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L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE RISCHIA LA STABILITA’

12 agosto 2000 Nessun Commento
Il generale Azzarà afferma: “se le cose non cambiano mi dimetto”
Melito Porto Salvo- Purtroppo la situazione politica che Melito ha attraversato e sta attraversando non è una delle migliori infatti nei mesi scorsi la maggioranza guidata dal dott. Mario Tripodi tentennava fino al punto di crollare.
Vista la situazione tragica il generale Azzarà capogruppo dell’opposizione per evitare che il comune divenisse commissariato, interpretando la volontà dei cittadini melitesi decise di aiutare la maggioranza a rimanere stabile ma al contempo ha evidenziato alla stessa la necessità di cambiare, di girare pagina per dare ai cittadini quanto realmente hanno bisogno.
Ecco quindi come e perché il generale Azzarà ha consentito all’amministrazione comunale di Melito Porto Salvo di superare la crisi.
Ma oggi, il generale Azzarà si sente stanco, stanco di vedere sempre e tutto allo stesso posto, al posto di sempre ed ecco perché giunge all’affermazione del “mi dimetterò”.
“Se le cose non cambiano, se non si lavora sinergicamente per il bene della collettività sarò costretto a dimettermi” ha affermato il generale Azzarà, anche perché stando in questi termini fino ad oggi nessun punto per il quale mi sono battuto è stato modificato.
Infatti tra i punti evidenziati dal generale ed ai quali bisognava dare maggiore attenzione per rendere i servizi più funzionali vanno ricordati:- la viabilità e la professionalizzazione del personale addetto al controllo, il problema dell’acqua che giorno dopo giorno diventa sempre più pesante ed infine tra le tante problematiche quello della N.U. .
Quest’ultimo problema meriterebbe una puntata a parte, ha affermato il generale Azzarà in quanto ci sarebbe da ridere e da piangere per come lo stesso è stato concepito e per come oggi viene gestito.
Infatti, continua il generale Azzarà, “in questo comune si fanno solo sottrazioni e dove prima nello spazio di pochi metri c’erano 6 contenitori per i rifiuti oggi se ne trova solo 1. Risposta al problema: spariscono per motivi…. Non si sa, comunque forse il cittadino produce pochi RSU oppure sta succedendo qualcosa di inspiegabile. Una cosa è certa dove ora c’è un solo contenitore accanto fanno da corona buste piene di spazzatura resa ancora più evidente dall’intervento si specie animali in cerca di cibo. Come intende risolvere il problema l’assessore Mafrica da me più volte attivato?”
E ‘ questo il segno tangibile di quanto si riesce a fare, ha commentato amareggiato il generale Azzarà, ed ha subito affermato di non trovarsi assolutamente sulla lunghezza d’onda di questo tipo di operato e che bisogna immediatamente rispettare le regole altrimenti purtroppo sarà costretto a lasciare questa amministrazione. Ma i problemi non finiscono qui, ha detto il generale Azzarà, se poi si considera il caos procurato dalle auto sostate in zone vietate e quelle messe in doppia fila. Tutto questo dà prova di poca civiltà e di poca responsabilità da parte di chi è preposto a determinati servizi ossia dall’assessore competente fino agli organi di controllo e di repressione.
Comunque, dice il generale, “se c’è questo blocco, se Melito è soffocata da problemi di varia natura e di vario peso, ciò è dovuto non solo agli eventi che si presentano ma a chi è incapace di risolverli; in questo caso gli assessori i quali forse sono lì forse per scelte politiche e non per scelte di efficienza della struttura di governo”.
Al sindaco, conclude il generale Azzarà, do atto del massimo sforzo che sta compiendo per portare avanti la soluzione dei problemi di Melito ma purtroppo la stessa determinazione non la riscontro nell’esecutivo per cui l’azione dello stesso sindaco è vanificata.
Concludendo, il generale Azzarà afferma ” sono stato fin troppo paziente, ora voglio vedere immediati cambiamenti e soprattutto maggiore attenzione verso i problemi che coinvolgono questo comune; i capricci di questo o quell’assessore sono cose che a me poco interessano l’unico elemento essenziale è la concretezza, la capacità di essere attivi e soprattutto il rispetto delle regole in quanto consentono a tutti di vivere in un comune …. a misura d’uomo”.

Vincenzo Malacrinò

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