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OGR DI MONTEBELLO? CHIUSURA IMMINENTE

18 luglio 2000 Nessun Commento
L’assessore Regionale Crea si dice ottimista sul problema.

Montebello Jonico- nell’estremo sud dove ormai sembrano essere estreme anche le forze per rivendicare un diritto sancito nella costituzione, ossia il lavoro, ancora una volta si fa tavola rotonda per discutere le sorti dei lavoratori dell’o.g.r (officine grandi riparazioni) che rischiano di vedersi “soffiato” il posto di lavoro in modo molto sottile tipico delle chiusure che giungono a poco alla volta per poi culminare in una reazione irreversibile.
A Saline ieri si è tenuto un importante dibattito sul tema della chiusura delle officine grandi riparazioni ed allo stesso hanno partecipato personaggi illustri della politica e dei sindacato.
I lavoratori dal canto loro si aspettano la risoluzione del problema perché, dice uno di loro, “non è possibile che al sud ci sia solo disoccupazione e che i giovani devono già da piccoli imparare a fare le valige per partire e portare altrove le loro capacità, è una vera e propria ingiustizia purtroppo condivisa dallo stato che nulla muove per risolvere definitivamente il problema lavoro”. Comunque è bene continua un altro che “i grandi della politica comprendano l’importanza della permanenza dei giovani in questo sud altrimenti da qui a poco tempo i politici saranno e faranno solo i rappresentanti dei pensionati, ammesso che ci siano”.
I lavoratori ed i politici non si rassegnano all’idea che questo modernissimo impianto debba chiudersi ma purtroppo stando allo stato attuale tutto sembra essere delineato per la “chiusura”.
Presenti alla riunione Fuda, Crea assessori regionali, Gullì assessore provinciale, i sindaci di vari comuni, i rappresentanti dei sindacati e un pubblico fatto di operai e gente venuta per portare la propria solidarietà e al contempo essere segno di chi vuole che “le cose cambino e si muovano per il verso giusto”. Fuda afferma, dal canto suo che la regione si impegnerà fattivamente al fine di risolvere il problema nella consapevolezza che lo stesso è abbastanza complesso. Abbastanza ottimista si presenta invece l’assessore al turismo e trasporti Crea il quale già ha pensato ad una proposta concreta da portare a Roma. Anzitutto, afferma “le ogr non dovranno essere dismesse e studieremo il modo per prenderle a livello regionale con tutti i dipendenti” . “Dobbiamo tutelare i posti, continua, in questa terra dove ne mancano tanto, io verrò insieme a voi per tutelare il lavoro, le prospettive ed il territorio”. Per questo Crea propone a breve un incontro con una delegazione dei sindacati per fare il punto della situazione e per studiare bene quanto si dovrà sottoporre all’attenzione di “Roma”. Gullì, assessore provinciale, interviene in rappresentanza dell’amministrazione provinciale ed afferma di essere disponibile a portare il suo contributo al fine di risolvere il problema nella consapevolezza che lo stesso ha già investito la provincia nel passato vedendola unita e compatta in consiglio per cercare risposte definitive e concrete. L’amministrazione provinciale, continua Gullì, è stata impegnata in un difficile ruolo di ricostruzione sociale ed ha posto sempre l’accento là dove i problemi hanno assunta particolare importanza e già nel passato avevamo sottoposto al presidente del consiglio dei ministri, al ministro dei trasporti, al presidente del consiglio di amministrazione delle FF.SS. una Lettera nella quale manifestavamo tutto il nostro dissenso in merito alla prevista chiusura delle ogr.
Presente anche il consigliere provinciale Romeo, il quale afferma di essere scettico sulla risoluzione del problema anche perché molto più complesso di quanto si possa immaginare. “la ferrovia sicuramente guarderà con particolare attenzione al proprio bilancio e poco si soffermerà il problema disoccupazione”. Purtroppo è un problema che va avanti da tempo senza, ancora risoluzione alcuna. Ed ancora, Romeo dice: ” sono disponibile a presentare istanze dei lavoratori in abito delle istituzioni per cercare di far giungere la loro voce là dove ci può essere anche una sola speranza di accoglimento perché io sono dalla parte dei lavoratori, di chi si batte per cercare strategie di sviluppo e di occupazione”. Ed infine conclude Romeo “mi batterò all’interno del partito di cui faccio parte(CCD) affinché a livello nazionale i politici si attivino veramente in senso positivo e risolutivo nei confronti di queste problematiche che investono interamente il nostro tessuto sociale ed il futuro dei nostri figli”.
Comunque al di là delle parole si aspettano i fatti in quanto i risultati ultimi sono poi quelli che consentono di definire il percorso di ogni azione.

Vincenzo Malacrinò

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