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NESSUN RISPETTO NE’ PER I MORTI NE’ PER I VIVI

11 settembre 2003 Nessun Commento
Carissimi lettori, caro direttore di questo sito,
è con immenso piacere che ancora una volta scrivo in queste pagine telematiche nella speranza che ciascun lettore da vero cittadino che ama l’interesse ed il bene comune possa dare un vero contributo attraverso la diffusione dell’informazione perché strumento essenziale di collaborazione con quelle istituzione che, o per pigrizia, o per altro non operano così come dovrebbero a discapito dei cittadini che hanno diritto al rispetto ed alla sana amministrazione.
Ciò premesso intendo sottoporre all’attenzione un fatto che oserei definire come cittadino “scandaloso”, “vergognoso” precisando che questa definizione è tratta non solo dal mio pensiero ma da quello di tutti i cittadini che sono ormai stanchi di vedere calpestati i propri diritti.
Le fotografie allegate dimostrano la situazione di due mesi fa e quella di oggi; da questi documenti si può desumere come non è stata cambiata una virgola, anzi al contrario tutto peggiorato.
Venendo ai fatti se qualcuno desiderasse vedere resti appartenenti a qualche morto come per esempio scarpe, lana del cuscino o ancora zinco che proteggeva il cadavere o pezzi di bara, basta recarsi al cimitero di Montebello Jonico dove i loculi comunali offrono questo indesiderato scenario a tutti.
Era il 15 dicembre quando sulle pagine del giornale il “quotidiano” veniva riportato il malcontento dei cittadini in merito al problema “cimitero” e da quel giorno nulla è cambiato anzi al contrario in quanto i cani che spesso si recano all’interno non esitano nell’adoperarsi nell’arte dello scavare.
Ma se da due mesi persiste questo scempio vuol dire che tutto è legale, tutto normale ed in regola e non c’è di cosa preoccuparsi!
Dopotutto si tratta solo di riesumazioni fatte senza criterio e senza coscienza e nessuno ha fatto sì che venissero rispettati i morti ed i vivi; perché se da un lato viene quasi profanata la considerazione verso chi ormai non c’è più, dall’altro nessuno si è posto il problema igienico – sanitario.
Su questo punto i cittadini sono adirati, stanchi di attendere e minacciano sciopero serrato e manifestazioni ad oltranza.
“E’ assurdo che nessuno abbia responsabilità in merito, eppure sono loculi del comune”. Bhè, si, sarà pur vero però se è dal 15 dicembre ad oggi il problema persiste e se ponendosi davanti ai loculi comunali tutto sembra un macabro tugurio, pieno di loculi aperti, semiaperti con casse di zinco posti per dare il benvenuto ai cittadini, vuol dire che è tutto è in regola e nel pieno del rispetto delle norme in materia igienico – sanitaria, altrimenti non vi sarebbe ragione alcuna perché tale stato di degrado e profondo abbandono perdurasse.
Ma i montebellesi non si rassegnano e riuniti in via La Croce stizzosi e minaccianti sotto la pioggia che cade, berciano irritati, la loro voce si alza contro chi non fa niente perché affermano che “non possiamo impedire ai bambini l’ingresso al cimitero e quindi la visita ai loro nonni sol perché nessuno si degna di intervenire, chiameremo il prefetto, forse lui ci ascolterà”.
Duri e decisi a quanto pare sono intenzionati a procedere “qualcuno ci dovrà pur rispondere” ed ancora “qualcuno dovrà spiegarci chi è presente alle esumazioni, chi per conto della Asl e chi per conto del comune”. Sembra una guerra aperta ma soprattutto è chiaro ed evidente il grido di questo popolo che sente calpestata la dignità del morto e del vivo.
Ma comunque se nel cimitero di Montebello c’è questo scempio in via S. Maria e precisamente nella vecchia chiesetta giacciono in cassette di legno in modo indecoroso resti mortali di uomini e donne sepolti dentro la chiesa. Di loro forse nessuno se né è accorto e probabilmente sono i nostri avi.
Per questo caro consigliere Mallamaci, chiedo a nome mio e dei cittadini l’intervento urgente dei politici in seno al consiglio comunale perché nessuno possa mai dire che abbiamo taciuto in merito a questa ferita così grande che straccia la dignità e offende la coscienza di chi vive e di chi purtroppo oggi non c’è più.
A questo intervento spero venga data giusta importanza perché oltre a portare in sé il grido di noi tutti abitanti di questo comune, vuole portare la voce dei nostri avi perché anche se ormai senza umana parola comunque trasmettono un messaggio forte ed un richiamo al rispetto, elemento inconfutabile di civiltà.

Vincenzo Malacrinò

articolo inviato e pubblicato sul sito di Paolo Mallamaci

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