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L’EUROPA E’ CONTRO IL CARBONE

24 maggio 2011 Nessun Commento

Montebello Jonico – Aria rarefatta per le centrali a carbone e forza alle associazioni che si sono battuti e che si battono per i diritti ambientali.

Questo quanto emerge da una  recente decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea la quale dà maggiore potere al mondo associazionistico ecologista nella lotta contro il carbone.

La corte, con sede in Lussemburgo, infatti, dà forza alle cause intentate dalle associazioni contro grandi progetti industriali come le centrali a carbone.

Intanto proprio la Svizzera manifesta solidarietà a quanti lottano per la tutela dell’ambiente affermando attraverso Anita Mazzetta, direttrice del WWF Grigioni elvetico che “bisogna prendere le distanze dai progetti di Brunsbüttel e Saline Joniche per  investire in energie rinnovabili e sostenibili per l’ambiente”.

Con queste battute il WWF grigionese invita Repower ed il Governo Retico ad orientarsi verso una tipologia progettuale in sintonia con l’ambiente rispettando le risorse del territorio.

Una ventata di aria pura alle associazioni del “No al carbone “ di Montebello Jonico che da oggi iniziano a sentirsi meno soli nelle battaglie portate avanti in modo democratico ma forte ed incisivo.

La decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea si riferisce ad una causa intentata dalla Federazione dell’ecologia e della protezione dell’ambiente tedesca BUND contro la costruzione della centrale a carbone della Trianel a Lünen (Nord Reno-Westfalia).

Per la Corte Europea,  gli stati comunitari membri devono dare al pubblico la possibilità di poter richiedere una verifica ampia ed esaustiva a livello giudiziale su progetti a grande impatto ambientale come le centrali a carbone.

“Secondo Jürgen Quentin, responsabile della campagna anti-carbone presso la Deutsche Umwelthilfe (Associazione tedesca di aiuto per l’ambiente), i diritti delle cause intentate dalle associazioni ecologiste verranno rafforzati in maniera generale grazie a questa decisione. “Licenze per centrali a carbone dannose per l’ambiente ed il clima, come il progetto a Brunsbüttel, dovranno in futuro sottostare ad una verifica legale in toto”.

Questo, anche, quanto emerso da un comunicato stampa diramato dalle associazioni del “no al carbone” di Montebello Jonico.

Il coordinamento delle associazioni dell’Area Grecanica è tornato alla ribalta precisando che mai l’attenzione sulla centrale a carbone è scesa e che sono previste altre manifestazioni finalizzate all’informazione e allo “stop” del progetto “carbone”.

Intanto, fanno sapere che “la Deutsche Umwelthilfe ha già intentato causa contro la licenza edilizia per la centrale di Brunsbüttel e prossimamente provvederà ad intentare un’altra causa contro il parziale benestare inerente le emissioni nocive”.

La direttrice del WWF elvetico, Mazzetta afferma di essere fiduciosa di vincere le lotte giuridiche contro la maggior contro il tema delle centrali a carbone perché impattanti con l’ambiente e con leggi europee e nazionali inerenti la protezione dell’ambiente.

Così, si legge nel comunicato per i progetti inerenti le centrali a carbone di Repower l’aria diventa sempre meno ossigenata.

“Il pericolo, che da questi progetti si arrivi a degli investimenti non redditizi, è grande”, così si esprime Anita Mazzetta, responsabile di WWF elvetico invitando ancora una volta Repower ed il Governo Retico, a prendere le distanze dai progetti di Brunsbüttel e Saline Joniche.

Per il WWF si deve investire su energie rinnovabili. Solo così le associazioni non scenderanno più nella piazze per chiedere allo Stato di tutelare i diritti ambientali.

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”

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