante modello di sviluppo sostenibile. Per un giornalista italiano è molto più semplice reperire un progettista italiano anzicchè straniero. E poi nel pezzo i progettisti spagnoli non sembravano”mere comparse” ma non avendo avuto modo di parlarci è chiaro che non potevo inventare dialoghi mai avvenuti.
    La professionalità impone rigore ed io non intendo fuoriuscire dallo stesso!
    Cordiali saluti
    Vincenzo Malacrinò

  2. 4
    Vincenzo Malacrinò Scrive:

    Grazie del link.
    Sono interessato al progetto. Attendo del materiale così come concordato con i progettisti.
    Cordiali Saluti
    Vincenzo Malacrinò

  3. 3
    Vincenzo Malacrinò Scrive:

    Grazie mille.

  4. 2
    Donato Foti Scrive:

    Per chi sia interessato mando un altro link :http://www.holcimfoundation.org/Projects/anthropic-park
    Un saluto

  5. 1
    Donato Foti Scrive:

    En España se dice Que lo cortes no quita lo valiente.

    E´con piacere che vedo pubblicato un articolo sul progetto di recupero di questa zona particolarmente danneggiata dall´indifferenza e dall´oblio.Pero oltre a ringraziarla come ho gia fatto direttamente mediante comunicazione telefónica, tendo a precisare che gli Autori intellettuali,i Padri del progetto sono gli Architetti del Grupo Arenea che ampiamente le hanno presentato il progetto in prima persona e che nell´articolo solo sembrano mere comparse che hanno diviso quantomeno alla pari il meritato premio in ogni modo suggerisco ai lettori di fare una capatina a questo indirizzo:http://grupoaranea.net/blog/
    Le rinnovo la mia disponibilitá per quante notizie e ragguagli abbia bisogno e facciamo forza affinché questo sogno si trasformi in realta´.
    Un saludo desde España de parte de un Montebellese d´origen.

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