Il brigadiere Pietro Laganà è nato a Saline il 25 gennaio 1911. Arruolatosi giovanissimo nella Regia Guardia di Finanza, durante la seconda guerra mondiale era presente a bordo del dragamine RD 36 che venne affondato, il 20 gennaio 1943, da 2 cacciatorpediniere britannici. Un uomo coraggioso che ha lasciato la propria terra per servire la patri ed un uomo che non si è tirato indietro nemmeno quando sapeva e sentiva che quell’impresa era pericolosa ed ardua. Un uomo semplice che ha saputo fare della sua vita un dono e soprattutto un ragazzo che aveva in mente chiaro il senso dell’essere.
Così da Saline ha lasciato ogni cosa, ogni affetto e le persone più care per servire il tricolore e quindi ogni uomo che dentro si ritrova.
Su quell’RD36 di 150 tonnellate costruito nel 1919 il Brigadiere Laganà assolveva, silenziosamente, il suo compito di finanziere. Su quella macchina a vapore che correva a soli 14 nodi chissà quanti pensieri e quanti ricordi.
Sicuramente Pietro Laganà pensava alla sua famiglia, sua terra e alla sua Saline sperando che un giorno tutto si sarebbe concluso nel migliore dei modi.
Pensava alla moglie Angela e alla sua piccola Silvana. Pensava a tutto ciò che poteva pensare un ragazzo di 31 anni pieno di vita e di sogni verso il futuro. Su quel dragamine nascevano e morivano ogni giorno certezze ed incertezze e sicuramente lui ed i suoi colleghi ben conoscevano il colore delle acque su cui navigano e l’incertezza che riempiva i giorni. Quel finanziare, però nel silenzio accettava ogni giorno portando alto il senso del dovere e l’onore per la divisa. Il brigadiere Laganà ha reso, con la propria vita, omaggio alla storia ed al tempo. È stato un vero e proprio eroe.
Questa in sintesi di Pietro Laganà, del giovane e dell’uomo che a soli 31 anni ebbe il coraggio di non tirarsi indietro nemmeno quando il suo cuore gli annunciava gli ultimi battiti.